Sostenibilità Ssn. Parte la mobilitazione per sostenere il progetto di legge dell’Emilia-Romagna rivolto al Parlamento
La Regione ha promosso negli scorsi giorni un incontro con oltre 400 rappresentanti tra sindaci (di ogni orientamento politico), sindacati, associazioni, consulte e operatori della sanità per spiegare le ragioni del progetto di legge e chiedere sostegno all'iniziativa. Donini: “Oggi le risorse insufficienti per affrontare nuove sfide. Serve l’impegno di tutti”. Sul sito della Regione una pagina tutta dedicata alle modalità per sostenere la Proposta di legge
28 AGO - Una raccolta di firme, anche attraverso una piattaforma digitale, ordini del giorno da discutere nei Consigli comunali ed un evento a ottobre, per fare fronte comune con sindaci di ogni orientamento politico, professionisti sanitari, sindacati, associazioni e consulte nell’iter di approvazione del progetto di legge che la Regione Emilia Romagna propone al Parlamento per garantire risorse stabili e adeguate al Ssn (spesa al 7,5% del Pil) e il superamento dei vincoli per il personale.
La chiamata all’azione è arrivata negli scorsi giorni nel corso di un incontro online convocato dall’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna,
Raffaele Donini, e aperto da un saluto del presidente della Regione,
Stefano Bonaccini, al quale hanno partecipato oltre 400 tra sindaci di ogni orientamento politico, sindacati, associazioni, consulte e operatori della sanità.
“Il Paese – ha detto Donini – ha bisogno di più sanità pubblica. Le risorse stanziate dal Governo dal 2023 al 2025 sono insufficienti per affrontare le nuove sfide cui è chiamata la sanità pubblica. Il sottofinanziamento della sanità è ormai diventato strutturale e questo rischia di garantire sempre meno ai cittadini l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, come previsto dalla Costituzione”.
Secondo l’assessore, infatti, negli ultimi diciotto mesi tutte le Regioni d’Italia nell’ambito della Commissione Salute e della Conferenza delle Regioni hanno chiesto il finanziamento dei fondi per le spese Covid ed energetiche, circa 4 miliardi di euro, e l’adeguamento del fondo sanitario nazionale in modo strutturale. La proposta di legge di iniziativa della Giunta chiede risorse stabili su ambito pluriennale” perché non solo il fondo oggi è inadeguato finanziariamente, ma è difficile – da anni - fare programmazione”.
“È un paradosso tutto italiano – sottolinea ancora Donini-, la stessa richiesta arriva dal Ministero della Salute e per certi aspetti anche dalla Corte dei conti. In assenza di questo stanziamento le Regioni continueranno ad essere chiamate dal ministero del Tesoro a riallineare la spesa. Questo vuol dire depotenziare la produzione sanitaria dei nostri sistemi”.
“Per questo – prosegue - la nostra proposta di legge vuole portare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale del Servizio sanitario nazionale e superare il limite di spesa del personale dipendente. Abbiamo, però, bisogno di una mobilitazione, istituzionale e popolare, perché vogliamo che questo nostro progetto di legge possa essere di esempio per altre iniziative analoghe. E’ una battaglia che riguarda tutti e non possiamo accettare che il sistema sanitario nazionale sia a rischio”.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione che tenta di elevare una richiesta reiterata a proposta di legge, ma Donini ha buone ragioni di ritenere che non sarà l’unica perché in altre Regioni è in corso un dibattito simile. “Più saremo e più sarà forte lo stimolo al Parlamento per mettere al centro il tema della sostenibilità finanziaria per la salute”.
L’incontro convocato dalla Regione Emilia Romagna negli scorsi giorni è stato, dunque, un primo momento per trovare modalità e tempi per sostenere e promuovere l'iniziativa di legge.
Chi vuole sostenere il progetto di legge può collegarsi all'indirizzo:
https://salute.regione.emilia-romagna.it/pdl.
28 agosto 2023
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