Acn Medicina generale. Uil Fpl alla politica: “E’ il momento di agire, non più di rinviare”
Il sindacato osserva come, “a più di un anno di distanza, siamo ancora in attesa del nuovo atto di indirizzo. Un immobilismo che, nel mezzo della crisi del Ssn, suona come una vera e propria rinuncia a riformare seriamente la medicina del territorio”. Da qui l’appello al Governo ad “aprire immediatamente un nuovo tavolo di confronto, coinvolgendo le parti sociali, per delineare insieme un percorso chiaro e attuabile”.
24 APR - “Il cosiddetto ACN ponte – Accordo Collettivo Nazionale dei Medici di Medicina Generale – nato con la dichiarata funzione di transizione, si è rivelato nei fatti un punto d’arrivo anziché un trampolino verso una riforma strutturata. A più di un anno di distanza, siamo ancora in attesa del nuovo atto di indirizzo. Un immobilismo che, nel mezzo della crisi del Servizio Sanitario Nazionale, suona come una vera e propria rinuncia a riformare seriamente la medicina del territorio. Il fallimento del “ruolo unico” dimostra con chiarezza l’assenza di visione strategica e impone una riflessione condivisa tra Governo e organizzazioni sindacali rappresentative. È tempo che si riconosca la necessità di un nuovo approccio, che metta al centro il futuro della professione e la sostenibilità del sistema”. A dirlo, in una nota, la Uil Fpl.
Per il sindacato, “il Governo deve aprire immediatamente un nuovo tavolo di confronto, coinvolgendo le parti sociali, per delineare insieme un percorso chiaro e attuabile. La posta in gioco è troppo alta per permettersi ulteriori rinvii”. Anche perché “l’anagrafe dei Medici di Medicina Generale è un dato che non può essere ignorato: c’è una differenza sostanziale tra chi si avvia alla pensione – e ha una visione naturalmente più conservativa – e chi dovrà sostenere questa professione ancora per vent’anni o più, in un contesto radicalmente cambiato. La voce di chi guarda al futuro, di chi è parte viva del cambiamento, va ascoltata e valorizzata”.
UILFPL Nazionale – con la segretaria nazionale
Rita Longobardi e il responsabile nazionale della medicina del territorio
Vincenzo Morante – insieme alla Federazione Medici Territoriali Campania (FMT), per voce del presidente
Domenico Crea e del responsabile regionale MMG e segretario provinciale di Napoli
Salvatore Caiazza, con la totale condivisione dei segretari provinciali
Alessandro Martone (Benevento),
Carlo Spagnoletti (Avellino),
Antonio Ricciardi (Salerno) e
Pasquale Persico (Caserta), la FMT UILFPL, nella massima espressione della sua dirigenza in regione Campania ed in sintonia con la UILFPL nazionale, lanciano un appello chiaro e urgente a tutte le forze politiche, di governo e opposizione: “E’ il momento di agire, non più di rinviare”.
“Il SSN – argomenta il sindacato - è in uno stato critico, ma non è condannato. Esistono ampi margini per rilanciarlo: serve meno burocrazia, più concretezza, e adeguamenti economici reali per i professionisti della salute. Le liste di attesa interminabili sono solo il sintomo visibile di un sistema malato. Ospedali e case di comunità, continuità assistenziale, specialistica ambulatoriale e medicina generale non sono entità separate, ma tessere di un’unica rete: la medicina di prossimità. Questa rete va pensata e regolata dentro un unico ACN, che non lasci spazio ad ambiguità: chi fa cosa, dove, come e quando, con regole certe, risorse adeguate e una visione che restituisca centralità e autorevolezza al ruolo del medico sul territorio”.
“Non possiamo più permettere che tra rimpalli di responsabilità tra Stato e Regioni il nostro SSN – che fu tra i più avanzati al mondo – scivoli verso l’irrilevanza”, conclude la Uil Fpl. “Serve subito un nuovo atto di indirizzo e l’apertura di un confronto serio e operativo tra Governo e sindacati. Il tempo dell’attesa è finito. È l’ora delle decisioni”.
24 aprile 2025
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