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Piani di rientro. Le verifiche (con più ombre che luci) di Abruzzo, Lazio e Molise


Negativi gli esiti per Lazio i cui conti per il 2013 si profilano peggiori delle aspettative e per il Molise dove si profila un disavanzo di 18 mln nel 2013 ed è stato bloccato il turnover fino al 2016. Meglio sui conti l’Abruzzo che chiude in attivo il 2012. Ma nonostante ciò permangono alcune criticità su accreditamento e tempi di pagamento. 

02 SET - Dopo Calabria e Piemonte ecco che dal Ministero della Salute vengono pubblicate le sintesi dei verbali di verifica trimestrali per altre tre Regioni sottoposte a Piano di rientro: Abruzzo, Lazio e Molise.
 
Ecco le sintesi:
 
 
Molise. I conti sono sempre in rosso. Blocco del turnover fino al 2016
 
Il 16 luglio 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Molise.
 
Con riferimento alla documentazione trasmessa in attuazione del Piano di Rientro e dei successivi Programmi Operativi, gli Organismi di Monitoraggio hanno evidenziato il persistere di numerose criticità peraltro già emerse nelle precedenti riunioni di verifica. Alla luce di questo hanno concluso chiedendo alla Gestione Commissariale della Regione Molise di porre in essere, nel minor tempo possibile, tutte le azioni di risanamento che ad oggi avrebbero già dovuto essere approntate. Rimangono in attesa di una nuova bozza di Piano Operativo 2013-2015 che tenga conto delle indicazioni ministeriali e ne sottolineano l’urgenza vista che risulta oramai trascorsa la prima parte dell’anno 2013.
 
Nello specifico gli Organismi di Monitoraggio hanno rilevato che:
 
-In merito alla riorganizzazione delle reti assistenziali, l’ospedalizzazione totale per il 2012 presenta un consistente decremento mantenendo però ancora un livello superiore a quello di riferimento nazionale. Analogo andamento negativo è rilevabile nel valore della degenza media pre-operatoria che si mantiene, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2,42 vs 1,85). La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009 e pari a 4,54 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, risulta superiore al valore di riferimento nazionale (3,7 p.l. per 1.000 ab). Tale eccesso riguarda sia il numero di posti letto per acuti che quello destinato all’assistenza post-acuzie, entrambi superiori ai valori previsti. L’erogazione di assistenza territoriale evidenzia valori positivi in linea con quelli attesi come valori adeguati e in costante aumento dal 2009. Apprezzabili risultano anche le attività dedicate alla prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici. In ultimo ancora inadeguata si presenta la dotazione di posti letto presso strutture residenziali e semi-residenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente.
 
-Ancora incompleta risulta la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza e di quella laboratoristica. Per la rete territoriale è prioritario che la Regione indichi l’attuale offerta assistenziale per pazienti non autosufficienti, anche anziani, distinta per regime residenziale e semiresidenziale oltre che per intensità assistenziale, e quali azioni intenda avviare per monitorare l’andamento della riorganizzazione nell’area della non autosufficienza.
 
-In relazione al Piano Sanitario Regionale 2013-2015 risultano ancora poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche e private a causa di una inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno. Inoltre occorre procedere tempestivamente a regolamentare il fenomeno della mobilità sanitaria soprattutto per quanto attiene la Fondazione Giovanni Paolo II e la struttura Neuromed per la quale è ancora da completarsi la procedura di riconoscimento del carattere scientifico.  
 
-Ancora carenti nell’istruttoria risultano i provvedimenti di accreditamento delle strutture socio-sanitarie.
 
-Elevato permane il livello di contezioso espresso in particolare dalle principali strutture private accreditate a diretta gestione regionale.Si è ancora in attesa dell’atto Aziendale dell’ASrem.
 
