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Verso le elezioni. I farmacisti in Parlamento. Le loro idee e i loro progetti. Seconda parte


Nuova tranche di interviste ai farmacisti candidati alle prossime elezioni politiche. A spiegarci i perché della loro scesa in campo e gli obiettivi su cui voglio concentrare il loro impegno politico sono oggi Attilio Marcantonio (Fratelli d'Italia) e Michele Iorio (Pdl). Leggi le interviste già pubblicate di altri 8 farmacisti candidati.

12 FEB - I farmacisti scendono in politica per avere un ruolo decisionale sul futuro della professione e della farmacia. Per capire le ragioni della loro candidatura e gli obiettivi su cui vogliono concentrare il loro impegno politico in caso di elezione, abbiamo chiesto a tutti e 26 i farmacisti candidati di rispondere alle nostre domande. Dopo una prima tranche di 8 interviste, pubblichiamo oggi le risposte che abbiamo ricevuto da altri 2 farmacisti candidati: Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli, nella lista Pdl in Campania per la Camera, e Attilio Marcantonio, presidente Federfarma Como, candidato nella lista Fratelli d’Italia in Lombardia 2 per la Camera dei Deputati

In attesa di ricevere le risposte degli altri candidati invitati a partecipare al nostro “forum dei farmacisti candidati”, rimandiamo all'intervista già pubblicata al presidente della Fofi, Andrea Mandelli, in corsa con il Pdl nella lista Lombardia per il Senato, al contributo del vicepresidente della Fofi e già senatore Pdl, Luigi D’Ambrosio Lettieri, confermato candidato Pdl nella lista Puglia per il Senato, e alle interviste ad Alfonso Albano (Amnistia, giustizia e libertà), Giuseppe Argentieri (Pdl), Maria Pia Aldrovrandi, Fabiola Cenisio, Francesco Ferretti e Paolo Minacori (Lista Monti), Carlo Maccari (Fratelli D'Italia) e Antonio Pucci (La Destra).
 
Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli, nella lista Pdl Campania per la Camera
Quale sono le ragioni che l’hanno convinta a candidarsi?
A spingermi verso la candidatura sono state le criticità che hanno coinvolto la categoria in questi ultimi anni, la necessità non rinviabile che i farmacisti diventino attori e non spettatori passivi delle scelte che riguardano il proprio futuro, il futuro delle proprie aziende e il futuro dei cittadini che con fiducia quotidianamente si rivolgono alla rete capillare delle farmacie italiane.
Quali sono gli obiettivi e le criticità da superare su cui intende concentrare il suo impegno?
Intendo sfatare il luogo comune che vede la farmacia italiana equiparata ad una lobby privilegiata. Vorrei contribuire ad un'azione autenticamente riformatrice tesa a modificare ciò che non funziona, valorizzando cio che invece funziona bene come l'attuale impostazione della farmacia.
Quali interventi propone per il futuro della farmacia e della professione?
La priorità assoluta va individuata nella riscrittura della convenzione farmaceutica, che io intendo come un vero contratto di lavoro tra le farmacie ed il servizio sanitario nazionale. Intendo portare avanti modifiche legislative che riconsiderino il meccanismo di formazione dei prezzi dei farmaci e della loro classificazione per evitare che il comparto farmaceutico italiano si allontani sempre piu dalle norme che regolano gli altri paesi membri dell' UE.
 
Attilio Marcantonio, presidente Federfarma Como, candidato nella lista Fratelli d’Italia in Lombardia 2 per la Camera dei Deputati
Perché ha deciso di candidarsi?
Mi è stata offerta la possibilità di candidarmi e ho accettato essenzialmente per spirito di servizio, vista anche l’esperienza maturata, da ormai un decennio, nell'affrontare i problemi della farmacia come presidente di Federfarma Como e vice presidente di Federfarma Lombardia. È facile capire quale difficile momento storico si stia attraversando, come categoria, ed e' per questo motivo che ho deciso di continuare a difendere in prima persona la nostra professionalità.
Quali sono gli obiettivi su cui intende concentrare il suo impegno in caso di elezione?
Come titolare di farmacia penso sia assolutamente necessario stipulare un patto per l'assistenza farmaceutica a tutela del cittadino in modo da finalmente avere certezze di come continuare ad essere, come farmacista, un professionista autonomo nella gestione della salute di tutti e non diventare un burattino nelle mani del grande capitale o della GDO avendo come unico scopo nella dispensazione del farmaco l'aspetto commerciale pianta organica e distanze per continuare a presidiare correttamente il territorio con regole certe. La farmacia deve dispensare in esclusiva tutti i farmaci anche quelli ora diversamente distribuiti. La fascia C non deve più esistere!
Quali interventi propone per il futuro della farmacia e della professione?    
E' indifferibile una nuova convenzione che attribuisca regole certe e che comprenda, oltre alla distribuzione esclusiva di tutti i farmaci, anche lo sviluppo dei nuovi servizi e di ogni attività a favore della salute dei cittadini, quali ad esempio screening preventivi, purché correttamente remunerati, anche per poter programmare investimenti sicuri e così rilanciare la crescita delle nostre attività e dare così il nostro importante contributo, anche in termini occupazionali, alla ricostruzione economica del paese.
E’ altrettanto indifferibile una nuova remunerazione che prenda come base l'accordo siglato con Aifa per poter contare su un introito meno variabile, tale da consentire di premiare la nostra professionalità che diverrebbe, in questo modo, in buona parte sganciata dal fluttuare percentuale dei prezzi al pubblico. Non possiamo più permetterci, ad esempio, di effettuare il servizio di guardia festiva e notturna a costo zero per lo stato, servizio la cui importanza è sotto gli occhi di tutti. Ricordiamo che siamo gli unici in grado di offrire servizi che consentono un costo contenuto con evidente vantaggio per il Ssn.

12 febbraio 2013
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