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Lea 2011. Ministero promuove solo 8 regioni su 16 soggette a verifica. Maglia nera alla Calabria


Solo Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto hanno superato la verifica degli adempimenti ai fini dell'erogazione dei maggiori finaziamenti accantonati per gli anni 2005, 2006, 2007 e 2008. L’esame ha riguardato 16 Regioni, quelle a statuto ordinario più la Sicilia. Le peggiori performance in Calabria, Campania e Lazio. IL RAPPORTO.

31 LUG - Sono otto le Regioni in regola con la verifica del Ministero della Salute sugli adempimenti da assolvere in tema di Livelli essenziali di assistenza (Lea) per l’anno 2011 utili ai fini dell'accesso ai maggiori finanziamenti delle risorse accantonate e destinate al Ssn per gli anni dal 2005 al 2008. E’ quanto mostra il Rapporto “Verifica adempimenti Lea 2011” messo a punto dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute sulla base del lavoro del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea. 
 
La verifica riguarda 16 Regioni: quelle a statuto ordinario più la Sicilia, delle quali si è verificata l'adesione ai 44 adempimenti previsti il cui raggiugimento è vincolante per ottenere i maggiori finanziamenti.

In sintesi nel 2011, il Ministero registra bollino verde, esito positivo della verifica, in tutti gli adempimenti per Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto, mentre le altre Regioni mostrano criticità e inadempienze, bollino rosso: 21 inadempienze per la Calabria, 19 per la Campania, 13 per il Lazio, 12 per il Molise, 10 per l’Abruzzo, 8 per la Puglia, 5 per la Sicilia e 4 per il Piemonte.
 
Le criticità maggiori si concentrano nelle Regioni in  Piano di rientro, soprattutto Calabria, Campania e Lazio, con la tendenza a cronicizzare i problemi soprattutto per quanto riguarda:
 
- i sistemi informativi per il monitoraggio dell’assistenza e dei dati economici
 
- la risposta dell’offerta sanitaria ai bisogni assistenziali, con particolare riferimento al territorio:
 
- assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale  per le categorie più fragili come gli anziani
 
- non autosufficienti, i disabili, i malati terminali
 
- la qualità delle prestazioni (rischio clinico e liste di attesa)
 
- efficienza e appropriatezza delle prestazioni erogate
 
 
Gli adempimenti oggetto della verifica ministeriale sono aumentati nel tempo. Nel 2005 erano 19, nel 2010 36, sono oggi 44 e toccano i temi strategici del Servizio sanitario nazionale, dall’erogazione effettiva dei Lea al monitoraggio delle liste di attesa, alla salute sui luoghi di lavoro, all’appropriatezza, qualità e sicurezza delle cure. Nel tempo è cresciuta anche la capacità di risposta dei sistemi regionali a far fronte agli impegni previsti, a parte le Regioni soggette ai Piani di rientro.  In crescita anche la capacità di monitorare i sistemi sanitari regionali in modo concreto in base a dati e indicatori affidabili e specifici, non limitando la verifica a un controllo formale degli atti trasmessi dalle Regioni.
 
Tra i 44 adempimenti attualmente considerati, uno dei più rilevanti in questo senso è quello relativo alla verifica dell’erogazione dei Lea, attraverso indicatori misurabili (c.d. Griglia Lea) e il confronto con standard di riferimento. I risultati di questa rilevazione,  che per il 2011 saranno - a breve - raccolti in un Rapporto dedicato, mostrano 9 Regioni (Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria, Veneto e Piemonte) in grado di garantire l’erogazione dei Lea.
 
Questo tipo di monitoraggio oltre ad essere il primo passo per l’accesso alla quota di finanziamento del Servizio sanitario nazionale accantonata, offre un quadro dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese e un confronto tra i diversi sistemi regionali finalizzato alla promozione di concreti risultati per la salute della popolazione.

31 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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