“Il bilancio è positivo. Abbiamo avviato una fase di discontinuità, puntando su efficienza amministrativa, investimenti strategici e trasparenza. Sui conti, abbiamo ereditato un debito di oltre 22 miliardi di euro. Nonostante questo, grazie a una gestione rigorosa, oggi possiamo vantare un avanzo di gestione nella sanità di circa 120 milioni di euro, segnale di un sistema che sta finalmente tornando in equilibrio”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in un’intervista al “Il Riformista”.
“Le principali agenzie di rating – ha proseguito – ci premiano: Fitch ha confermato il rating BBB con outlook stabile, riconoscendo i progressi fatti sul piano della sostenibilità finanziaria. La Regione è tornata a essere un interlocutore credibile per cittadini, imprese e istituzioni. Abbiamo messo ordine nei conti, sbloccato risorse ferme da anni e avviato cantieri in settori chiave come infrastrutture, sanità, trasporti e digitalizzazione”.
Tutto questo potenziando, contestualmente, i servizi, anche allo scopo, in sanità, di abbattere le liste d’attesa: “Abbiamo affrontato il problema con realismo – ha detto Rocca -. Niente slogan, ma azioni concrete: piano straordinario per le assunzioni, estensione degli orari delle prestazioni, maggiore coinvolgimento – e totale controllo da parte nostra – del privato accreditato. Abbiamo introdotto il monitoraggio digitale in tempo reale praticamente di ogni processo: dalle liste d’attesa, ai pronto soccorso, alle ambulanze ferme negli ospedali e così via. Ora l’obiettivo è migliorare la medicina del territorio, a partire dalle Case di Comunità: i primi risultati si vedono, ma non ci fermiamo qui”.
La Regione è al lavoro anche per sfruttare al meglio il Pnrr e i Fondi Ue: “Con il Governo c’è una sinergia forte” e “abbiamo dimostrato che, al di là delle appartenenze, si può lavorare insieme per il bene del territorio. Le istituzioni sono una cosa, la politica un’altra. I cittadini vogliono risultati, non polemiche. Ad oggi oltre il 70% dei progetti è in fase avanzata o cantierata. Parliamo di interventi su ospedali, scuole, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana e transizione digitale. La priorità ora è garantire tempi certi e qualità nell’esecuzione. Per i prossimi anni puntiamo su tre assi: innovazione tecnologica, infrastrutture materiali e immateriali, e formazione e valorizzazione delle persone”.
Una delle sfide più importanti, nel Lazio, ha detto Rocca, è avere “una regione meno ‘romanocentrica’. Roma è la nostra locomotiva e un immenso valore aggiunto, ma non deve essere un peso per le altre aree, mettendole in ombra completamente. Abbiamo stanziato fin da subito ingenti risorse per i piccoli Comuni della nostra Regione, soprattutto quelli delle aree interne, peraltro minacciati da spopolamento e crisi demografica. Si tratta di fondi interamente dedicati a trasporti locali, sanità territoriale, scuole e digitalizzazione. Vogliamo che un cittadino di Amatrice o di Formia abbia gli stessi diritti di uno di Roma. Il riequilibrio territoriale è una priorità politica, non solo tecnica”.
“Vorrei – ha concluso Rocca – che il Lazio fosse percepito come una regione che ha rialzato la testa, che ha saputo modernizzarsi senza perdere la propria identità. Una regione competitiva, vicina ai bisogni dei cittadini e partner delle imprese. Capace di affrontare i problemi e di decidere, senza nascondersi o rinviare decisioni che poi si scaricano sulle generazioni successive. La prossima, sarà la legislatura del consolidamento di questi risultati, così da lasciare un Lazio di cui le persone possano essere orgogliose”.