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Antibiotico resistenza. Dal Ministero arriva l’aggiornamento del Protocollo di sorveglianza


Tra gli obiettivi quello di rilevare i dati di sensibilità agli antibiotici e monitorarne l’andamento temporale e geografico, descrivere la frequenza dei patogeni segnalati, stimare l’incidenza degli eventi sorvegliati, fornire il supporto per studi ad hoc di approfondimento genotipico a valenza sia europea (studi coordinati da ECDC) sia nazionale. IL DOCUMENTO

24 GEN - Aggiornamento del protocollo per il sistema di sorveglianza per l’antibiotico resistenza. Lo ha pubblicato il Ministero della Salute. Il protocollo include anche un documento che esplicita il set di requisiti minimi che i laboratori partecipanti alla sorveglianza devono possedere, allo scopo di definire gli standard minimi di qualità per i laboratori diagnostici che forniscono dati alla sorveglianza AR-ISS.
 
“L’antibiotico-resistenza (AR) – spiega il Ministero - è uno dei principali problemi di sanità pubblica. Nel 2017 il ministero della Salute ha pubblicato il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020, fissando il percorso che le istituzioni nazionali, regionali e locali, devono compiere per un miglior controllo della resistenza agli antibiotici nei prossimi anni, e sottolineando l’importanza della sorveglianza, allo scopo di disporre di  dati validi e rappresentativi per monitorare le resistenze nel tempo. Come primo passo per rafforzare la sorveglianza nazionale dell’AR migliorandone la performance e la copertura territoriale, il 18 gennaio 2019 il ministero della Salute ha emesso la circolare Sistema nazionale di sorveglianza sentinella dell'antibiotico-resistenza (AR-ISS) - Protocollo 2019, cha aggiorna il protocollo della sorveglianza AR-ISS, attiva dal 2001 con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)”.
 
Come funziona il sistema di sorveglianza
AR-ISS si serve di una rete di laboratori ospedalieri di microbiologia, i quali, su base annuale, inviano i dati di sensibilità agli antibiotici (ottenuti nella routine di laboratorio) per alcuni patogeni, rilevanti dal punto di vista epidemiologico e clinico, al Laboratorio nazionale di riferimento presso l’ISS. 
I dati della sorveglianza AR-ISS confluiscono, come dati rappresentativi dell’Italia, nella sorveglianza europea EARS-Net (European Antimicrobial Resistance Surveillance Network), coordinata dall’ECDC, e poiché nel corso del 2018 l’Italia si è candidata alla partecipazione al sistema di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza GLASS organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, già dal 2019 i dati della rete AR-ISS potrebbero confluire anche in quest’altra rete internazionale. 
 
Il Protocollo 2019
Il nuovo protocollo è stato predisposto dal Gruppo Tecnico di Coordinamento (GTC) della strategia nazionale di contrasto dell'AMR e del PNCAR e si focalizza sugli obiettivi, i metodi e le modalità di rilevazione dei dati del sistema di sorveglianza AR-ISS, aggiornati sulla base delle attuali condizioni ed esigenze del PNCAR.
 
Il protocollo include anche un documento che esplicita il set di requisiti minimi che i laboratori partecipanti alla sorveglianza devono possedere, allo scopo di definire gli standard minimi di qualità per i laboratori diagnostici che forniscono dati alla sorveglianza AR-ISS. Il Protocollo sarà aggiornato annualmente.
 
Gli obiettivi specifici sono:
a. Rilevare i dati di sensibilità agli antibiotici e monitorarne l’andamento temporale e geografico, a livello nazionale e regionale, relativamente ai ceppi di 8 specie batteriche (Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter spp., Staphylococcus aureus, Streptococcus pneumoniae, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium), responsabili di infezioni invasive (batteriemie e meningiti), isolati da sangue o liquor dai laboratori partecipanti alla rete. Per ogni microrganismo l’attenzione è posta prevalentemente sugli antibiotici o classi di antibiotici particolarmente importanti in terapia perché di prima scelta nei confronti del patogeno, o significativi dal punto di vista epidemiologico per monitorare l’andamento dell’antibiotico-resistenza;
 
b. descrivere la frequenza dei patogeni segnalati nei laboratori AR-ISS, per regione, fascia di età, sesso e tipo di reparto di degenza dei pazienti;
 
c. stimare l’incidenza degli eventi sorvegliati e valutarne la rappresentatività mediante la raccolta dei dati relativi ai denominatori (numero di set di emoculture analizzati da ciascun laboratorio, popolazione servita da ciascun laboratorio, numero di letti e giornate di degenza, per ciascuna struttura ospedaliera afferente al laboratorio);
 
d. rispondere al debito informativo verso l’Unione Europea (UE), con il trasferimento annuale dei dati al sistema di sorveglianza TESSy (The European Surveillance System) dell’ECDC;
 
e. fornire il supporto per studi ad hoc di approfondimento genotipico a valenza sia europea (studi coordinati da ECDC) sia nazionale, su isolati con caratteristiche di antibiotico-resistenza di particolare interesse per la sanità pubblica; f. descrivere i dati e diffondere i risultati, al fine di ampliare la conoscenza della problematica relativa all’antibiotico-resistenza e fornire un feedback ai laboratori stessi, alla comunità scientifica, alle autorità di Sanità Pubblica e a tutti gli altri stakeholders.

24 gennaio 2019
© Riproduzione riservata

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