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Camerae Sanitatis. Intervista a Elena Bonetti (Azione): “Sanità prima emergenza. Servono risorse, riorganizzazione e un vero investimento per le liste d’attesa”
Finanziamento insufficiente, mancanza di regia centrale e scarsa valorizzazione del personale sono i nodi strutturali da affrontare per Bonetti cherilancia le proposte di Azione per riformare il Servizio sanitario nazionale. Tra le priorità: investimenti strutturali, l’attuazione piena del Pnrr in sanità, lo sviluppo della sanità territoriale e digitale e la valorizzazione dei professionisti. Definisce inoltre “gravissima” la proposta di una parte della maggioranza di uscita dall’Oms
Per affrontare la crisi del Servizio sanitario nazionale servono più risorse, una regia centrale, valorizzazione del capitale umano e un cambio di passo sull’attuazione del Pnrr in sanità.
È questo, in sintesi, il pensiero dell’onorevole di Azione Elena Bonetti, intervenuta a Camere Sanitatis, il format editoriale di Quotidiano Sanità. Membro della Commissione Bilancio della Camera e presidente della Commissione parlamentare sugli effetti economici e sociali della transizione ed ex Ministro per le pari opportunità, Bonetti ha indicato nella sanità “la prima vera emergenza del Paese”, criticando la frammentazione gestionale e i ritardi nell’attuazione degli investimenti previsti. Tra le sue priorità: un piano straordinario per le liste d’attesa, retribuzioni adeguate per i professionisti, sviluppo della telemedicina e una visione europea per il rilancio del settore.
“Sanità priorità per le persone e per il Paese” Secondo Bonetti, la sanità è oggi una priorità perché riguarda direttamente la vita delle persone. “Le famiglie – ha affermato – si trovano sempre più spesso nella difficoltà economica di non riuscire più a curarsi. Le liste d’attesa sono infinite, l’accesso ai servizi è sempre più complicato, soprattutto in alcune regioni”.
Due le principali criticità evidenziate: da un lato la frammentazione organizzativa, con la sanità affidata esclusivamente alle Regioni e priva di una regia nazionale; dall’altro, una carenza strutturale di risorse, che incide direttamente sugli stipendi di medici e infermieri “sottopagati, con differenze drammatiche rispetto al livello europeo” e sull’insufficienza di prestazioni disponibili per i cittadini.
Per la Deputata di Azione, bisogna quindi aumentare le risorse e “bisogna aumentarle con una regia nazionale che riorganizzi anche il modo con cui i cittadini possono accedere a queste cure”.
Liste d’attesa: “Serve un piano nazionale e risorse dedicate” Sul tema delle liste d’attesa, Bonetti ha definito l’intervento del Governo Meloni “un nulla di fatto”. “Sono stati introdotti meccanismi che Azione aveva già proposto, come i registri di accesso e le liste unitarie. Il cittadino deve poter ricevere la prestazione necessaria, sia in una struttura pubblica sia in una privata accreditata, con il rimborso da parte dello Stato. Ma se non si stanziano risorse aggiuntive, tutto questo rimane inapplicabile” ha sottolineato
Oms e piano pandemico: “Proposta di uscita gravissima” Riguardo alla proposta di alcuni esponenti della maggioranza di far uscire l’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Bonetti non usa mezzi termini: “È una proposta scellerata e gravissima. Uscire dall’Oms significherebbe indebolirsi, rinunciare alla partecipazione alle politiche internazionali sulla ricerca medica, farmacologica e sulla prevenzione. Proprio l’Italia, che ha vissuto in prima linea la tragedia del Covid, non può rinunciare a un coordinamento globale. È stato grazie a quella sinergia che il nostro Paese, con il piano vaccinale del governo Draghi, ha potuto rispondere in modo efficace all’emergenza pandemica”.
Sullo stesso solco si inserisce la critica all’astensione dell’Italia sul piano pandemico globale: “Un atto ingiustificato. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di un’iniziativa internazionale per affrontare le emergenze sanitarie. Le politiche locali non bastano”.
Le proposte di Azione: investimenti UE, telemedicina e valorizzazione del personale Tra le priorità legislative di Azione, Bonetti ha ribadito la richiesta di “un piano straordinario per azzerare le liste d’attesa”, già formulata in occasione dell’ultima legge di bilancio, e ha rilanciato la proposta di un’iniziativa europea che preveda un bilancio comune per sostenere la sanità.
Oltre all’aumento delle risorse, Azione ritiene indispensabile una revisione complessiva dell’organizzazione sanitaria. “La telemedicina e la medicina personalizzata sono le nuove sfide – ha spiegato Bonetti – e per affrontarle serve personale numericamente adeguato, qualificato e correttamente retribuito”.
Infine, la deputata ha richiamato l’attenzione sull’attuazione del Pnrr: “Il Ministero della Salute è uno tra quelli che ha una più bassa percentuale di progetti portati a piena esecuzione. Le Case di comunità, pensate come presidi territoriali di prossimità, rischiano di rimanere vuote per mancanza di personale”.
Serve quindi “un investimento serio nella formazione, nel innovo dei contratti e nella retribuzione di medici e infermieri”, ha concluso Bonetti, ribadendo come la crisi del Ssn richieda una risposta strutturale, non solo emergenziale.
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