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Lorenzin agli infermieri: “Giornata storica, ma è solo l’inizio: nel futuro contratto, area autonoma e un nuovo modello di assistenza”


Lettera aperta del ministro Lorenzin agli infermieri nel giorno dell'entrata in vigore della legge 3/2018 che porta il suo nome. Il ministro giudica la legge un “momento” di partenza e non di arrivo “di un percorso che abbiamo cominciato insieme e che vi vedrà protagonisti del sistema sanitario italiano nei prossimi anni”. E parla di contratto, area autonoma, sblocco del turn over, ma anche di aggressioni e violenze sugli operatori. LA LETTERA.

15 FEB - Una giornata storica quella della nascita dell’Ordine degli infermieri, ma ora “tocca a voi e alla vostra Federazione, insieme con il ministero, dare concretezza a questa trasformazione, che non deve essere intesa solo come un cambio di denominazione, ma come una modifica fondamentale dell’ordinamento della vostra professione riconoscendola finalmente” del tutto come professione intellettuale.

Scrive così il ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, in una lettera aperta inviata agli infermieri nel giorno dell’entrata in vigore della legge 3/2018 che porta il suo nome, legge “Lorenzin”, con cui, dopo anni e anni di attesa, si concretizza l’obiettivo della trasformazione dei Collegi in Ordini professionali.
 
Una giornata che Lorenzin giudica come “momento” di partenza e non di arrivo “di un percorso che abbiamo cominciato insieme e che vi vedrà protagonisti del sistema sanitario italiano nei prossimi anni”, scrive il ministro.

“Questi cinque anni da ministro – si legge ancora nella lettera - mi hanno consentito di apprezzare le doti professionali ed umane della vostra professione e di riconoscere l’infungibilità da parte del Sistema sanitario del vostro ruolo” e Lorenzin sottolinea quali devono essere obiettivi e tappe future.

Prima di tutti il contratto, perché “dopo dieci anni si è riaperta la partita del rinnovo, che so complessa e difficile, anche per le giuste aspettative giuridiche ed economiche che si sono sedimentate in questa lunga attesa e per il cambiamento che la vostra professione ha vissuto in questo periodo, che porta con sé l’affrontare tematiche profonde quali quelle delle competenze specialistiche e dello sviluppo della carriera gestionale degli infermieri”.

Poi un’area autonoma di contrattazione: “Mi è ben noto  - si legge ancora - che rappresentate circa il 40% degli operatori che a vario titolo prestano la loro opera nel Servizio sanitario azionale, per cui ritengo giunto ormai il tempo di avviare una riflessione più amplia sul tema della creazione di un’area autonoma di contrattazione per la vostra professione, in maniera tale da riconoscere la peculiarità e particolarità del qualificato lavoro che ognuno di voi garantisce quotidianamente per la salute dei nostri cittadini”.

Il ministro si augura poi che le Regioni sblocchino i concorsi e avviino le stabilizzazioni del personale precario “grazie al quale, in questi anni di blocco del turnover, è stato possibile garantire l’erogazione delle prestazioni”, ma rivolge un pensiero anche ad aggressioni e violenze “che riguardano sempre più frequentemente voi, prima interfaccia nelle strutture di pronto soccorso e in tutte le realtà che intercettano pazienti con bisogni complessi”.

“Lo voglio dire con fermezza – dichiara -: bisogna ridare dignità a una professione che merita un ringraziamento grande da tutti noi per l’abnegazione e la professionalità che mette nel fornire giornalmente cure e attenzione ai soggetti più deboli della società”.

C’è molto da fare ancora per Lorenzin. Soprattutto, conclude, per disegnare un “nuovo modello di assistenza infermieristica che dovrà essere coerente con la modifica dei bisogni di salute dei cittadini che chiedono sempre di più continuità di cure, presa in carico e maggiore integrazione dei diversi operatori sanitari”. 

15 febbraio 2018
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