“Il nuovo Piano di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) valuterà sicuramente le indicazioni riguardanti questa tematica, considerata anche la disponibilità sul mercato di dispositivi monouso destinati all’esecuzione di procedure endoscopiche nel rispetto dei requisiti di sicurezza, qualità e conformità previsti dalla normativa vigente”. È quanto affermato dal Sottosegretario di Stato per la Salute, Marcello Gemmato rispondendo ad un’interpellanza in Aula alla Camero di Luciano Ciocchetti (FdI) sulla possibilità d’introdurre misure per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza associate a pratiche endoscopiche ad alto rischio
La risposta Sottosegretario di Stato per la Salute, Marcello Gemmato. Ringrazio l’onorevole Ciocchetti che, con l’interpellanza, mi offre l’opportunità di evidenziare che, negli ultimi anni, il Ministero ha riservato una forte attenzione sulla prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza – le cosiddette ICA -, anche in conseguenza alla pandemia da SARS-COV-2. Globalmente queste infezioni mostrano un trend epidemiologico in crescita, con forti ripercussioni sulla salute dei pazienti, oltre che sugli aspetti psicologici e finanziari che si traducono nel prolungamento della degenza, disabilità a lungo termine, aumento della mortalità, sviluppo e diffusione dell’antibiotico-resistenza, le cosiddette AMR o “ei, em, ar”, come detto in inglese, ma qui siamo in una Camera italiana e leggiamo AMR.
L’aumento delle ICA risulta influenzato da diversi fattori, inclusi la diffusione di microrganismi resistenti agli antibiotici e la progressiva introduzione di nuove tecnologie sanitarie che, se da una parte garantiscono la sopravvivenza dei pazienti in gravi condizioni, dall’altra consentono l’ingresso dei microrganismi anche in sedi corporee normalmente sterili. Al riguardo devo, infatti, evidenziare che, attualmente, gli endoscopi (ad esempio, broncoscopi ed endoscopi gastrointestinali) sono classificati come dispositivi semicritici, perché entrano in contatto con mucose intatte e vengono solitamente sottoposti a pulizia seguita da disinfezione di alto livello.
Tuttavia, diversi report documentano come gli endoscopi, in particolare i duodenoscopi, rimangano spesso contaminati da batteri patogeni anche dopo un’adeguata pulizia e disinfezione e che varie epidemie da organismi farmacoresistenti provenienti da duodenoscopi contaminati hanno causato decessi. Per questo motivo, alcuni studi indicherebbero di passare dalla disinfezione di alto livello alla sterilizzazione degli endoscopi riutilizzabili oppure di utilizzare un metodo alternativo, come, appunto, endoscopi sterili monouso. Alcuni studi hanno valutato la fattibilità anche economica dell’utilizzo di endoscopi monouso in sostituzione di quelli riutilizzabili, con risultati incoraggianti, tenendo in considerazione anche l’aspetto della sostenibilità ambientale.
In tale scenario, il nuovo Piano di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) valuterà sicuramente le indicazioni riguardanti questa tematica, considerata anche la disponibilità sul mercato di dispositivi monouso destinati all’esecuzione di procedure endoscopiche nel rispetto dei requisiti di sicurezza, qualità e conformità previsti dalla normativa vigente.
Fermo restando quanto riferito, ritengo doveroso sottolineare, altresì, che il vigente Piano già contiene, tra gli obiettivi generali per ridurre l’incidenza e l’impatto delle infezioni resistenti agli antibiotici, quello di promuovere innovazione e ricerca nell’ambito della prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni antibiotico-resistenti.
Nel capitolo del Piano “Ricerca e innovazione, bioetica”, per esempio, si prevede l’implementazione di strategie e metodi che permettano di prevenire l’AMR e le ICA.
Inoltre, il Ministero della Salute continua a supportare le iniziative internazionali a contrasto dell’AMR e delle ICA, nell’ottica di contribuire direttamente alla preparazione e alla risposta alla sicurezza sanitaria nazionale e globale.
È in corso l’attivazione della scheda ICA nel Sistema di segnalazione delle malattie infettive Premal, in collaborazione con le regioni e le province autonome.
