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Una svolta storica: la Toscana istituisce il Servizio di Psicologia di base territoriale

di Maria Antonietta Gulino

Approvata il 9 novembre dal Consiglio Regionale la Legge che istituisce per la prima volta il Servizio dello Psicologo di Base. Con l’approvazione della Legge, il servizio sanitario toscano va a colmare questa lacuna e introduce strutturalmente un servizio nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute psicologica. IL TESTO DELLA LEGGE

10 NOV -

La domanda di psicologia era in forte crescita e con l’epidemia da Covid-19 e con le significative conseguenze sotto il profilo sociale, relazionale e anche economico, è aumentata ulteriormente.

La crescita della domanda di prestazione psicologica era stata documentata già nel rapporto 2001 OMS sulla salute mentale, che aveva tracciato il circolo vizioso tra povertà e disturbi mentali. Povertà, privazioni economiche, disoccupazione portano a disturbi mentali e problematiche comportamentali che poi generano un aumento della spesa sanitaria pubblica, la perdita del lavoro, una riduzione della produttività.

Tale aumento dei bisogni è facilmente rintracciabile anche nella crescita periodica del consumo annuale di antidepressivi che continua a vedere la Toscana prima regione per consumo già dal 2014 e ancora oggi (Rapporto 2021 AIFA). Questi dati dimostrano una forte presenza del problema nel territorio senza tuttavia una presa in carico in grado di fare fronte al fenomeno in maniera risolutiva e efficace.

Con l’approvazione della Legge, il servizio sanitario toscano va a colmare questa lacuna e introduce strutturalmente un servizio nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute psicologica.

La legge approvata dalla Regione Toscana è in linea con il Piano Sanitario Sociale integrato regionale, che promuove modelli di assistenza attraverso la realizzazione di una rete integrata di servizi sanitari e sociali, un modello di sanità territoriale multiprofessionale per la presa in carico della domanda di salute e di cura.

Nelle Case di Comunità lo Psicologo di base opererà in stretta sinergia con il territorio e con la medicina di base al fine di offrire un adeguato supporto alla popolazione.

È una legge chiara e di facile lettura. Il testo normativo si compone di pochi articoli, che definiscono con attenzione la struttura che la Regione intende dare al servizio.

Il servizio è istituito per svolgere l’attività di assistenza psicologica primaria e per collaborare con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nell’intercettare e rispondere ai bisogni assistenziali della popolazione. L’attività è finalizzata a garantire il benessere psicologico fornendo un primo livello di assistenza integrato con gli altri servizi sanitari e in grado di assicurare una rapida presa in carico del paziente. Lo psicologo che prende in carico la richiesta di assistenza sviluppa un programma di sostegno psicologico anche in coordinamento con le strutture di secondo livello territorialmente competenti. Si accede allo psicologo mediante una richiesta di consulenza da parte del medico di base, del pediatra di libera scelta o di altro specialista.

Gli psicologi addetti al servizio saranno inizialmente liberi professionisti in rapporto convenzionale con le Asl, con la prospettiva futura di una implementazione permanente del servizio di assistenza psicologica fornita direttamente dal Servizio Sanitario Regionale.

I requisiti richiesti saranno oltre alla laurea in Psicologia, l’iscrizione all’albo degli Psicologi sezione A, l’assenza di rapporti di dipendenza con le strutture del servizio pubblico, ed ulteriori specifiche competenze individuate dalla Giunta Regionale con deliberazioni attuative entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge.

La copertura finanziaria è prevista per ciascun anno 2023 e 2024 con 350.000 euro di risorse già attribuite alle tre Asl nelle voci Tutela della salute nei finanziamenti per la garanzia dei LEA.

Il Presidente del Consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo ha dichiarato "Oggi è una giornata storica per la Toscana. Una norma rivoluzionaria che finalmente dice una cosa semplice e chiara: la salute mentale è fondamentale come quella fisica e deve essere un diritto accessibile a tutti. Da oggi i cittadini toscani potranno avere a disposizione il servizio di psicologia di base. I dati sulla salute mentale della popolazione parlano chiaro: la pandemia, il lockdown, la scarsa socialità e la paura in questi due anni hanno inciso in maniera decisiva sulla psiche di tutti noi. Lo psicologo di base fornirà sostegno psicologico per le persone a rischio lavorando a stretto contatto con medici e pediatri di base. Ringrazio tutti i coloro che hanno contribuito a migliorare questa legge e per il lavoro fatto in commissione."

L'Ordine degli Psicologi della Toscana ha lavorato al progetto di psicologo di assistenza primaria dal 2020, lo ha presentato alla Commissione Sanità, è stato audito durante gli Stati Generali della Salute e ha contributo insieme ai consiglieri regionali firmatari alla stesura della legge, coinvolgendo gli psicologi dirigenti del servizio pubblico.

Intercettare precocemente i bisogni psicologici della popolazione, realizzare un servizio di prossimità, vuol dire stimolare risposte adattive, evitare che il bisogno diventi un disturbo grave, fare prevenzione, ridurre il rischio di cronicità.

Si tratta di una conquista storica per la Toscana che pone un altro tassello importante affinché il servizio possa essere diffuso diventando legge nazionale.

Maria Antonietta Gulino

Presidente Ordine Psicologi della Toscana



10 novembre 2022
© Riproduzione riservata

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