Semestre filtro a Medicina: alloggi, mense e borse di studio. Ecco cosa prevede il nuovo decreto del Mur

Semestre filtro a Medicina: alloggi, mense e borse di studio. Ecco cosa prevede il nuovo decreto del Mur

Semestre filtro a Medicina: alloggi, mense e borse di studio. Ecco cosa prevede il nuovo decreto del Mur
Tra le novità principali introdotte: accesso ad alloggi e mense universitarie già durante il semestre iniziale, possibilità di ottenere borse di studio annuali a partire dal secondo semestre, e specifiche misure per garantire equità anche agli studenti economicamente svantaggiati. Il decreto uniforma le regole a livello nazionale e promuove trasparenza e informazione attraverso gli enti regionali per il diritto allo studio. IL TESTO

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato un nuovo schema di decreto ministeriale che rappresenta una ulteriore tappa nel processo di riforma dell’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina Veterinaria. Il decreto, emanato in attuazione del D.Lgs. 15 maggio 2025, n. 71, disciplina in modo dettagliato lo “status dello studente” iscritto al cosiddetto “semestre filtro”, ovvero la nuova fase iniziale del percorso di studi prevista dalla riforma.

Si tratta di un provvedimento atteso, che mira a garantire pienamente il diritto allo studio anche in un contesto di profonda trasformazione delle modalità di accesso alle facoltà medico-sanitarie. A partire dall’anno accademico 2025/2026, l’ingresso ai corsi non avverrà più esclusivamente tramite un test unico nazionale preliminare, ma attraverso un semestre iniziale comune e selettivo. Questo semestre rappresenta una sorta di fase propedeutica durante la quale gli studenti possono dimostrare la propria preparazione e attitudine agli studi, prima dell’effettiva immatricolazione al corso di laurea prescelto.

Il decreto interviene per colmare un vuoto normativo: durante questa fase transitoria, come vengono tutelati gli studenti sotto il profilo del diritto allo studio? Quali benefici possono ricevere? E a quali condizioni? Il provvedimento ministeriale risponde a queste domande fissando regole uniformi per tutto il territorio nazionale, ma lasciando comunque spazio a eventuali iniziative migliorative da parte di Regioni, atenei e organismi per il diritto allo studio.

Il testo regola dunque l’accesso ai servizi abitativi e di ristorazione, la possibilità di ottenere borse di studio, la compatibilità con altri percorsi di studio, e le comunicazioni tra Ministero e organismi regionali. Si tratta di norme cruciali per garantire equità e inclusione, soprattutto per gli studenti economicamente svantaggiati, e per sostenere concretamente il successo formativo nella fase iniziale del percorso universitario.

Ecco cosa prevede il testo più nel dettaglio.

Articolo 1 (Disposizioni generali)
Il decreto stabilisce che gli studenti, italiani o stranieri (UE e non UE), iscritti al “semestre filtro” dei corsi di laurea LM-41, LM-46 e LM-42, hanno diritto a usufruire dei servizi per il diritto allo studio secondo quanto previsto dal decreto stesso. Un’estensione è prevista anche per coloro che si immatricolano al secondo semestre di corsi affini. La norma assicura dunque parità di trattamento per tutti coloro che accedono al nuovo percorso, anche se provenienti da percorsi paralleli.

Articolo 2 (Godimento dei benefici DSU durante il semestre filtro)
Lo studente con “status di studente contemporaneamente iscritto” può beneficiare di alloggio e ristorazione, ma solo se almeno il 51% delle attività didattiche si svolge in presenza. È un criterio volto a privilegiare la partecipazione attiva al percorso formativo. Gli organismi regionali e delle Province autonome devono prevedere nei bandi annuali le modalità di accesso ai servizi abitativi agevolati e alla mensa, sulla base della condizione economica dello studente. I benefici ottenuti vengono inclusi nel calcolo per il riparto del Fondo Integrativo Statale.

Articolo 3 (Godimento dei benefici DSU a seguito della conclusione del semestre filtro)
Con la conclusione del semestre filtro e l’eventuale immatricolazione al secondo semestre, lo studente può accedere a tutti i benefici DSU, inclusa la borsa di studio. Gli enti regionali sono tenuti a stabilire scadenze dedicate nei loro bandi. La borsa ha valore annuale, con eventuale maggiorazione per gli studenti fuori sede che dimostrano un alloggio oneroso per almeno tre mesi, considerando anche il semestre filtro. Si tratta di un passaggio importante per garantire continuità e supporto economico al percorso di studi, anche nella fase di transizione.

Articolo 4 (Tassa regionale per il diritto allo studio)
Un articolo conciso ma essenziale: per potersi immatricolare al secondo semestre, è necessario aver versato la tassa regionale per il diritto allo studio universitario. La norma rafforza l’obbligo amministrativo a garanzia dell’accesso ai benefici previsti.

Articolo 5 (Comunicazioni agli agli organismi regionali per il diritto allo studio)
Il Ministero informerà gli organismi regionali sul numero di studenti che dichiarano di soddisfare le condizioni economiche previste dal D.M. 1320/2021. In parallelo, questi organismi dovranno attivare campagne informative per garantire ampia conoscenza delle opportunità offerte, dei criteri di eleggibilità e delle relative scadenze. È un tentativo di rendere il sistema più trasparente e accessibile.

Articolo 6 (Disposizione finale)
Infine, si chiarisce che eventuali misure di favore superiori rispetto a quelle previste dal decreto possono comunque essere adottate da Regioni, Province autonome, università o organismi DSU. Questo apre la strada a iniziative locali virtuose che rafforzino ulteriormente il diritto allo studio.

18 Luglio 2025

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