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Lombardia. Arriva  “Where are U”. Un app per soccorrere donne vittime di abusi che non sono in grado di parlare

L'applicazione di telesoccorso collegata alle Centrali del Numero Unico di Emergenza (Nue) 112 consente di effettuare una chiamata gratuita al servizio NUE 112 con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante, rilevata attraverso il sistema satellitare Gps. L'iniziativa è stata sviluppata dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu) in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna.

30 GIU - Sono circa 1.500 i casi di maltrattamento femminile rilevati nel 2014, nella sola Milano, da 9 Centri e Servizi antiviolenza convenzionati con il Comune meneghino. Si tratta principalmente di donne di nazionalità italiana (62%, di contro il 38% di donne straniere), della fascia d’età tra i 30 e i 49 anni (51%), che hanno subito violenza di natura psicologica (1.095 casi), fisica (966 casi) e/o sessuale(286 casi) per mano del proprio coniuge (39%), partner (17%) o convivente (18%). Per prestare soccorso alle donne lombarde vittime di abusi, che si trovano in particolari situazioni di emergenza in cui, per varie ragioni, non sono in grado di parlare, e per fornire loro un aiuto tempestivo, è ora disponibile una nuova importante funzione dell’App “Where are U”, sviluppata dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu) di Regione Lombardia, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda): si tratta della cosiddetta “silent call” o “chiamata silenziosa”.

“Where Are U” è un’applicazione di telesoccorso collegata alle Centrali del Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 della Lombardia, che consente di effettuare una chiamata gratuita al servizio NUE 112 con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante, rilevata attraverso il sistema satellitare GPS. Disponibile gratuitamente sugli App store di iOS, Android e Windows Phone, o sul sito www.areu.lombardia.it, previa registrazione, l’applicazione riesce a “dialogare” con il sistema operativo delle centrali pubbliche 112 della Lombardia, consentendo l’individuazione delle coordinate geografiche (latitudine e longitudine) in grado di fornire l’esatto posizionamento dell’utente, nel caso in cui quest’ultimo non sia in grado di dare indicazioni precise.

Da oggi, con la nuova funzione “silent call”, anche il chiamante che si trova in una situazione di pericolo e non riesce a comunicare con l’operatore, come per esempio una donna vittima di violenza, potrà essere localizzato in tempo reale ed essere prontamente soccorso. “Where Are U”, di proprietà di Areu, sarà a disposizione di tutti i call center del Numero Unico di Emergenza 112 che nasceranno in Italia. Nel caso in cui il NUE 112 non fosse ancora disponibile, è comunque possibile usare l’applicazione per chiamare i tradizionali numeri di emergenza: 113, 115, 118 e 112 dei Carabinieri.

"L'App ‘Where ARE U’ è strettamente legata al Numero Unico dell'Emergenza 112, che garantisce al chiamante la possibilità di essere localizzato, sia che chiami da telefono fisso che da cellulare”, afferma Alberto Zoli, Direttore Generale Areu. “Questa funzionalità della localizzazione, che prima del NUE 112 non era possibile, è determinante per risparmiare tempo prezioso e inviare i soccorsi più opportuni. L'evoluzione della ‘silent call’ rappresenta un ulteriore passo avanti su questa strada. Ogni giorno, in Lombardia, si verificano casi in cui qualcuno ha bisogno d'aiuto e non può o non riesce a parlare. Da oggi c'è questa App che permette di essere messi in contatto con le Forze dell'Ordine, il soccorso tecnico o il soccorso sanitario. E’ essenziale che i cittadini la scarichino e, soprattutto, che mettano l'icona dell'App sull'home page del loro smartphone, in modo che sia immediatamente a disposizione, in caso di bisogno".

"Ancora una volta - aggiunge Zoli - siamo di fronte a una realizzazione che è stata possibile grazie alla collaborazione di tutti gli ‘attori’ dell'emergenza, da Areu ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco e al Soccorso Sanitario. Sono certo che l'attenzione e l'interesse delle Istituzioni e di soggetti come Onda renderanno più agevole la diffusione dell'App e di tutte le sue funzionalità tra i cittadini lombardi e italiani".

“La violenza femminile è una problematica di grande attualità”, sottolinea Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “I dati presentati nel 2013 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che il 35% delle donne nel mondo è vittima di sopruso fisico e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti e che il 38% dei femminicidi avviene dentro le mura di casa. In Italia, secondo il rapporto Eures del novembre 2014, in 7 casi su 10 gli episodi di violenza sono consumati nel contesto familiare e affettivo per mano del coniuge, del partner o ex partner. A fronte di questi numeri allarmanti, Onda ha realizzato diverse iniziative. Abbiamo lavorato con le Istituzioni, in collaborazione con l’Oms, per divulgare le Linee guida internazionali cliniche e di policy per una risposta efficace alla violenza domestica e sessuale e per favorire la ratifica della Convenzione di Istanbul negli altri Paesi europei; abbiamo inoltre coinvolto gli Ospedali del Network Bollini Rosa, organizzando nel 2014 il Concorso Best Practice, che ha premiato le 7 strutture più virtuose nella presa in carico delle donne vittima di maltrattamenti, nell’attivazione di una rete territoriale e nella formazione degli operatori sanitari preposti all'accoglienza”.

“L’attivazione di questa nuova funzionalità all’interno dell’applicazione ‘Where Are U’ – prosegue Merzagora - permetterà alle donne che subiscono violenza domestica di chiedere aiuto senza dover comunicare con l’operatore, riducendo i tempi di intervento delle Forze dell’Ordine. Onda accoglie con grande apprezzamento questa iniziativa, che testimonia un’ulteriore attenzione dedicata dalla Regione Lombardia alla tutela della salute femminile”.
 

30 giugno 2015
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