Salute alimentare, in Italia limitato l’uso di antimicrobici negli animali critici per l’uomo. Il Rapporto del Ministero

Salute alimentare, in Italia limitato l’uso di antimicrobici negli animali critici per l’uomo. Il Rapporto del Ministero

Salute alimentare, in Italia limitato l’uso di antimicrobici negli animali critici per l’uomo. Il Rapporto del Ministero
Il Rapporto sulle vendite e sull’uso di antimicrobici negli animali, che convoglia nel sistema di sorveglianza Europeo, mostra, per l’anno 2023, dati in linea con le strategie di riduzione del rischio di resistenza agli antibiotici. Per le specie animali destinate alla produzione di alimenti vendute 542,3 tonnellate di antimicrobici; per altri animali “allevati o detenuti” 6,76 tonnellate. IL RAPPORTO

Continua il calo negli anni, in Italia, delle vendite di antimicrobici utilizzato nelle specie animali destinate alla produzione di alimenti. Lo conferma il Rapporto sulle vendite e sull’uso di antimicrobici negli animali pubblicato dal Ministero della Salute, i cui dati, che convogliano anche nel sistema di sorveglianza Europeo, mostrano, per l’anno 2023, una situazione “in linea con le strategie di riduzione del rischio di resistenza agli antibiotici”.

In particolare, per quanto riguarda gli animali destinati alla produzione di alimenti, nel 2023 sono state vendute 542,3 tonnellate di principio attivo, corrispondenti a un valore di 87,2 mg/kg biomassa animale, con bovini, suini e polli che costituiscono l’80,9% del totale.
Tra le principali classi di antibiotici vendute, le penicilline costituiscono la quota maggiore (33,2%), seguite da tetracicline (19,2%) e sulfamidici (13,2%); le classi di antibiotici appartenenti alla categoria D “Prudenza” dell’AMEG rappresentano il 68% delle vendite totali, indicando il loro impiego prevalente come antibiotici di prima scelta; le classi di antibiotici della categoria B “Limitare” dell’AMEG costituiscono solo l’1,2% delle vendite, a conferma della piena aderenza ai principi di uso prudente e responsabile degli antibiotici.

Per quanto riguarda gli altri animali allevati o detenuti, le vendite di antimicrobici nel 2023 sono state pari a 6,76 tonnellate (l’1,23% delle vendite totali di antimicrobici), con un valor pari a 29,87 mg/kg se si considera la biomassa (esclusivamente da cani e gatti).
Anche per gli altri animali allevati o detenuti, le principali classi di antimicrobici vendute sono le penicilline (42,1%), seguite dalle cefalosporine 1ª–2ª generazione (21,7%), dai macrolidi (12,7%) e dai derivati imidazolici (11,9%).
Le compresse sono la forma farmaceutica più venduta, con una quota dell’86,1%. A seguire, le forme iniettabili (10,6%). Infine, le classi di antibiotici della categoria D “Prudenza” dell’AMEG rappresentano il 56,2%, mentre quelle della categoria B “Limitare” il 5,9%.

12 Settembre 2025

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno
Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

Con un’aspettativa di vita alla nascita di 83,5 anni, l’Italia si conferma tra i Paesi più longevi al mondo, superando di ben 2,4 anni la media Ocse (81,1). Un primato...

Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”
Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”

In Italia c’è un forte squilibrio nella distribuzione di Rsa e Centri Diurni, presidi fondamentali per l’assistenza alle persone con demenza, con il Sud che ha un quarto delle strutture...

Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030
Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030

L’Europa sta fallendo nella diagnosi precoce dell’Hiv, con oltre la metà delle persone che scopre di aver contratto il virus solo quando la malattia è già in fase avanzata. È...