Assistenza domiciliare. A casa dei pazienti saturimetri e ossigenoterapia

Assistenza domiciliare. A casa dei pazienti saturimetri e ossigenoterapia

Assistenza domiciliare. A casa dei pazienti saturimetri e ossigenoterapia
Attualmente sono in  isolamento 16.034 persone. La presa in carico dei pazienti avverrà a cura dei Mmg, delle Usca e dei servizi di continuità assistenziale. Zaia: “Scelta significativa. questa battaglia si vince anche sul territorio”. Lanzarin: “Già avviati gli acquisti di tutto ciò che serve”. LA DELIBERA

Si rafforza, in Veneto, il sistema dell’assistenza domiciliare ai pazienti in isolamento perché positivi al Covid-19, che già aveva dato ottimi risultati nella precedente ondata di marzo. In tempi rapidissimi, a tutti questi pazienti verranno distribuiti gratuitamente dei saturimetri per misurare il livello di ossigenazione del sangue e, a quelli con sintomi che ne avranno bisogno, sarà garantita l’ossigenoterapia a casa.

Il nuovo protocollo è stato approvato dalla Giunta regionale, riunitasi oggi, ed è stato presentato nel corso del punto stampa odierno per fare il punto sulla situazione in Veneto dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato, come sempre, dagli Assessori alla sanità Manuela Lanzarin e Gianpaolo Bottacin alla Protezione Civile.
 
“E’ una scelta significativa e impegnativa – ha detto Zaia – con la quale puntiamo a migliorare l’assistenza a casa, dando anche un po’ di tranquillità psicologica in più alle tante persone che stanno vivendo la positività o la malattia con sintomi tra le mura domestiche. I dati, tra l’altro, ci indicano come circa il 70% delle persone che giungono nei pronto soccorso ritorni poi a casa, con la prescrizione di cure o, in caso di asintomaticità, con l’obbligo di rimanervi. Oggi gli isolati sono in tutto il Veneto 16.034, con un aumento di 923 unità rispetto a ieri: tanti cittadini che, con questo rafforzamento, potranno stare più tranquilli e ottenere a casa non solo un semplice strumento per misurare l’ossigenazione del sangue e comunicarla al proprio medico, ma anche la terapia con la mascherina dell’ossigeno”.
 
Le nuove modalità sono state illustrate dall’Assessore Lanzarin: “Azienda Zero – ha informato – ha già avviato le procedure di acquisto per centomila saturimetri, che verranno mano a mano distribuiti alle persone a casa. La disponibilità di bombole d’ossigeno è garantita e, mano a mano che se ne ravviserà la necessità, ne acquisteremo altre. La presa in carico del paziente a domicilio – ha aggiunto – è un sistema già da tempo ben pianificato. L’organizzazione di questo nuovo step farà capo ai responsabili di distretto; la presa in carico dei pazienti avverrà a cura dei medici di medicina generale, delle Usca (attualmente sono 51 con 320 medici che assistono 9.500 pazienti), e dei servizi di continuità assistenziale. Per 60 giorni abbiamo previsto la deroga alle procedure ordinarie secondo le quali l’ossigenoterapia andrebbe prescritta dal medico specialista. Per due mesi potranno farlo anche gli Mmg e le Usca. Investiremo anche nella formazione degli infermieri attualmente impiegati nell’assistenza domiciliare integrata, in modo da poter mettere in campo il maggior numero di sanitari possibile”.
 
La Lanzarin ha anche espresso soddisfazione per l’approvazione, in Commissione Sanità del Consiglio regionale, della legge, che andrà in aula domani, che permetterà di superare le pastoie burocratiche legate alla Privacy e di dare avvio all’App della Regione “Zero Covid Veneto”, grazie alla quale le persone in isolamento domiciliare, con o senza sintomi, potranno comunicare la loro situazione ai sanitari, segnalare miglioramenti o peggioramenti, chiedere l’intervento diretto a domicilio, aiutando il lavoro dei contact tracer che sono alle prese con migliaia di positivi da tracciare. Una corsia preferenziale – ha concluso la Lanzarin – c’è anche per il provvedimento con cui gli incentivi Covid riconosciuti al personale del servizio sanitario pubblico, saranno estesi anche ai professori e agli specializzandi del quarto e quinto anno impegnati nei reparti”.
 

10 Novembre 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...