Ddl Prestazioni Sanitarie. FMT: “Sì a uniformare la formazione di medicina generale alle altre specializzazioni”
La prima iniziativa a sostegno dell'emendamento al Ddl parte dal Molise, con la presa di posizione di Ernesto La Vecchia, segretario regionale FMT: “La specializzazione è la strada giusta e continueremo a sostenerla in ogni regione e in ogni tavolo ma, come abbiamo più volte ribadito a livello nazionale, è urgente anche una riforma complessiva del ciclo universitario di medicina, anche accorciandone i tempi”.
14 MAR - Federazione dei Medici Territoriali-FMT sta sostenendo, con iniziative e prese di posizioni in ogni regione, l’approvazione dell’emendamento nel Disegno di legge “prestazioni sanitarie” che introduce l’articolo 13-bis (Misure in materia di formazione in Medicina Generale) che ha l’obiettivo di trasformare il corso di formazione specifica di medicina generale in “specialistico”, uniformandolo al modello europeo.
La prima iniziativa parte dal Molise, con la presa di posizione di Ernesto La Vecchia, segretario regionale FMT, che ha sottolineato l'importanza di questa riforma: “È ora di cambiare, la strada giusta è quella della ‘specializzazione’ della medicina generale. Da sempre riteniamo che non sia adeguato l’attuale modello basato su corsi regionali, la formazione dei futuri medici di medicina generale dovrebbe essere demandata ai dipartimenti universitari di medicina generale gestiti da medici di medicina generale. La dimensione nazionale permetterebbe che le conoscenze possano essere comuni a tutti i medici di medicina generale, garantendo così una preparazione uniforme sul territorio”, dichiara in una nota.
“Siamo anche soddisfatti questa sia la posizione del ministro della salute Orazio Schillaci che, rispondendo a un question time alla Camera (il 25 febbraio scorso) aveva sottolineato anche ‘la necessità di adeguare le borse di studio percepite dagli studenti’”, aggiunge.
“La specializzazione è la strada giusta - conclude La Vecchia - e continueremo a sostenerla in ogni regione e in ogni tavolo, ma come abbiamo più volte ribadito a livello nazionale è urgente anche una riforma complessiva del ciclo universitario di medicina, anche accorciandone i tempi. Questa può essere una leva ulteriore per migliorare la grave crisi, di personale e non solo, che colpisce l’area della medicina generale e di famiglia".
14 marzo 2025
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