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In piazza la rabbia dei giovani medici: "La specializzazione va pagata. Basta sfruttamento"


Manifestazione nazionale davanti a Montecitorio dei medici aderenti a Federspecializzandi e Associazione italiana giovani medici. Più soldi per borse e contratti, la richiesta principale. Ma i medici neo laureati sottolineano anche il disagio degli altri specializzandi sanitari che non hanno ancora alcun riconoscimento economico. FOTOGALLERY

07 NOV - Le promesse non bastano più. E' questo il senso della manifestazione nazionale dei medici aderenti a Federspecializzandi e all'Associazione italiana giovani medici (Sigm) che stamattina protesteranno davanti alla Camera dei deputati per tutelare il diritto all’accesso alla formazione post lauream attraverso il finanziamento dei contratti di formazione specialistica di area sanitaria e la valorizzazione dei corsisti di medicina generale e degli specializzandi (non medici) del settore sanitario. 
 
“Investire sui giovani della Sanità per Investire sul futuro del nostro SSN”. Questo lo slogan ufficiale della mobilitazione che ha preso il via da una petizione lanciata sul web. “Presenteremo alle istituzioni le nostre richieste a supporto delle quali produrremo più di 10000 sottoscrizioni da parte di giovani medici in formazione specialistica e specifica di medicina generale, specializzandi non medici del settore sanitario e studenti in medicina. - affermano i giovani medici – Dopo aver chiesto ed ottenuto maggiori garanzie in termini di valorizzazione del merito e di trasparenza nell’accesso alla formazione specialistica, ci attendiamo investimenti adeguati a sostegno della componente giovane della Sanità, che rappresenta il futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

Sigm e Federspecializzandi sottolineano che a fronte dell’ingresso a medicina di più di 10.000 matricole (2000 unità in più nel corrente anno accademico a causa dell’ammissione in sovrannumero di quanti sono stati penalizzati dalla sospensione del “bonus maturità”), l’accesso alla formazione post lauream dei neolaureati è possibile soltanto per 4.500 specializzandi e circa 900 corsisti di medicina generale. E la previsione, per l’anno accademico entrante, è di una forte contrazione dei contratti di specializzazione a finanziamento ministeriale (circa 2500) e di una diminuzione del numero di borse di studio per l’accesso ai corsi di formazione specifica di medicina generale, nonché di una mancata valorizzazione, unico caso in Europa, del ruolo del corsista in formazione di medicina generale. Viene inoltre denunciata la condizione di estremo disagio in cui versano gli specializzandi del settore sanitario (biologici, chimici, fisici iscritti alle scuole di specializzazione del settore sanitario), i quali, pur avendo tutti gli obblighi ed i doveri dei colleghi medici, non hanno diritto a riconoscimento alcuno, né economici, né in termini di diritti fondamentali.

“Auspichiamo che la massiccia mobilitazione da tutta Italia di studenti e aspiranti specializzandi, medici e di tutta l'area sanitaria, riesca a sensibilizzare la classe politica ad assumere, in sede di dibattito parlamentare sulla Legge di Stabilità, quei provvedimenti economici necessari a garantire alle giovani generazioni un futuro formativo e quindi lavorativo nel nostro paese. Chiediamo che lo slogan, spesso abusato, dell’investimento sulla formazione dei giovani si traduca in atti politici concreti”, commenta Federspecializzandi.

Queste le richieste che le due organizzazioni indirizzano al Governo ed al Parlamento in prossimità della definizione dell’iter di conversione del Decreto Legge di Stabilità sono:

1) L’implementazione urgente del capitolo di spesa relativo ai contratti di formazione medica specialistica a finanziamento ministeriale per un ammontare di 7000 contratti di formazione (e comunque di un contingente non inferiore ai 6000), con destinazione di un numero significativo di contratti (almeno 2000) alla formazione di medici generalisti nelle scuole di specializzazione.
 
2) Il reperimento delle somme necessarie a finanziare un numero minimo di n. 1.000 contratti/borse di studio da destinare agli specializzandi non medici (biologici, chimici, fisici) iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l’anno per l’a.a. 2013/2014 e successivi, riconoscendo ai non medici pari dignità rispetto ai colleghi specializzandi medici.
 
3) Il reperimento delle somme necessarie a convertire le borse di studio dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale in contratti di formazione, riconoscendo ai corsisti pari dignità rispetto ai colleghi specializzandi.
 

07 novembre 2013
© Riproduzione riservata

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