Nitag. La Società d’Igiene: “Forte preoccupazione per alcune scelte”. E la responsabile della Prevenzione delle Regioni rifiuta l’incarico

Nitag. La Società d’Igiene: “Forte preoccupazione per alcune scelte”. E la responsabile della Prevenzione delle Regioni rifiuta l’incarico

Nitag. La Società d’Igiene: “Forte preoccupazione per alcune scelte”. E la responsabile della Prevenzione delle Regioni rifiuta l’incarico
La Siti: “Non possiamo esimerci dall’esprimere profonda contrarietà e sconcerto per la decisione di includere tra i membri del Comitato due esponenti notoriamente legati a posizioni antiscientifiche rispetto ai vaccini”. Nel frattempo la Responsabile del Coordinamento Interregionale della Prevenzione, Francesca Russo ha rifiutato l’incarico da membro del Nitag: “La decisione è maturata a seguito della valutazione della composizione del gruppo”.

La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha valutato con attenzione la nomina dei nuovi componenti del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – organismo fondamentale per indirizzare le politiche vaccinali del nostro Paese.

“Non possiamo esimerci dall’esprimere profonda contrarietà e sconcerto per la decisione di includere tra i membri del Comitato due esponenti notoriamente legati a posizioni antiscientifiche rispetto ai vaccini” afferma Enrico Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI).

Il NITAG, per sua natura, non è una sede di confronto ideologico né un’arena in cui bilanciare opinioni divergenti. È un organismo tecnico-scientifico che opera in base al principio delle evidenze, con il compito di orientare le strategie vaccinali fondando le proprie raccomandazioni su dati solidi, metodo rigoroso e competenza clinica ed epidemiologica. L’ingresso in un consesso scientifico di chi sostiene tesi contrarie alle evidenze della scienza medica e a quanto pubblicato su riviste dotate di solida revisione delle prove di efficacia e sicurezza non arricchisce il dibattito, ma lo compromette nella sua autorevolezza. La presenza di soggetti che hanno attivamente contribuito alla diffusione di disinformazione in tema vaccinale rischia di produrre un grave danno comunicativo e culturale, legittimando posizioni antiscientifiche e minando la fiducia dei cittadini.

“Pur nella fermezza della nostra posizione su questo punto, valutiamo positivamente la presenza all’interno del nuovo NITAG di un nutrito gruppo di Igienisti e specialisti di Sanità pubblica di altissimo profilo scientifico e professionale, la cui esperienza e competenza saranno senza dubbio fondamentali per garantire la qualità delle raccomandazioni del comitato” aggiunge il Dr. Enrico Di Rosa.

La Società Italiana d’Igiene, tuttavia, ritiene necessario sottolineare che la composizione attuale del NITAG non rappresenta in modo completo ed esaustivo tutte le componenti fondamentali della rete nazionale dell’offerta vaccinale. In particolare, si segnala l’assenza – a parere della SItI, grave – di professionisti con responsabilità diretta nella gestione dei Servizi Vaccinali all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione che rappresentano il cosiddetto “ultimo miglio” del sistema: coloro che, nei territori, governano, attuano e rendono possibile l’implementazione concreta dell’offerta vaccinale. Tali figure, per il loro ruolo centrale nella programmazione, nella logistica, nella sorveglianza e nella comunicazione, sono indispensabili per garantire una governance realmente sostenibile e aderente alla realtà operativa del sistema vaccinale italiano.

Per queste ragioni, la Società Italiana d’Igiene chiederà formalmente al Ministro della Salute di integrare la composizione del NITAG garantendo una rappresentanza adeguata dei responsabili dei servizi vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione, nella convinzione che solo attraverso una composizione equilibrata, competente e coerente con l’organizzazione della Sanità pubblica sarà possibile affrontare le importanti sfide vaccinali dei prossimi anni.

“La SItI formula i migliori auguri di buon lavoro al neo Presidente e a tutti i membri del NITAG, nella certezza che sapranno operare nell’interesse della salute pubblica e della protezione della popolazione” conclude il Presidente Dr. Enrico Di Rosa.

Nel frattempo la Responsabile del Coordinamento Interregionale della Prevenzione, Francesca Russo ha rifiutato l’incarico da membro del Nitag. In una lettera inviata al Ministero della Salute scrive che “la decisione è maturata a seguito della valutazione della composizione del gruppo, nella quale sono presenti componenti che, in passato, hanno più volte espresso pubblicamente posizioni non coerenti con le evidenze scientifiche in materia di vaccinazioni, arrivando in alcuni casi a sostenere o diffondere messaggi contrari alle strategie vaccinali nazionali”.

Nella missiva la Russo specifica che “si ritiene che un organismo tecnico-scientifico come il Nitag debba fondarsi su criteri di rigore metodologico, indipendenza e piena adesione al principio evidence based, al fine di fornire raccomandazioni efficaci e credibili a supporto delle politiche sanitarie pubbliche. Inoltre nel contesto attuale ove l’offerta vaccinale richiede una sempre maggiore competenza tecnica e la capacità di valutare l’impatto dell’immunizzazione nel mantenere in buona salute la popolazione, anche per la sostenibilità del Ssn, si rende imprescindibile il ruolo di organi consultivi tecnici, quali quello del Nitag, che operino in piena coerenza con i principi scientifici e con le finalità di tutela della salute pubblica”.

Infine, nella lettera si precisa che “non risulta esservi stata una valutazione da parte della Commissione Salute e della Conferenza rispetto alla nomina. In assenza di tali presupposti non sussistono le condizioni per una partecipazioni ai lavori del Gruppo”.

08 Agosto 2025

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