Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 19 MARZO 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Polizze mediche. Chirurghi plastici ed estetici scrivono a Lorenzin: “Il DPR in emanazione è sbagliato. Manca retroattività” 


Senza questa possibilità, prevista invece per le altre categorie dai notai agli architetti, chi ci rimetterà sarà il paziente che vedrà a rischio i rimborsi relativi a eventuali controversie medico legali “ante decreto”. Serve retroattività di almeno 10 anni. LA LETTERA A LORENZIN.

02 GEN - Sono molto preoccupati e per questo hanno scritto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiederle di modificare lo schema di DPR sulla regolamentazione dell’obbligo assicurativo previsto dalla Legge n. 189 dell’8 novembre 2012.
 
A firmare la lettera è Roy de Vita, delegato alle assicurazioni della SICPRE, Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, la società scientifica che raduna l’80% dei chirurghi plastici del nostro Paese, e primario di Chirurgia Plastica all’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma.
 
“Ho indirizzato al ministro una lettera aperta – dice de Vita - invitandola a riconsiderare l’articolo 4 della bozza in cui di fatto si cancella dalle polizze mediche la retroattività. Senza questa clausola, prevista da tutte le categorie professionali, come notai, architetti, psicologi, chimici ecc in ragione di 10 anni o addirittura con formula illimitata, le assicurazioni non risarciranno più pazienti che intentassero una causa per un intervento eseguito prima della stipula della polizza stessa. Per il paziente, il danno sarebbe incalcolabile”.
 
A supporto di questa tesi i Chirurghi della SICPRE fanno un esempio ipotetico. “Il signor Mario Rossi – scrivono - ha subito un intervento chirurgico (attenzione, non necessariamente un intervento di chirurgia plastica, anche un’operazione agli occhi, alla prostata, all’intestino) nel 2014 o in anni precedenti. Qualche tempo dopo, con il conforto di esami successivi e di un quadro clinico in evoluzione, si convince di essere vittima di un errore del chirurgo che l’ha operato. E decide di fargli causa. Rivoltosi a un avvocato, scopre che le assicurazioni di categoria, regolamentate appunto dal decreto oggi in bozza, non prevedono alcuna forma di retroattività. Ogni risarcimento, pertanto, all’entrata in vigore di questa disposizione sarebbe possibile solo a partire dal momento di stipula della polizza”.
 
“La proposta della SICPRE – dice il presidente Fabrizio Malan – è di prevedere una retroattività di almeno 10 anni e quindi con riferimento all’introduzione dell’obbligo, almeno al 14 agosto 2004. La versione attuale fa solo gli interessi delle compagnie e non tutela né i pazienti, né i medici”.

02 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy