Ecco il contratto di Governo dei Cinque Stelle. 10 punti di “convergenza” per facilitare dialogo con Lega e PD: dagli aiuti alle famiglie al rilancio del Servizio sanitario nazionale

Ecco il contratto di Governo dei Cinque Stelle. 10 punti di “convergenza” per facilitare dialogo con Lega e PD: dagli aiuti alle famiglie al rilancio del Servizio sanitario nazionale

Ecco il contratto di Governo dei Cinque Stelle. 10 punti di “convergenza” per facilitare dialogo con Lega e PD: dagli aiuti alle famiglie al rilancio del Servizio sanitario nazionale
In tutto 28 pagine con punti di contatto e di divergenza e, soprattutto, una bozza di "accordo per il governo dell’Italia" articolata in 10 punti. Ogni punto darà vita a dei tavoli di lavoro. Al punto 5, si parla di difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale. Ma in premessa il comitato scientifico spiega: "Le divergenze riguardano temi e problemi tra quelli più rilevanti per l'azione dello Stato e sono quindi tali da rendere ardua la formazione di un governo coeso". IL DOCUMENTO

In attesa dell'esito della convocazione del presidente della Camera Roberto Fico, da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del nuovo incarico esplorativo per la formazione del Governo, il MoVimento 5 stelle fa la sua mossa. Sul Blog delle stelle è stato pubblicato lo studio del comitato scientifico presieduto da Giacinto Della Cananea con il quale viene messa nero su bianco l’offerta di Luigi Di Maio per un esecutivo con Lega o PD.
 
In tutto 28 pagine con punti di contatto e di divergenza e, soprattutto, una bozza di "accordo per il governo dell’Italia" articolata in 10 punti: giovani e famiglie, povertà e disoccupazione, ridurre degli squilibri territoriali, sicurezza e giustizia, difesa del Servizio sanitario nazionale, protezione delle imprese, nuovo Fisco, infrastrutture, salvaguardia dell’ambiente ed efficienza della Pubblica amministrazione. Ogni punto darà vita a dei tavoli di lavoro.
 
Le convergenze tra M5S, PD e Lega sono prese in considerazione in una serie di tavole sinottiche che coinvolgono tutte e tre le forze in campo contemporaneamente. Ma, in premessa, si legge nel documento: "Le divergenze riguardano temi e problemi tra quelli più rilevanti per l'azione dello Stato e sono quindi tali da rendere ardua la formazione di un governo coeso".
 
"Come emerge anche dal documento, il Movimento 5 Stelle non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Partito Democratico su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta. Per garantire un governo forte e votato al cambiamento abbiamo quindi proposto un’intesa su 10 punti fondamentali per il Paese, da portare avanti unendo le forze, con disciplina, lealtà e onore", scrive Luigi Di Maio nel blog delle stelle, presentando il lavoro concluso da Della Cananea.
 
"Il contratto prevede naturalmente dei vincoli politici per impedire ad una delle parti contraenti di ignorare l’accordo mettendo a rischio la tenuta del Governo. È previsto un comitato di conciliazione nominato dalle parti con lo scopo di ricomporre le eventuali divergenze e una verifica sull’avanzamento dei lavori a metà della legislatura appena iniziata, così da garantire ai cittadini piena trasparenza sull’azione di governo – prosegue – .Con questo prima stesura del contratto abbiamo compiuto un passo importantissimo per facilitare il dialogo con la Lega e il Partito Democratico. Siamo impazienti di approfondire con la forza politica che lo vorrà i termini del contratto di governo e i 10 punti politici, così da iniziare a lavorare al più presto per riportare l’Italia fuori dalla crisi economica, sociale e morale in cui è intrappolata da troppi anni".
 
Al punto 5, si parla di difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale. "Le parti convergono – si legge – sulla necessità di rilanciare il ruolo del Ssn come infrastruttura sociale del nostro Paese. Si impegnano a rafforzare il finanziamento e a sostenere una gestione trasparente e professionale delle risorse. Va preservato l'universalismo, ma vanno nel contempo ricercate modalità d'azione più soddisfacenti per garantire l'appropriatezza delle prestazioni, potenziando i servizi di prevenzione e la medicina territoriale. Vanno, inoltre, adottate misure legislative e amministrative volte ad assicurare una dirigenza qualificata".
 
"Rispetto alle aree di bisogno scoperte – prosegue il documento – le parti convergono, altresì, sulla necessità di investire con forza nel potenziamento dei servizi socio-sanitari di sostegno alla disabilità e alla non autosufficienzza, una condizione che rischia di diventare sempre più diffusa a seguito dello sviluppo delle patologie cronico-degenerative".
 
G.R.

23 Aprile 2018

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