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Tumori. Tra il 2003 e il 2014 incidenza e mortalità in calo. Meglio gli uomini che le donne e il Nord che il Sud. Ecco la mappa Regione per Regione e per tipo di cancro. Il rapporto Airtum

di Paola Porciello

I numeri presentati a Trapani al 23° Congresso dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori nella monografia ‘I tumori in Italia’. Trend 2003-2014 che presenta per la prima volta gli andamenti della patologia tumorale divisa per singole regioni. Sia in termini di incidenza che di mortalità, tuttavia, si registra una situazione nettamente migliore per gli uomini rispetto alle donne e tra le Regioni del Nord rispetto a quelle meridionali dove, per le donne, l'incidenza risulta addirttura in aumento e la mortalità è stabile. IL DOCUMENTO

29 MAR - L’Associazione Italiana dei Registri Tumori ha presentato in quetsi giorni a Trapani, in occasione del suo 23° Congresso, una nuova monografia che fotografa 10 anni di trend del cancro in Italia. Il volume, "I tumori in Italia. Trend 2003-2014", presenta per la prima volta gli andamenti della patologia tumorale di 18 delle 21 regioni e province autonome per una copertura di circa il 60% della popolazione italiana. Il lavoro è basato su quasi 1.700.000 casi e oltre 700.000 decessi.
Il Rapporto descrive come è variato nel tempo, e tra le regioni, il numero di persone colpite da malattie neoplastiche in Italia.
Il Rapporto esce a 10 anni di distanza dall’ultima pubblicazione sullo stesso argomento. Nel frattempo, i Registri tumori attivi in Italia, e l’Associazione con loro, sono cresciuti e coprono circa due terzi della popolazione italiana, il doppio rispetto a 10 anni fa. I dati di epidemiologia descrittiva sul numero di casi (incidenza) e decessi (mortalità) presenti nel Rapporto si propongono di diventare informazioni utili e stimolare riflessioni su come sono cambiate negli ultimi anni le due misure principali delle patologie oncologiche nel nostro Paese.
 
In sintesi, in Italia, tra i maschi, l'incidenza di tutti i tumori ha mostrato, nel periodo 2003-2014, un calo significativo (-0,9% l’anno), con una riduzione maggiore nel Nord-Ovest (-1,3% l’anno) e nel Nord-Est (dal 2006: -2.0% l’anno) rispetto alle aree centrali (-0,7% l’anno) e del sud (-0,4% l’anno). 
Tra le donne, nel complesso, è stata rilevata una riduzione debole ma significativa (-0,1% l’anno), con una diminuzione più marcata nel Nord-Ovest (-0,5% l’anno).
L'incidenza aumenta tra le donne del Sud (0,3% l’anno) in Italia. La mortalità è diminuita in entrambi i sessi (-0,9% l’anno tra i maschi e -0,5% l’anno tra le femmine), ma con una tendenza stabile nel Sud.
 


 
 
Come si evince dalla tabella, l'incidenza tra i maschi è diminuita tra il 2003 e il 2014, supportata dal calo di nuovi casi di tumori della prostata, del polmone, del colon-retto e della vescica urinaria. Tra le femmine, l'andamento complessivo dell'incidenza del cancro ha mostrato una tendenza stabile o addirittura decrescente nelle aree settentrionali e centrali e un aumento nelle aree meridionali, quest'ultima sostenuta da un aumento dei nuovi casi di tumore del polmone, tiroide e melanoma.
"Questi risultati, si legge nel volume di Airtum, possono contribuire con informazioni preziose a orientare le scelte e le misure da adottare da parte dei sistemi sanitari regionali al fine di rendere più efficaci le politiche di prevenzione primaria e secondaria dei tumori".

 
Incidenza a livello nazionale di tutti i tumori negli uomini di tutte le fasce d'età
 


 
Incidenza a livello nazionale di tutti i tumori nelle donne di tutte le fasce d'età
 

 
Complessivamente in Italia l’incidenza dei tumori è in calo sia negli uomini che nelle donne. In particolare, calano i tumori del tratto gastro-intestinale ad eccezione del pancreas che aumenta in entrambi i sessi. Calano i tumori del colon-retto, in parte grazie all’azione dello screening, soprattutto dove l’adesione è alta (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lombardia, Alto-Adige, Piemonte).
 
