Bilancio positivo per il piano straordinario di recupero degli interventi di cataratta della Regione Veneto. Così dicono i dati presentati oggi dal presidente della Regione, Luca Zaia, che parla di un calo delle liste d’attesa del 3,7% a giugno, del 4% a luglio e del 7,9% ad agosto. Ciò grazie anche all’impegno degli specialisti, che in parte sono già arrivati a operare entrambi gli occhi in una sola seduta. “Grazie innanzitutto ai protagonisti per il lavoro di squadra. Lavoriamo con l’obiettivo di azzerare in un anno le attese scadute. Facciamo il 10% degli interventi nazionali”, ha commentato in una nota il presidente Zaia.
Secondo i dati presentati dalla Regione, alla fine del 2024 la lista media di attesa per l’intervento di cataratta ammontava a circa 12,5 mesi ma gli interventi, “grazie al Piano straordinario 2025 (da marzo 2025 a febbraio 2026) e 1,7 milioni di risorse investite”, hanno registrato “un incremento di attività pari a più 34% di interventi rispetto al 2024, con la conseguenza di un forte calo delle prescrizioni scadute e un primo calo della lista d’attesa complessiva. A fine agosto il computo era di 42.966 pazienti con prescrizione non scaduta e 7.627 con prestazione scaduta, frutto di un calo del 3,7% a giugno, del 4% a luglio e del 7,9% ad agosto”.
“In Veneto – ha spiegato Zaia – si registrano circa il 10% dei 650 mila interventi l’anno in Italia, per una patologia intimamente legata all’invecchiamento della popolazione alla quale abbiamo deciso di dare una risposta forte con il nostro Piano specifico, anche per incidere sul piano psicologico perché, per un anziano, 12 mesi d’attesa più 6 per la prima visita costituiscono una grossa fonte d’ansia, anche se i 12 mesi per l’intervento sono il tempo corretto secondo le norme nazionali. Oggi siamo in grado di operare circa 50 mila pazienti l’anno, che sono di più della somma di quelli in lista e con lista scaduta. Per questi ultimi il nostro auspicio è di azzerare il tutto entro l’anno. Aiutano molto anche i successi tecnici dei nostri bravissimi specialisti che hanno progredito al punto che alcuni di loro già sono arrivati a operare entrambi gli occhi in una sola seduta. C’è stato e ci sarà un grande gioco di squadra tra Regione, Ullss e operatori sanitari, che ringrazio tutti indistintamente per la disponibilità”.
“Con il Piano – ha precisato l’assessore alla Salute Manuela Lanzarin – puntiamo ad azzerare le prescrizioni scadute entro circa 12 mesi. Già oggi stiamo vedendo un calo importante e anche una prima discesa della lista complessiva. L’efficienza organizzativa è stata una delle chiavi degli ottimi risultati ad oggi ottenuti perché sono stati privilegiati i modelli più performanti, evitando di spalmare le risorse in maniera indifferenziata, al punto che con il milione e 700 mila euro di cui è dotato il Piano si ottiene un aumento dell’attività chirurgica di oltre un terzo. Un rapporto costi-benefici molto favorevole. Se il Piano proseguirà il Veneto potrebbe portare le attese reali sotto l’anno in maniera stabile, con effetti sulla qualità della vita di migliaia di anziani” – ha concluso Lanzarin.