Prosegue l’esame del Decreto Economia in commissione Bilancio al Senato. E arriva il via libera da parte del Ministero dell’Economia su alcune riformulazioni degli emendamenti depositati. Si stabilizzano fino al 2027 i fondi già precedentemente previsti per assicurare continuità a interventi cruciali nei settori della ricerca, dell’alta specializzazione clinica e dell’assistenza pediatrica, e si intervenire su una questione particolarmente dibattuta come quella del payback per i dispositivi medici.
Nel primo caso, gli emendamenti 5.10 e 5.37, 5.0.4, 5.0.5, 5.0.6, 5.0.12, 5.0.13, 5.0.14, 5.0.15 riformulati come 5.10, stabiliscono che, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027, sarà accantonata una somma pari a 42 milioni di euro destinata a sostenere attività di ricerca, assistenza e cura, con particolare attenzione al miglioramento dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. La concreta attuazione di questi finanziamenti è subordinata alla sottoscrizione, in sede di Conferenza Stato-Regioni, dell’intesa sul riparto delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale relative al periodo 2017-2027.
Una parte consistente di queste risorse continuerà a essere indirizzata a strutture riconosciute a livello nazionale e internazionale per la loro attività di eccellenza. In particolare, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) che si distinguono nell’ambito pediatrico – soprattutto per l’alta incidenza di trapianti di tipo allogenico – riceveranno conferma dei fondi previsti: 9 milioni di euro annui per il periodo 2017-2022 e 12 milioni di euro annui per gli anni dal 2023 al 2027. Un riconoscimento che conferma il ruolo strategico di queste strutture nella presa in carico dei piccoli pazienti affetti da patologie complesse.
Viene inoltre stabilizzata la dotazione a favore dei centri che erogano trattamenti per specifiche neoplasie maligne attraverso l’uso di tecnologie avanzate come l’irradiazione con ioni carbonio e protoni. Si tratta di una terapia oncologica di frontiera, per la quale continueranno a essere previsti 12,5 milioni di euro l’anno per il periodo 2017-2022, 15,5 milioni per gli anni 2023 e 2024 e infine 19 milioni l’anno dal 2025 al 2027. Di questi ultimi, 16,33 milioni saranno destinati ai centri che praticano l’adroterapia con ioni carbonio e 2,67 milioni a quelli specializzati in protonterapia.
Un altro passaggio di rilievo riguarda la questione del payback per i dispositivi medici. Gli emendamenti 7.40, 7.41 e 7.42 – riformulati sul modello del testo base 7.14 – introducono una modifica importante per le aziende fornitrici che avevano già provveduto al versamento del 48% degli importi richiesti per il ripiano della spesa per gli anni 2015-2018. A queste imprese sarà riconosciuto, come credito, l’importo versato in eccesso rispetto alla quota del 25% fissata dall’attuale norma all’esame della commissione Bilancio. Questo credito potrà essere utilizzato in detrazione rispetto a quanto eventualmente dovuto per lo sforamento del tetto di spesa per gli anni successivi al 2018, senza generare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
I criteri e le modalità di applicazione di questa misura saranno definiti con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero della Salute, da adottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni.
G.R.