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Autismo. Ampliati alcuni network genetici coinvolti nella malattia. I ricercatori: "Nuove potenzialità per lo sviluppo di farmaci"

di Viola Rita

Messe a fuoco e ampliate le ‘reti’ di geni legati all’autismo. Rintracciati molti nuovi difetti strutturali nel network GRM (recettore metabotropico del glutammato), che in precedenza aveva mostrato in alcuni casi un coinvolgimento anche nel disturbo ADHD e schizofrenia. Verso un nuovo target per lo sviluppo di farmaci. Lo studio su Nature Communications

19 GIU - Uno studio sul Dna ha individuato diversi network di geni, coinvolti nell’autismo, che potrebbero in futuro aprire nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci o per altre indicazioni terapeutiche, secondo gli scienziati. Oggi, inoltre, un’ampia analisi scientifica, condotta dal Children's Hospital di Philadelphia e guidata da Hakon Hakonarson, approfondisce il ruolo di tali network, ampliandoli e mettendo in evidenza l'eventuale coinvolgimento di questi network anche in altri disturbi, quali il 'disturbo da deficit di attenzione e iperattività’ (ADHD) e la schizofrenia. Questo studio è pubblicato su Nature Communications con il titolo The impact of the metabotropic glutamate receptor and other gene family interaction networks on autism (doi:10.1038/ncomms5074).
 
Lo studio odierno si basa su dati genetici provenienti dal CHOP's Genome Center, dall'Autism Genome Project e dall'AGRE Consortium, entrambi parte dell'organizzazione Autism Speaks.
Comparando dati da più di 6.700 pazienti affetti dai disturbi dello spettro autistico (ASDs) con quelli di oltre 12.500 persone senza il disturbo, tale studio rappresenta una delle più ampie analisi relative alle Copy Number Variations (CNVs – Variazioni del Numero di Copie), una classe di mutazioni genetiche coinvolte nell’autismo, riferiscono gli autori.
In generale, i ricercatori, che rimarcano come finora siano state rintracciate 400 forme diverse di autismo, hanno focalizzato la loro attenzione sulle variazioni CNVs nei network di interazione in famiglie geniche ‘difettose’ (GFINs), gruppi di geni con difetti che interagiscono all’interno di percorsi biologici importanti. Come si è scoperto recentemente, il numero di varianti coinvolte nell'autismo è molto elevato.
“Le tre famiglie di geni individuate nello studio corrente presentano un significativo ruolo funzionale”, affermano gli autori.
In particolare, “abbiamo trovato un aumento significativo dei difetti strutturali nel recettore metabotropico del glutammato (GRM) GFIN”.
 
Oltre a questo network, “la rete di geni MXD-MYC-MAX, precedentemente associato al coinvolgimento nel cancro, è stato notevolmente ampliato, come anche la rete denominata CALM1 (Calmodulin 1), che include la famiglia di proteine della calmodulina e regola  l’espressione cellulare e la funzione di neurotrasmettitore”, si legge nello studio.
 
In particolare, riguardo percorso del recettore metabotropico del glutammato (GRM), “in studi precedenti si era osservato che questo recettore aveva un’influenza sul ‘disturbo da deficit di attenzione e iperattività’ (ADHD) e sulla schizofrenia”, si legge ancora.
“Anche se il nostro studio era ampio, esso ha ‘catturato’ soltanto circa il 20 per cento dei geni che causano ASD”, ha affermato Hakonarson, aggiungendo che ulteriori studi, ancora più vasti, sono necessari per svelare ulteriormente il panorama genetico della malattia. “Tuttavia, considerevoli dati sugli animali supportano un ruolo importante della rete del recettore del glutammato all’interno di comportamenti che mostrano un indebolimento a livello sociale sul modello dei disturbi dello spettro autistico. Dato che il percorso GRM sembra essere uno dei principali fattori delle tre malattie - autismo, ADHD e schizofrenia - c'è una ragione convincente per studiare strategie di trattamento focalizzati su questa via”.
In precedenza, Hakon Hakonarson insieme al suo gruppo di ricerca aveva mostrato che almeno il 10 per cento dei pazienti con ADHD mostrava dei cambiamenti nella rete del recettore metabotropico del glutammato, mentre in altri gruppi i difetti dei geni GRM presentavano un coinvolgimento nella schizofrenia.
 
A partire da questi dati, Hakonarson intende effettuare un trial clinico su pazienti selezionati con ADHD con un farmaco che attivi il percorso GRM. “Se i farmaci che colpiscono questo percorso dimostreranno risultati di successo in questo sottogruppo di pazienti con ADHD, potremmo poi testare questi farmaci nei pazienti affetti da autismo con simili varianti genetiche”, ha concluso lo scienziato.
 
Le attività funzionali individuate nello studio corrente sono coerenti con un recente studio multicentrico in cui Hakonarson partecipato, pubblicato l’1 maggio sull’American Journal of Human Genetics, riferiscono gli autori. Tale studio, condotto da scienziati provenienti da Parigi e Toronto, e mediante l'utilizzo dei dati dell’Autism Genome Project, ha trovato centinaia di rare varianti genetiche collegate all’ASD convergenti su reti geniche coinvolte nell’espressione neuronale, nella funzione delle sinapsi e nella regolazione della cromatina (un processo biologico che colpisce l'espressione genica). Molti dei geni in queste reti sono stati implicati in altri disturbi dello sviluppo oltre all’autismo.
 
Viola Rita

19 giugno 2014
© Riproduzione riservata

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