-A consuntivo 2012 la Regione Molise presenta un disavanzo, prima delle coperture, di 54,764 mln di euro e, dopo le coperture, residua un disavanzo non coperto di 32,951 mln di euro. Considerando la perdita del 2011 e precedenti non coperta, residua una perdita non coperta per il 2012 e precedenti di 87,694 mln di euro. La percentuale di disavanzo si convalida pari all’8,9% ben al di sopra della soglia del 5% considerata di riferimento per l’obbligatorietà della sottoscrizione di un piano di rientro. Considerando anche i disavanzi pregressi, la percentuale di disavanzo risulta pari al 17,9%.
 
-Per l’anno 2013 si prefigura il manifestarsi di un disavanzo non coperto di 18 mln di euro a cui deve aggiungersi tutta la situazione di disavanzo pregresso non coperto.
 
-I pagamenti dei fornitori sono superiori agli 800/1000 giorni.
 
-In merito alla richiesta di deroga al blocco del turn-over ai sensi dell’art. 4 bis del DL 158/2012, la struttura commissariale non ha provveduto ad inoltrare la documentazione richiesta e si è evidenziato che è nuovamente operativo il blocco totale fino al 31/12/2015 in conseguenza del mancato raggiungimento dell’equilibrio sull’anno 2012.
 
 
 
Abruzzo, nel 2012 i conti sono a posto ma i tempi di pagamento rimangono alti
 
 
Il 25 luglio 2013 si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Abruzzo.
 
L’incontro, convocato per l’esame dei conti economico e patrimoniale consuntivi per l’anno 2012 e dell’andamento dei conti del I trimestre 2013, nonché per la verifica dei provvedimenti di attuazione del Piano di Rientro e degli adempimenti ha evidenziato quale criticità primaria il mancato invio - da parte della struttura commissariale della Regione Abruzzo - del Programma Operativo 2013-2015. Nonostante i ripetuti solleciti da parte degli Organismi di monitoraggio, allo stato attuale la Regione Abruzzo si presenta senza una cornice di contesto del SSR per gli anni 2013-2015.  
 
Nello specifico gli Organismi di Monitoraggio hanno rilevato che:
 
-In merito all’erogazione dei LEA si evidenzia un decremento dell’ospedalizzazione totale dal 2009, il cui tasso si colloca - nel 2012 - lievemente al di sopra del valore di riferimento nazionale (165 vs 160). Si osserva inoltre una consistente riduzione del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria (con un valore – per l’anno 2012 – pari a 21,05 a fronte del valore nazionale di riferimento pari a 23) e dell’ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne. Il valore della degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell’utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all’attività chirurgica, si mantiene per il 2012 lievemente al di sopra del valore medio nazionale (1,96 vs 1,85).
 
-La dotazione di posti letto è nel complesso in linea con il valore medio nazionale.
 
-Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano una dotazione di posti letto inferiore ai parametri di adeguatezza individuati dal comitato LEA sia presso strutture residenziali per anziani che presso strutture tipo hospice.
 
-Importanti e gravi criticità si rilevano nell’erogazione di servizi per la prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici.
 
-In relazione allo stato di attuazione del Piano di Rientro e specificatamente per quanto inerente la rete ospedaliera è da completarsi il piano delle riconversioni previste con l’attribuzione delle relative funzioni assistenziali e la riorganizzazione dei punti nascita. È necessaria la completa attivazione delle strutture dedicate ai malati terminali (hospice) e dovranno essere intraprese iniziative per implementare l’assistenza residenziale agli anziani.
 
-Anche in merito alla rete laboratoristica si attende il completamento del percorso intrapreso in particolare nella definizione delle modalità di determinazione del fabbisogno di prestazioni specialistiche ambulatoriali tenendo conto dei criteri di appropriatezza ed efficienza. Si resta in attesa inoltre di una relazione di aggiornamento sullo stato della riconversione dei laboratori dei PTA di Gissi, Casoli e Guardiagrele in Punti Prelievo e del completamento delle attività previste nelle ASL di Pescara e Lanciano-Chieti.
 