Le azioni AMR realizzate dalle regioni e province autonome sono state finanziate con 40 milioni di euro per le attività realizzate nel 2021, mentre, in linea con gli indirizzi politici di questo Governo, sono stati destinati 120 milioni per le attività realizzate nel triennio 2023-2025.
Nell’ambito del PNCAR 2022-2025 è stata altresì istituita, con decreto ministeriale del 6 maggio 2023, una cabina di regia e aggiornata la composizione del gruppo tecnico di coordinamento della strategia nazionale di contrasto all’AMR e dei 13 gruppi di lavoro nazionali.
Una bozza di Piano nazionale di sorveglianza delle ICA è stata prodotta dal gruppo nazionale specifico e, attualmente, è alla valutazione del Ministero della Salute e delle regioni, mentre è in fase di redazione il Piano nazionale di prevenzione delle ICA.
Ricordo, inoltre, che il Ministero della Salute sostiene e promuove ogni anno la Giornata europea e la Settimana mondiale per la consapevolezza sull’antimicrobico-resistenza, che si tiene dal 18 al 24 novembre, e le altre giornate nazionali/mondiali rilevanti (Giornata mondiale per l’igiene delle mani, Giornata mondiale contro la sepsi, Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti).
Nel 2024, il Ministero della Salute ha, poi, inserito le ICA come evento sentinella nel Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità, includendo “tutti i casi di decesso da sepsi conseguente a ICA”. Ricordo anche che, con il supporto del Ministero della Salute, l’Italia ha partecipato a tutte le indagini puntuali di prevalenza delle ICA condotte dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sia per gli ospedali per acuti sia per le lungodegenze.
Il Ministero ha supportato, inoltre, le sorveglianze speciali dell’Istituto superiore di sanità rilevanti, come ad esempio la sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero, la sorveglianza dell’antibiotico-resistenza, le sorveglianze pilota per clostridium difficile e MRSA (infezione batterica umana provocata da ceppi di staphylococcus aureus particolari), e le altre sorveglianze in corso in Italia per la raccolta dati in terapia intensiva e per le infezioni della ferita chirurgica.
Da ultimo evidenzio che, nel biennio 2022-2023, anche sotto l’indirizzo politico di questo Governo, il Centro nazionale per il controllo delle malattie ha finanziato tre progetti sull’antimicrobico-resistenza per il settore umano con 1,4 milioni di euro.
La replica di Luciano Ciocchetti. Sono soddisfatto e ringrazio il Sottosegretario e il Ministero della Salute per la risposta. Credo che abbia delineato la complessità degli interventi che questo tema merita, che chiaramente riguardano la ricerca di nuovi antibiotici e la prevenzione delle infezioni ospedaliere e, quindi, un campo più ampio, che certamente non è solo quello dell’utilizzo degli endoscopi o di altre procedure che possono provocare infezioni ICA, ma anche il comportamento degli operatori sanitari; anche la pulizia e l’igienizzazione delle strutture, delle nostre strutture, la sterilizzazione di una serie di ambienti, soprattutto dove ci sono i pazienti più fragili, l’utilizzo anche di materiale che sia in grado di ridurre la carica batterica, e la scienza e la ricerca ci consegnano la possibilità di utilizzare strumenti che possono complessivamente ridurla.
Credo che questo Governo, da questo punto di vista, stia facendo uno sforzo particolarmente importante. Anche come Intergruppo parlamentare One Health abbiamo seguito fortemente questo tema, perché riteniamo che sia un tema da affrontare – quindi con la possibilità di ridurre le morti e, soprattutto, ridurre tutto quello che impatta sul sistema sanitario nazionale, con la crescita di infezioni ospedaliere così importanti e significative – onde evitare che davvero diventi la nuova pandemia del secolo.
Quindi, grazie, e spero davvero che il nuovo piano nazionale per il contrasto all’antimicrobico-resistenza possa definire anche processi in cui sia possibile utilizzare meglio tutti i dispositivi e tutte le opportunità che oggi la scienza ci mette a disposizione. Grazie e buon lavoro.