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Tumore. Lo stress post-traumatico di chi l’ha sconfitto può durare per anni

di Lisa Rapaport

La sindrome post traumatica da stress (PTSD) colpisce molto spesso chi è stato affetto da tumore. Un recente studio condotto in Malesia ha evidenziato come molti disturbi della sindrome resistano anche a distanza di anni. Le donne che hanno sconfitto un tumore al seno sembrano quelle meno colpite dalla PTSD

22 NOV - (Reuters Health) – A sei mesi dalla diagnosi, il 22% dei pazienti oncologici riporta sintomi di stress post-traumatico (PTSD – post- traumatic stress disorder). A quattro anni, la percentuale di pazienti che soffrono  ancora di questo disturbo si attesta a circa il 6%. È quanto evidenzia una ricerca pubblicata da Cancer e  coordinata da Caryn Mei Hsien Chan, dell’Università della Malesia a Kuala Lumpur.

Lo studio
I ricercatori hanno preso in considerazione 469 pazienti di un centro oncologico malesiano, che hanno ricevuto  una valutazione psicologica in diversi momenti dopo la diagnosi. Di questi, 210 sono morti durante lo studio. Sei mesi dopo la diagnosi, 27 pazienti su 203, il 13,3%, rientravano nei criteri considerati per la diagnosi di PTSD, e altri 17, pari all’8,4%, avevano diversi sintomi del disturbo. Presi insieme, questi numeri fanno un  paziente su cinque con sintomi gravi di stress post-traumatico a sei mesi dalla diagnosi di cancro.

A quattro anni, invece, 10 pazienti su 245, pari al 4,1%, mostravano ancora un quadro completo di PTSD mentre altri 5 avevano sintomi gravi. In tutto, dunque, circa il 6% dei pazienti aveva ancora sintomi gravi della sindrome a quattro anni. Delle 27 persone con PTSD dopo sei mesi, inoltre, sei avevano ancora un quadro completo dopo quattro anni e altre due avevano sintomi gravi.

Meno colpite le donne con tumore al seno
Prendendo in considerazione le pazienti con tumore del seno, che più probabilmente  vanno incontro a consulenza psicologica nel periodo pre-operatorio, la ricerca ha evidenziato che a sei mesi, rispetto ad altri pazienti, le donne con cancro del seno avevano una probabilità tre volte inferiore di sviluppare PTSD. E sulla base di questo risultato, secondo gli autori la consulenza potrebbe aiutare a prevenire o alleviare la gravità del PTSD.

I commenti
“Il PTSD può colpire chiunque abbia assistito o vissuto una grave minaccia di violenza o di morte”, commenta Chan. E tra questi eventi traumatici c’è anche “la diagnosi di cancro, l’esperienza di  sottoporsi al trattamento e il sopravvivere a un tumore. E anche se non è un disturbo ‘completo’, “la maggior parte dei malati di cancro manifesta alcuni sintomi caratteristici del PTSD”.

“L’ansia e la paura che il cancro torni o progredisca  sono quasi universali nei malati di cancro – sottolinea un altro autore dello studio, Fremonta Meyes, psichiatra al Dana-Faber Center Institute e al Brigham and Women’s  Hospital di Boston -. Ma i ricordi che tornano o richiamare alla mente momenti difficili della diagnosi o del trattamento possono essere campanelli di allarme per il PTSD”.

Secondo Alexander Kutikov, del Fox Chase Cancer Center di Philadelphia, “studi come questo evidenziano che uno  specialista in salute mentale  può valutare in modo appropriato e gestire le risposte psicologiche a una  diagnosi di cancro”. Mentre Geertruida de Bock, dell’ University Medical Center di Groninga, in Olanda, ha spiegato che “lo stress post-traumatico può verificarsi in qualsiasi momento durante o  dopo il trattamento ed è paragonabile alla morte di un caro amico o di un parente”.

Fonte: Cancer

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano  Sanità/Popular Science)

22 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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