-Sulla rete di emergenza-urgenza si permane in attesa di chiarimenti sulla convenzione con la Regione Emilia Romagna, sulla Centrale Unica, sui collegamenti funzionali tra le varie strutture per garantire la continuità assistenziale con particolare riguardo alle reti tempo-dipendenti.
In materia di cure primarie si è in attesa di aggiornamenti sui Piani Attuativi Aziendali e sul livello di implementazione dei nuovi livelli organizzativi.
 
-Per quanto riguarda il numero di strutture semplici e complesse di ciascuna azienda si è in attesa del già richiesto atto che le attribuisce numericamente coerentemente agli standard definiti dal Comitato LEA.
 
-In relazione all’accreditamento si registra un ritardo nelle procedure e si sollecita pertanto la Regione a procedere con maggiore rapidità.
 
-In materia di applicazione del tariffario nazionale di cui al DM 18/10/2012 si segnala il persistere nei provvedimenti adottati delle stesse criticità già osservate in precedenza.
 
-A consuntivo 2012 la Regione Abruzzo presenta un avanzo, prima delle coperture, di 9,160 mln di euro. Dopo il conferimento del differenziale sul debito al 31/12/2005, pari a 3,991 mln di euro, presenta un avanzo di 5,169 mln di euro. Considerando le risorse preordinate a valere sulla massimizzazione delle aliquote fiscali, pari a 42,040 mln di euro, di rileva un avanzo di 47,209 mln di euro.
 
-Con riferimento allo stato patrimoniale si evidenzia la fragilità delle informazioni contabili che la Regione ha inviato e pertanto si ribadisce la necessità di ricevere bilanci consolidati definitivi e regolarmente approvati dalla Giunta Regionale entro i termini di legge. A seguito di ciò ci si riserva di condurre l’istruttoria sullo stato patrimoniale 2012 in occasione della prossima riunione di verifica.
 
-I tempi medi di pagamento sono tutt’ora superiori ai sei mesi.
 
 
 
Lazio. Si registra una inversione di tendenza con riferimento alla stima del risultato d’esercizio 2013 che appare peggiore del preconsuntivo 2012.
 
 
Il 30 luglio si è svolta la riunione congiunta tra il Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e il Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con la Regione Lazio.
 
 
Gli Organismi di Monitoraggio, in relazione alla proposta di Programma Operativo 2013-2015, redatta in coerenza, a grandi linee con gli indirizzi forniti dai Ministeri affiancanti ed inviata senza tutti gli allegati richiesti nella riunione dello scorso 17 aprile 2013, avevano evidenziato la necessità di integrare il documento anche con il riferimento alle aree di erogazione dei LEA nelle quali sono presenti criticità e avevano richiesto l’invio  di una versione definitiva. Gli Organismi, nel corse della riunione, in merito alla nuova versione del P.O. inviata dalla struttura commissariale è stato rilevato che quest’ultimo non è stato aggiornato così come richiesto e presenta ancora diverse criticità. Ciò è indicativo di una non corretta gestione dei rapporti con i Ministeri affiancanti e con i Tavoli di verifica che ricevono un documento che presenta tutt’ora criticità già segnalate. Gli Organismi di Monitoraggio invitano la struttura commissariale a prendere i provvedimenti necessari al fine di evitare la compromissione dei risultati attesi per gli anni 2013 e seguenti.
 
Nello specifico gli Organismi di Monitoraggio hanno rilevato che:
 
-In merito all’erogazione dei LEA si evince un decremento dell’ospedalizzazione totale a partire dal 2009 che, pur mostrando margini di riduzione ed un lieve incremento nell’ultimo biennio, è ancora al di sopra del valore medio nazionale di riferimento (178,9 vs 160) e si accompagna ad un decremento del tasso di dimissione della popolazione anziana e del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, se erogati in modalità ordinaria.
 
-Il valore delle degenza media pre-operatoria, indicatore di efficienza nella gestione del percorso preoperatorio e di efficace pianificazione dell’utilizzo delle sale operatorie e dei servizi di supporto all’attività chirurgica, pur mostrando segnali di decremento nel tempo si mantiene, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2,25 vs 1,85).
 
