Decreto Economia. Definizione agevolata per il contenzioso sul payback dei dispositivi medici e rinvio sugar tax. Il testo ‘bollinato’
L’articolo 7 del Decreto Economia prevede una definizione agevolata del payback sui dispositivi medici per gli anni 2015-2018: le aziende potranno chiudere il contenzioso versando solo il 25% degli importi richiesti, con l’istituzione di un fondo da 360 milioni di euro per le Regioni. L’articolo 8, invece, rinvia nuovamente l’entrata in vigore della sugar tax, posticipandola al 1° gennaio 2026, con un impatto stimato di 142 milioni di euro sul bilancio 2025. IL TESTO
30 GIU - Nel recente Decreto Economia approvato in Consiglio dei Ministri, l’attenzione del comparto sanitario si concentra in particolare sugli articoli 7 e 8, che introducono due misure significative: una definizione agevolata per il contenzioso sul payback dei dispositivi medici 2015-2018 e l’ennesimo rinvio dell’imposta sulle bevande edulcorate, la cosiddetta “sugar tax”.
Il governo propone una sanatoria per il contenzioso sul payback dei dispositivi medici relativi agli anni 2015-2018, consentendo alle aziende fornitrici di estinguere il proprio debito verso le Regioni con il pagamento del solo 25% degli importi richiesti nei provvedimenti regionali e provinciali.
Il versamento dovrà avvenire entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. Il pagamento preclude ogni ulteriore azione giurisdizionale, con contestuale cessazione della materia del contendere per i ricorsi pendenti dinanzi al Tar Lazio.
Una volta effettuato il pagamento, le Regioni comunicheranno al Ministero della Salute e al Mef l’avvenuto recupero, attivando così anche l’erogazione delle risorse di un fondo ad hoc da 360 milioni di euro istituito presso il Mef e destinato alle stesse Regioni. Le quote sono già definite nell’Allegato 3 del decreto, con la Toscana (68,5 mln), il Veneto (40 mln) e la Puglia (42,5 mln) tra i principali beneficiari.
Dal punto di vista contabile, le Regioni dovranno operare una sistemazione straordinaria nei bilanci sanitari 2025. Il Ministero della Salute, con il supporto di Agenas, rafforzerà le attività di monitoraggio e governance dei dispositivi, senza nuovi oneri pubblici.
Quanto all’imposta sul consumo delle bevande edulcorate, già rinviata più volte, viene nuovamente posticipata. Invece dell’entrata in vigore al 1° luglio 2025, l’imposta scatterà dal 1° gennaio 2026.
Il rinvio ha un impatto stimato di 142 milioni di euro per il 2025, coperto attraverso i meccanismi finanziari previsti all’articolo 20. Il provvedimento, sebbene giustificato da esigenze economiche, riaccende il dibattito sull’efficacia delle misure fiscali in materia di prevenzione sanitaria e lotta all’obesità, soprattutto tra i minori.
30 giugno 2025
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