Sanità al femminile. Al Campus Biomedico un dirigente su due è donna

Sanità al femminile. Al Campus Biomedico un dirigente su due è donna

Sanità al femminile. Al Campus Biomedico un dirigente su due è donna
Pubblicato il nuovo Piano di Uguaglianza di Genere. Tra il 2022 e il 2024 l’organico del Policlinico è passato da 1.584 a 1.775 professionisti, con il numero di donne che è cresciuto da 951 a 1.075 (pari oggi al 61% del personale complessivo). Aumentata la presenza femminile soprattutto nei ruoli apicali: al 2024 le dirigenti sono infatti 202, contro le 171 del 2022, con un’incidenza che sfiora ormai la parità (49%). IL DOCUMENTO

Oltre 1.000 donne su 1.775 persone, ben il 61% del totale. 191 nuovi ingressi negli ultimi tre anni, di cui 124 lavoratrici. E un dato che colpisce su tutti: il 49% dei dirigenti è di genere femminile. Sono questi alcuni dei numeri principali contenuti nel nuovo Piano di Uguaglianza di Genere della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, approvato dal consiglio di amministrazione e pubblicato oggi. Un documento strategico ispirato alle linee guida della Commissione europea e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mette al centro le persone del Policlinico ogni giorno impegnate a vario titolo nella cura dell’altro e che mira a valorizzare il ruolo femminile in sanità a tutti i livelli.

Tra il 2022 e il 2024 l’organico del Policlinico Campus Bio-Medico è passato da 1.584 a 1.775 professionisti, con il numero di donne che è cresciuto da 951 a 1.075 e che rappresenta oggi il 61% del personale complessivo. È aumentata la presenza femminile soprattutto nei ruoli apicali: al 2024 le dirigenti sono infatti 202, contro le 171 del 2022, con un’incidenza che sfiora ormai la parità (49%).

La componente di donne, inoltre, è particolarmente significativa in diverse categorie professionali: costituiscono, infatti, l’82% tra laureati sanitari, assistenti sociali e dietisti, il 79% tra infermieri e fisioterapisti, il 59% tra gli amministrativi e il 51% tra i tecnici sanitari. Cifre che testimoniano l’apporto fondamentale delle donne alla gestione e all’organizzazione dell’attività assistenziale della Fondazione.

“Il rispetto dell’essere umano e l’attenzione alla sua unicità sono riferimenti costanti che orientano da oltre trent’anni il nostro operato”, commenta in una nota il presidente del Policlinico Campus Bio-Medico Carlo Tosti, che poi ha spiegato: “Il piano di uguaglianza di genere rappresenta una lente utile per leggere con maggiore consapevolezza la nostra realtà e per promuovere condizioni sempre più favorevoli alla collaborazione e alla fiducia reciproca. Ma è anche la testimonianza tangibile di come il senso profondo del nostro servizio si rifletta nell’attenzione rivolta a tutti coloro che ogni giorno rendono possibile la nostra missione”.

“Questo piano consolida un percorso strutturato coerente con la nostra identità e con il valore che da sempre attribuiamo alla persona nel suo complesso, dai pazienti e dalle famiglie che scelgono di affidarsi alle nostre cure fino a coloro che lavorano presso il nostro Policlinico”, ha affermato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Fondazione Paolo Sormani. “La parità di genere – ha poi continuato Sormani – è una responsabilità quotidiana che si traduce in numeri, scelte organizzative, servizi e opportunità per tutti. La sfida per i prossimi anni sarà rafforzare ancor di più la presenza femminile nei ruoli di governo e sostenere l’avanzamento delle carriere delle nostre colleghe. È una questione di equità, ma anche di visione strategica: una leadership bilanciata porta a decisioni migliori”.

“L’uguaglianza non si misura soltanto nella parità di accesso – ha sottolineato la direttrice Patient Relationship Marta Risari, che ha coordinato l’elaborazione e la stesura del documento – ma nella possibilità di ciascuno, e in particolare di ciascuna, di contribuire con competenza e autonomia alla crescita dell’organizzazione. Il piano di uguaglianza di genere nasce con l’obiettivo di dare continuità a un impegno già in atto, con strumenti concreti e una prospettiva chiara: valorizzare il talento, tutelare le fragilità, costruire condizioni di benessere che migliorino il lavoro e, quindi, anche l’esperienza di cura”.

Il piano, spiega il Policlinico, “è molto più di un report statistico”. Il documento definisce cinque aree di azione – equilibrio vita-lavoro, leadership e governance, accesso e sviluppo della carriera, integrazione della dimensione di genere nella ricerca, contrasto a discriminazioni e molestie – e affianca alla rilevazione dei dati la mappatura di una serie di attività già avviate o in programma entro quest’anno.

Tra le iniziative più radicate nel tempo ci sono l’asilo nido aziendale e la scuola dell’infanzia, per rispondere concretamente alle esigenze delle famiglie che lavorano all’interno della Fondazione e favorire così il bilanciamento tra vita privata e professionale. Nel 2024 la Fondazione ha registrato 221 maternità, in aumento del 33% rispetto all’anno precedente. L’asilo aziendale è aperto tutto l’anno con orario flessibile dalle ore 7.00 alle 19.30 e, solo nel 2024, ha accolto bambini e bambine di 88 famiglie. “Una misura che si inserisce in un più ampio sistema di convenzioni e servizi di welfare – tra cui ad esempio i campi estivi per i figli dei dipendenti – costruito per sostenere ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori, anche nei periodi più delicati della vita familiare”, spiega il Campus Bio-medico.

30 Luglio 2025

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