-La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009, risulta comunque ancora superiore al valore di riferimento, per effetto soprattutto di un eccesso di posti letto per le acuzie rispetto al parametro di riferimento (3,18 posti letto per 1.000 abitanti vs 3,0 p.l. per 1.000 ab.).
 
-Per quanto riguarda l’erogazione di assistenza territoriale, si evidenzia una dotazione ancora inadeguata di posti letto presso strutture residenziali per anziani non autosufficienti e di posti letto per l’assistenza residenziale psichiatrica, valori che ad oggi non mostrano segnali di incremento.
 
-In riferimento all’erogazione di servizi afferenti all’area della prevenzione, si evidenziano criticità soprattutto nel settore degli screening oncologici, come peraltro si evince dalla bassa quota di popolazione residente che ha effettuato test in programmi organizzati.
 
-Nella valutazione dell’erogazione dei LEA si è evidenziato un notevole miglioramento soprattutto relativamente agli indicatori sul tasso di ospedalizzazione e sul costo percentuale dell’assistenza farmaceutica tale da portare il punteggio della cosiddetta Griglia LEA da 132 nel 2010 a 152 nel 2011. E’ da considerarsi dunque superata l’inadempienza per il 2010 mentre per l’anno 2011 si attende il concretizzarsi di azioni volte a superare le criticità per quanto concerne gli indicatori delle coperture vaccinali e gli screening.
 
-Con riferimento agli adempimenti permangono, per l’anno 2010, inadempienze relative a: posti letto, accreditamento, certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie. Per quanto riguarda il 2011 permangono inadempienze con rinvio al piano di rientro per: acquisto di beni e servizi, mantenimento erogazione dei LEA, posti letto, contabilità analitica, accreditamento, riorganizzazione rete laboratoristica; e inadempienze relative a : obblighi informativi, implementazione percorsi diagnostico-terapeutici, LEA aggiuntivi,, certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie, sistema FSE, attività trasfusionale. Per l’anno 2012 l’istruttoria è ancora in corso.     
 
-Si registra la soppressione, con legge regionale 4/2013, dell’ASP e il trasferimento delle sue  competenze alla Giunta Regionale e all’azienda RME con riferimento alle analisi epidemiologiche.
 
-Si ritiene non più procrastinabile stabilire il fabbisogno effettivo sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell’offerta assistenziale.
 
-In merito alla rete dell’emergenza, anche in relazione alle criticità legate alla gestione del 118, si chiede un aggiornamento sulla riorganizzazione complessiva del servizio con obiettivi e tempistiche definite.
 
-Per quanto concerne l’accreditamento si resta in attesa del completamento delle procedure e si ribadisce la necessità che tutte le strutture che erogano prestazioni a carico del SSR siano accreditate.
 
-In merito alla rete laboratoristica si registrano ritardi nell’attuazione del percorso di riorganizzazione.
 
-In relazione al settore del contenzioso si chiede di conoscere quali tempestive iniziative la struttura commissariale voglia intraprendere per governarlo in maniera adeguata.
 
-Si richiama l’urgenza di procedere al rinnovo del protocolli d’intesa con tutte le università statali e non statali.
 
-In riferimento al Programma Tessera Sanitaria si rileva il superamento delle criticità.
 
-Non è stato possibile effettuare una valutazione del consuntivo 2012 in quanto i dati trasmessi risultano carenti dell’istruttoria preliminare da parte della Regione e della struttura commissariale nella sua interezza e presentano iscrizioni passibili di modifiche e necessitano di approfondimento in merito a possibili errori di contabilizzazione. Si registra il ritardo con cui è stato trasmesso lo stato patrimoniale consuntivo 2012 che sarà quindi esaminato nella prossima riunione di verifica.
 
-Si registra una inversione di tendenza con riferimento alla stima del risultato d’esercizio 2013 che appare peggiore del preconsuntivo 2012.

02 settembre 2013
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