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App per la disartria e una sedia intelligente: alla scoperta dei vincitori di Make to Care 2020

di C.d.F.

CapisciAMe e Sedia Intelligente sono i progetti vincitori del Contest di Sanofi Make to Care, che premia l’innovazione guidata dal paziente (la Patient Innovation) per il miglioramento della qualità della vita di chi convive con una disabilità

21 DIC - Sono stati proclamati, in collegamento con la Opening Conference di Maker Faire Rome 2020 – The European Edition, i due vincitori di Make to Care, il contest di Sanofi che da cinque anni incoraggia, premia e supporta soluzioni innovative che sfidano la disabilità. Sono CapisciAMe del giovane ingegnere messinese Davide Mulfari, neo-dottorato presso l’Università di Pisa, e Sedia Intelligente, progettata da Dario Dongo, avvocato e giornalista genovese, presidente di Égalité Onlus.
 
CapisciAMe è una app che aiuta le persone con disartria, un disturbo del linguaggio spesso associato a tetraparesi e altre tipologie di disturbi degenerativi, a interagire con i virtual assistant e i sistemi di riconoscimento vocale, così importanti e utili per chi ha disturbi del linguaggio e disabilità motorie. Disponibile gratuitamente su Google Play store, ha l’obiettivo di raccogliere le voci di persone con disartria e altre forme di disabilità del linguaggio per “allenare” i virtual assistant a riconoscere il loro parlato.
 
“I sistemi di riconoscimento vocale disponibili, non riescono ad intercettare le parole dette da persone che soffrono di disartria”, commenta in un’intervista Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon, che ha presieduto la giuria di Make to Care di quest’anno. “Questa App diventerà una straordinaria occasione di interazione e di comunicazione vocale”, aggiunge.
 
 
Non si tratta naturalmente di una cura per la patologia ma “ha un impatto importante sulla qualità della vita e sull’inclusione”, come osserva Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia.
 
“Altrettanto originale e importante è il progetto Sedia Intelligente”, continua Cattani. “È molto di più di una semplice sedia a rotelle: con semplici manovre si trasforma in un ‘triciclo elettrico’ per muoversi agilmente in spazi chiusi o aperti, senza bisogno di ricorrere ad auto e mezzi pubblici per ogni spostamento”.
 
Ideata e sviluppata da un gruppo di amici con varie forme di disabilità motoria e realizzata da esperti di bici elettriche e motocicli, ha una seduta regolabile in altezza che favorisce l’interazione con chi è in piedi, facilitando di fatto le operazioni quotidiane. “Sarà prodotta in Italia e si prefigge di essere accessibile anche nel prezzo”.
 
 
La giuria ha selezionato i due vincitori tra gli 8 progetti finalisti che, per la prima volta, sono stati scelti tramite una votazione online aperta a tutti: circa 23.000 i voti raccolti complessivamente da tutti i progetti in appena una settimana.
 
I due vincitori si aggiudicano un’esperienza formativa nella “startup Nation” per eccellenza, Israele: un programma denso di incontri organizzati dall’Ambasciata di Israele a Roma (che ha dato il patrocino al Contest) finalizzati ad acquisire conoscenze e contatti utili per l’ulteriore sviluppo dei progetti. Con lo stesso obiettivo potranno contare sul supporto e la consulenza dei partner di Make to Care che metteranno a disposizione loro (e degli altri sei finalisti) le loro diverse competenze.
 
“L’innovazione guidata dal paziente è una forma straordinaria forma di innovazione che parte dal bisogno del paziente e cerca di mettere a punto soluzioni personalizzate”, spiega Pasinelli. “L’Open innovation parte dal bisogno per mettere a punto soluzioni, strumenti, che migliorano la qualità di vita del paziente”.
 
 
“Sanofi ha deciso di occuparsi di Patient Innovation perché vuole andare oltre il compito di sviluppare farmaci”, permettendo alle persone che soffrono di patologie di trovare soluzioni perché “la convivenza con la malattia sia, da un punto di vista di qualità della vita, il più normale possibile”, precisa Cattani. “Il bilancio di 5 anni di Make to Care è molto positivo” e per il futuro, l’impegno dell’azienda, “va nella direzione di supportare un intero ecosistema della salute a favore del superamento delle disabilità”.
 
Sanofi insieme ai vincitori e ai partner era presente anche quest’anno a Maker Faire Rome, che si è svolta in modalità virtuale dal 10 al 13 dicembre, con uno stand online ricco di contenuti on demand. Due sono stati appuntamenti in diretta sul canale principale di Maker Faire Rome 2020: uno dedicato al laboratorio SOUL (Sanofi Open&User Lab) e al progetto FUEL, una app per misurare la fatigue nei pazienti con sclerosi multipla e patologie oncologiche, e uno insieme ai due vincitori di Make to Care 2020.
 
C.d.F.
 

21 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

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