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Stabilità. M5S: “Sanità a rischio collasso, tagliati 14 miliardi negli ultimi cinque anni”


"Il Governo e il ministro Lorenzin sbugiardati dai veri numeri. C’è bisogno di serietà, non di arroganza". Così i deputati del Movimento 5 stelle commentano lo scontro in atto tra Regioni e Governo sui finanziamenti al Fondo sanitario. "Se Renzi non vuole costringere gli enti locali ad aumentare tasse e ticket verso i cittadini deve smetterla di tagliare i fondi al Sistema sanitario nazionale e occuparsi dei veri sprechi". 

03 NOV - “Le Regioni che non ci stanno più a svolgere il ruolo di esecutore dei tagli nella sanità, la Corte dei Conti che certifica come quest’anno al netto di dichiarazioni e propaganda l’incremento del Fsn sarà di soli 500 milioni, a fronte di un taglio complessivo alla sanità che negli ultimi cinque anni è stato pari a circa 14 miliardi. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo: la sanità pubblica è sotto attacco e Renzi, con Lorenzin, gioca con i numeri per cercare di nascondere una realtà che i cittadini conoscono molto bene. Non c’è dunque nulla di cui ‘divertirsi’. C’è particolare bisogno di serietà e non di arroganza e ipocrisie”. Lo affermano in una nota i parlamentari M5S in commissione Affari Sociali.
 
“Se Renzi non vuole costringere gli enti locali ad aumentare tasse e ticket verso i cittadini deve smetterla di tagliare i fondi al Sistema sanitario nazionale e occuparsi dei veri sprechi. A questo proposito, il Governo ha il dovere di pubblicare le proposte che il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha presentato al titolare di Palazzo Chigi quest'estate. Allo stesso modo chiediamo che vengano messe a disposizione di tutti i cittadini le indicazioni dell'economista Roberto Perotti, chiamato a Palazzo Chigi proprio da Renzi come responsabile per la spending review, ora messo in disparte come fu in passato per Carlo Cottarelli. Che fine ha fatto la spending review tanto decantata? - chiedono i deputati pentastellati -. Ricordiamo che questa Legge di Stabilità è fatta per gran parte in deficit e gli unici tagli sono le solite 'efficienze' che non portano ai risultati sperati come dimostrato anche recentemente da un'interpellanza a prima firma Giulia Grillo, riguardo l'aggiornamento del prontuario farmaceutico nazionale e la gestione del pay back della farmaceutica ospedaliera da parte dell’Aifa".
 
"Con questa Legge di Stabilità si sancisce la fine della sanità pubblica e Renzi userà questi tagli per farsi propaganda elettorale alle prossime elezioni, sulla pelle dei cittadini italiani”, conclude il M5S.

03 novembre 2015
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