Si conferma in calo il tumore del polmone negli uomini (in tutte le regioni d’Italia con la sola eccezione della Calabria, dove il trend è stazionario), mentre pressoché tutte le regioni mostrano un trend in aumento nelle donne. In lieve aumento il tumore della mammella in quasi tutte le regioni d’Italia, ma cala la mortalità. In forte calo il tumore della prostata, ben evidente in molte regioni italiane con la sola eccezione della Campania. Aumenta l’incidenza dei tumori della tiroide e del melanoma, ma per entrambe le sedi si registra un calo della mortalità: questo fa ipotizzare un’anticipazione diagnostica e una possibile sovradiagnosi di queste sedi tumorali.

“Le informazioni sulle variazioni nel tempo e nello spazio delle malattie neoplastiche sono importanti per valutare le strategie di prevenzione e cura dei tumori in Italia” sostiene Stefano Guzzinati, estensore della monografia.
 
“Nel periodo oggetto di studio si è diffusa ed affermata la cultura della diagnosi precoce nei confronti delle neoplasie oggetto di screening (mammella femminile, colon-retto e cervice uterina)”, afferma Lucia Mangone presidente AIRTUM “anche se persistono ancora importanti differenze nella copertura e nell’adesione agli screening tra le regioni del nord e quelle del sud”.

 
Incidenza nazionale tumore della mammella
 


Sono stimate circa 52.300 nuove diagnosi di tumore della mammella per le donne nel 2018 (29% di tutti i tumori), al primo posto tra tutti i tumori maligni.
 
Durante il periodo 2003-2014 l’incidenza è significativamente incrementata nel Nord-Est e nel Centro, in entrambi i casi di circa lo 0,4% annuo. Nelle restanti macro-aree le variazioni d’incidenza registrate non erano significative. Nelle donne di età inferiore ai 50 anni e nelle donne con almeno 70 anni, i tassi sono significativamente incrementati dello 0,3% e dello 0,5% annuo dal 2003 al 2014, rispettivamente. Nella classe di età 50-69 anni, i tassi sono rimasti stabili nel perido osservato. Calabria e Basilicata mostrano tassi di incidenza vicini a 100/100.000 donne l’anno, 50% più bassi rispetto a Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
 
“Nel nuovo Millennio", afferma Antonio Russo, tra i curatori del Rapporto, “si vede ancora l’effetto sulle malattie neoplastiche delle forti differenze tra regioni Italiane in termini di stili di vita, con incidenze e mortalità molto più alte al Nord. Si iniziano ad apprezzare anche gli effetti dei programmi di prevenzione primaria, in particolare nei maschi si osserva una netta diminuzione dei tumori legati al fumo di tabacco, ma restano gruppi di popolazione in cui tali programmi non hanno ottenuto gli esiti sperati: giovani e donne, innanzitutto. In questo senso, le informazioni contenute nel Rapporto dovrebbero sollecitare rinnovati sforzi tesi a promuovere stili di vita che riducano il rischio di ammalarsi di tumore”.
 
Il tumore del polmone
Sono stimate circa 27.900 nuove diagnosi di tumore del polmone per gli uomini nel 2018 (14% di tutti i tumori), al terzo posto dopo i tumori della prostata e del colon-retto. Nelle donne sono circa 13.600 le nuove diagnosi di tumore nello stesso anno (8% di tutti i tumori), al terzo posto dopo i tumori della mammella e del colon-retto.
 
Incidenza tumore del polmone negli uomini
 
 

 
Indicenza tumore del polmone nelle donne
 


 
“Seguire gli andamenti dei tumori in Italia, attraverso i dati dei Registri tumori accreditati presso la Banca dati nazionale dell’Associazione, consente consultazioni e approfondimenti che nessun altro archivio può garantire  afferma Carlotta Buzzoni - altra curatrice del lavoro. La Banca dati costituisce una fonte cui attingere per specifici approfondimenti scientifici e per supportare l’organizzazione sanitaria nelle regioni”.

Infine “importante è stato il coinvolgimento delle Associazioni Scientifiche (AIOM e AIE) ma anche delle Associazioni dei pazienti (FAVO) a testimoniare l’enorme impatto che i dati possono avere solo a patto che si traducano in informazioni utili e che queste portino poi ad azioni volte al bene dei pazienti e dei cittadini - conclude Mangone”.
 
Paola Porciello

29 marzo 2019
© Riproduzione riservata


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