“Il 10 di settembre – quindi pochi giorni fa – proprio perché questo è un Governo responsabile e si carica anche di responsabilità che dovrebbero appartenere ad altri, soprattutto ad alcune regioni, per i quali mi auguro che i coordinatori regionali, vecchi o nuovi, si attivino, ci hanno ugualmente risposto che raggiungono gli obiettivi. Ora, lei capisce, onorevole Boschi, non è che si possono aprire degli incidenti istituzionali a fronte di presidenti e assessori che con responsabilità si assumono la responsabilità di dire noi quegli interventi li chiudiamo”. Lo ha detto il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti rispondendo ad un’interrogazione di Italia Viva durante il Question time alla Camera sul tema dei ritardi nella costruzione delle Case e degli Ospedali di Comunità.
La risposta integrale del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti. Grazie, signor Presidente. Innanzitutto una premessa: i 194,4 miliardi di euro sono un’assegnazione. Cosa diversa è l’erogazione, perché avviene soltanto con il raggiungimento degli obiettivi e, fino a prova contraria, questo Governo gli obiettivi li ha raggiunti tutti.
Dirò di più sotto il profilo della spesa. Vogliamo parlare dei 10 miliardi di spesa, in due anni dall’avvio del PNRR, rispetto a quella che è stata la progressione successiva? Perché noi non abbiamo contabilizzato gli acconti.
Dopodiché, onorevole Boschi, lei è stata molto chiara nella sua domanda ed io cercherò di essere altrettanto chiaro nella risposta. Come lei sa, la misura 6 dipende quasi in via esclusiva dalle regioni. Non lo dico io, lo dice il Titolo quinto della Costituzione.
Il 6 di marzo abbiamo fatto una cabina di regia con i presidenti delle regioni per chiedere a che punto erano sui vari interventi, tra cui case di comunità, ospedali di comunità. Ci è stato detto: non preoccupatevi, gli obiettivi li raggiungiamo tutti.
Il 10 di settembre – quindi pochi giorni fa – proprio perché questo è un Governo responsabile e si carica anche di responsabilità che dovrebbero appartenere ad altri, soprattutto ad alcune regioni, per i quali mi auguro che i coordinatori regionali, vecchi o nuovi, si attivino, ci hanno ugualmente risposto che raggiungono gli obiettivi.
Ora, lei capisce, onorevole Boschi, non è che si possono aprire degli incidenti istituzionali a fronte di presidenti e assessori che con responsabilità si assumono la responsabilità di dire noi quegli interventi li chiudiamo.
Le dico di più. Per quanto riguarda le case di comunità lei sa che gli obiettivi (qui dobbiamo essere molto chiari) sono diversi, perché un conto sono gli obiettivi CIS e un conto gli obiettivi PNRR. Gli obiettivi PNRR delle case di comunità sono 1.038. Bene, noi abbiamo aperto 1.274 cantieri, perché questo è un dato facilmente riscontrabile con 191 cantieri chiusi.
Per quanto riguarda gli ospedali di comunità, gli ospedali di comunità sono nel PNRR 307. Ne sono avviati 382, ne sono conclusi 52.
Questi dati, che io oggi fornisco, li abbiamo forniti, né più né meno, con una analisi regione per regione, ai presidenti di regione e ai loro ovviamente direttori generali e agli assessori regionali e tutti ci hanno detto che, per il 30 giugno 2026, gli obiettivi saranno raggiunti.
Le dico di più. Se disaggreghiamo quei dati, ne hanno attivati il 94 per cento Lazio, Liguria e Veneto per quanto riguarda le case di comunità. Se parliamo degli ospedali di comunità e disaggreghiamo quei dati, il 96 per cento è di Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto. Veda lei chi manca all’appello.
La replica di Maria Elena Boschi (IV-C-RE). Grazie, Presidente. Guardi Ministro, io non sono soddisfatta della sua risposta, ma non da membro delle opposizioni, ma da italiana. Perché noi, al Governo, abbiamo fatto una battaglia vera per avere questi 194 miliardi di euro da spendere nel nostro Paese, nonostante voi, non solo non abbiate sostenuto questa battaglia ma non abbiate neanche votato a favore. Eppure oggi al Governo ci siete voi e io faccio il tifo perché il PNRR funzioni, anche se al Governo ci siete voi, perché a me interessa il Paese e se fallite voi fate fallire il Paese.
Dopodiché, i dati che ci ha fornito sono imbarazzanti. Cioè lei con questa prosopopea e con questo tono è venuto a dirci che su 1.038 case di comunità ne avete oggi aperte 191, e mancano nove mesi alla scadenza. Agenas, non noi, dice che ci serviranno cinque o sei anni per completare quei progetti che voi avete in piedi su case di comunità e ospedali di comunità. Peccato che il PNRR scada tra nove mesi. Dopo chi le mette i soldi?
Questo Governo che de-finanzia costantemente in rapporto al PIL la sanità? No, resteranno cattedrali nel deserto e resteranno prive di quel personale che voi non riuscite a finanziare e a trattenere nel pubblico. E questo cosa andrà a significare per i cittadini? Meno servizi, perché le case di comunità dovrebbero ridurre le liste d’attesa che voi non riuscite a ridurre. Gli ospedali di comunità dovrebbero aiutare nel passaggio tra l’ospedalizzazione e il domicilio, e voi non riuscite a farli funzionare. Ha detto che ne avete aperti 50 su oltre 300. Ma come fa con questo orgoglio a rivendicare dei dati che sono imbarazzanti? Se non ci siete riusciti dal 2023 ad oggi pensate di riuscirci in nove mesi?
E le dico un segreto, il suo scaricabarile, Ministro, non funziona. Perché è uno scaricabarile su regioni che sono guidate dai vostri partiti, perché in Abruzzo sono zero le case di comunità, perché in Molise sono due, perché in Calabria sono due, perché in Sicilia sono nove su 191.
Allora, Ministro, io trovo imbarazzante che voi scarichiate sulle regioni la responsabilità. Però almeno, almeno, rendetevi conto che sono le stesse regioni che governate voi. Quindi fate un colpo di telefono ai vostri presidenti di regione e soprattutto, Ministro, a me interessa una cosa, che questo è un Paese in cui le persone continuano a potersi curare solo se hanno i soldi per andare nel privato grazie a voi. E chi può aspetta, chi non può aspettare muore con questo Governo