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Speciale Formazione Ecm. Amato (OMCeO Palermo): “Procedimenti amministrativi per chi non è in regola con obbligo”


Quarto appuntamento della nostra inchiesta sull’educazione continua in medicina in cui a parlare è il Presidente dell’Ordine di Palermo, Toti Amato che avvisa chi non sarà in regola: “Quando arriveranno lettere da parte del Cogeaps dovremo procedere”

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Procedimenti amministrativi per chi, al 31 dicembre 2022, risulterà non in regola con l’obbligo formativo. Il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Palermo, Toti Amato, spiega a cosa vanno incontro i professionisti che, al termine del triennio, non avranno raccolto tutti i crediti ECM richiesti dalla normativa. 

Presidente, il prossimo 31 dicembre scade il triennio formativo ECM. Agli operatori sanitari restano dunque pochi mesi per mettersi in regola. Molti professionisti rischiano però di non esserlo, verranno sanzionati?
Più che sanzione, si tratta di un provvedimento amministrativo. La norma c’è e questo significa che coloro che non hanno potuto compiere quello che andava fatto saranno sospesi non dall’Ordine ma dall'attività lavorativa. È da tempo che, come OMCeO, abbiamo invitato i colleghi all’aggiornamento previsto per norma. Purtroppo qualcuno si può essere distratto. Se invece esiste qualche situazione oggettiva per cui un determinato medico non ha potuto completare il percorso allora l’Ordine cercherà di fare chiarezza. Però noi dobbiamo rispondere a qualcosa che va al di sopra dell’idea di un procedimento disciplinare. Non si tratta di un procedimento disciplinare ma di un procedimento amministrativo, così come accaduto anche nei confronti di coloro che non si volevano vaccinare contro il Covid. È una cosa ben diversa.

Il Cogeaps a breve invierà delle lettere agli Ordini con le posizioni di chi non è in regola…

Purtroppo sì. Nel momento in cui arriveranno dovremo procedere. Lo dico da medico e da persona con tanto rammarico. Il tutto nasce anche da una percezione sbagliata che hanno avuto parecchi colleghi. Sembrava una legge vuota e sprovvista di sanzioni. Su questo aspetto bisogna fare una profonda riflessione rispetto anche all'agire del medico. Il medico è responsabile in ogni sua azione, compresa quella della Formazione. Da questo punto di vista l’Ordine sarà sempre a disposizione e favorirà il professionista assieme anche agli altri soggetti deputati alla formazione. Però non si può dire che non ci si è potuti formare per mancanza di offerta formativa. Questa c’è stata sia da parte della Federazione che da parte di altri enti e provider.

Tra le ripercussioni per chi non rispetta l'obbligo, per effetto della legge Gelli c’è anche l'impossibilità di avere la copertura assicurativa…
È una norma ben precisa: il medico che non si aggiorna non può essere assicurato in quanto l'assicurazione guarda anche ai propri interessi. Era compresa nella norma ed era prevista anche nella legge Gelli-Bianco. Parecchi colleghi si troveranno in difficoltà anche con le assicurazioni che guarderanno se il professionista si è formato secondo le norme oppure ha preferito basarsi solo sulle proprie conoscenze. Questi però sono due concetti diversi: le conoscenze sono giuste e opportune ma è altrettanto importante seguire le norme sulla formazione.  

Leggi le altre interviste del nostro specialeMonaco - Bartoletti - Mangiacavalli



18 luglio 2022
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