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Omeopatia. L’esperto inglese: “Inefficaci. No ai rimborsi da parte del Ssn”


L’accusa arriva da Edzard Ernst, professore di Medicina Complementare all’Università di Exeter, che dalle pagine della rivista The Biologist afferma: “Non hanno mai dimostrato la loro efficacia nei trial clinici e rischiano di danneggiare il paziente allontanandolo da una terapia appropriata”.

19 MAR - Il Servizio sanitario nazionale britannico (NHS) spende ogni anno 4 milioni di sterline per rimborsare I farmaci omeopatici assunti dagli inglese. Una scelta su cui oggi ha puntato il dito Edzard Ernst, professore di Medicina Complementare all’Università di Exeter (Inghilterra), che dalle pagine della rivista The Biologist mette in dubbio l’efficacia dei farmaci omeopatici, definendoli addirittura rischiosi per la salute dei pazienti perché li tengono lontani da una terapia adeguata. Ma anche pericolosi perché a volte utilizzati come immunizzatori al posto di procedure scientificamente riconosciute. E questa, secondo l'esperto in Medicina complementare, sarebbe una delle cause della ridotta adesione alle vaccinazioni da parte della popolazione. Per questo, secondo Ernst, il Nhs non dovrebbe assecondarne il consumo rimborsandoli.

I contenuti dell’articolo di Ernst su The Biologist è stato reso rilanciato oggi sulle pagine del quotidiano britannico The Telegraph. I farmaci omeopatici, sosterrebbe Ernst, “non hanno mai dimostrato la loro efficacia” e i pazienti che ancora li utilizzano come trattamento “stanno ignorando o male interpretando i trattamenti disponibili con le migliori evidenze di efficacia”. Al contrario, l’omeopatia, secondo Ernst, “va contro alle leggi della fisica, della chimica e della farmacologia. È biologicamente non plausibile”.

Contro il rimborso dei farmaci omeopatici da parte dell’NHS si è schierato anche Mark Downs, Chief Executive della Società di Biologia inglese. “Il Regno Unito spende ogni anno miliardi di sterline per garantire che i farmaci convenzionali, vecchi e nuovi, siano efficaci, sicuri e adatti allo scopo. Non ha senso permettere che altri trattamenti a cui non vengono applicati gli stessi rigorosi standard pesino sulla spesa pubblica. Mentre questo è quello che accade con i trattamenti omeopatici. È ora di dire basta”.

Secondo Síle Lane della campagna “Sense About Science”, è inoltre possible che “quando un trattamento, come l’omeopatia, è offerto dal servizio sanitario nazionale, le persone pensino che questi farmaci abbiano dimostrato le stesse evidenze di efficacia dei farmaci convenziona. Questo è fuorivante, perché porta le persone a credere qualcosa che non è”.
 

19 marzo 2012
© Riproduzione riservata

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