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La nuova sanità greca si ispirerà al modello pugliese. Lo ha deciso l’Oms. L’annuncio della Regione


L’Organizzazione Mondiale della Sanità, per conto della Commissione Europea, fornisce assistenza tecnica alla Grecia nella definizione di un modello sostenibile di riforma del sistema sanitario. “Fondamentalmente due le peculiarità che hanno portato l’Oms ad individuare nel modello pugliese, quello da esportare in Grecia: la riforma del sistema sanitario con un contenuto altamente innovativo che ha avviato la Puglia e la somiglianza del contesto geo-culturale con la Grecia”, riferisce la Regione.

29 DIC - L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha individuato il Sistema Sanitario della Regione Puglia come modello potenzialmente idoneo ad essere esportato ai fini della riforma del Sistema Sanitario Greco. Lo annuncia in una nota la Regione Puglia, spiegando che “il trasferimento di buone pratiche e il conseguente processo virtuoso è iniziato a gennaio 2017 ed è stato attuato dall’Aress (agenzia regionale per la salute e il sociale)” e che “in questo contesto di collaborazione e trasferimento di contenuti e modelli, la Puglia ha ospitato recentemente una ‘study visit’, una delegazione cioè di professionisti della Sanità greca e dell’Organizzazione mondiale della sanità interessati ad approfondire la conoscenza delle nostre strutture sanitarie, l’organizzazione dei servizi territoriali e del complessivo modello Puglia.

“La sinergia ovviamente ci onora – ha commentato Giovanni Gorgoni, Commissario Straordinario AReSS – e sono insospettabili le opportunità per lo stesso SSR pugliese, perché dallo scambio di esperienze emergono spunti di miglioramento ulteriore anche per i progetti regionali già avviati. Questa collaborazione con l’OMS conferma il ruolo guida che la Regione vuole interpretare in Italia meridionale e, da un punto di vista di spunti progettuali, anche in area euro-mediterranea, come testimoniano le iniziative europee a guida pugliese - Scirocco, Carewell, ASSEHS - e la prima edizione del recente Forum Mediterraneo in Sanità”.

Tra i numerosi casi oggetto delle visite di studio, ci sono stati il Policlinico di Bari con il modello organizzativo del Dipartimento di Emergenza Urgenza e il servizio di Telecardiologia, la ASL BT con il modello organizzativo del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Ospedale Dimiccoli di Barletta e la Casa della Salute di Trani, e poi ancora un esempio di gestione dell'Emergenza in un ospedale privato accreditato, l'Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, la ASL Taranto con la Casa della Salute di Massafra e la ASL Brindisi con il servizio di Telemedicina e la gestione remota dei pazienti.

“L’innovazione tecnologica e la telemedicina – riferisce ancora la nota regionale - sono stati considerati strategici nella scelta dei casi di studio poiché, se applicati anche in Grecia, potranno ovviare alla carenza dei servizi nelle zone rurali e periferiche dove ancora, purtroppo, non sono garantiti adeguati standard sanitari alla popolazione”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità per conto della Commissione Europea fornisce assistenza tecnica allo Stato Greco nella definizione di un modello sostenibile di  riforma del Sistema Sanitario.

“Fondamentalmente – spiega la Regione Puglia - due le peculiarità che hanno portato l’OMS ad individuare nel modello pugliese, quello da esportare in Grecia: la riforma del sistema sanitario con un contenuto altamente innovativo che ha avviato la Puglia e la somiglianza del contesto geo-culturale con la Grecia”.

“Il primo step di questo gemellaggio aveva già visto la elaborazione, ad opera dell’AReSS Puglia, di un Rapporto sullo stato dell’arte del Sistema Sanitario greco con particolare riferimento ai punti di debolezza riscontrati nel sistema dell’emergenza, della medicina sul territorio, e della rete ospedaliera, attraverso una verifica sul campo delle strutture e incontri mirati con gli stakeholder più rappresentativi, proponendo una possibile rivisitazione del sistema di erogazione delle cure basato su un modello di assistenza sostenibile, di qualità, sicuro, all’altezza degli standard medi europei”, prosegue la nota.

“La study visit pugliese – spiega ancora la Regione - ha infine aggiunto un importante tassello al trasferimento di buone pratiche, dando la possibilità ai rappresentanti del Governo greco di vedere direttamente sul campo come sono organizzati i nostri Dipartimenti dell’Emergenza (pubblici e privati accreditati), i Presidi Territoriali Assistenziali (PTA), i Centri Polifunzionali Territoriali (CPT), i nostri servizi di telemedicina e monitoraggio remoto, attraverso casi che, ad oggi, risultano essere tra i più maturi”.

Per la Puglia “la collaborazione avviata potrà trovare seguito attraverso una comune strategia per il reperimento di importanti risorse che consentano di proseguire sulla strada dell’innovazione, anche attraverso prossime candidature a bandi Interreg Italia-Grecia”.

Intanto è già prevista per la metà del 2018 un’estensione della collaborazione tra OMS e AReSS per il Kirghizistan.

29 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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