Speciale 40 anni della Legge 194

Aborto, per il neo senatore leghista Simone Pillon resta un reato: “La legge 194 ha bisogno di un tagliando. Più risorse per prevenire e dissuadere le donne che vogliono abortire”
Aborto, per il neo senatore leghista Simone Pillon resta un reato: “La legge 194 ha bisogno di un tagliando. Più risorse per prevenire e dissuadere le donne che vogliono abortire”
Governo e Parlamento
Aborto, per il neo senatore leghista Simone Pillon resta un reato: “La legge 194 ha bisogno di un tagliando. Più risorse per prevenire e dissuadere le donne che vogliono abortire”
Così il neo senatore della Lega intervenendo all'incontro 'Le gravi conseguenze dell'aborto sul piani fisico e psichico' promosso dall'associazione Provita in Senato. "La legge 194 è diventata una sorta di passe-partout per sostenere il diritto all'aborto, ma in realtà la legge non prevede un tale 'diritto': resta infatti un reato ad esclusione dei giustificativi previsti appunto dalla normativa". Dello stesso avviso Isabella Rauti (FdI): " Vanno rivisti i termini e il ruolo mancante della figura paterna".
Aborti scesi sotto quota 85mila e diminuiscono pure quelli clandestini, merito anche della contraccezione d’emergenza. Resta alta l’obiezione di coscienza ma per Lorenzin il numero di non obiettori è sufficiente a garantire il servizio Ivg. La Relazione a
Aborti scesi sotto quota 85mila e diminuiscono pure quelli clandestini, merito anche della contraccezione d’emergenza. Resta alta l’obiezione di coscienza ma per Lorenzin il numero di non obiettori è sufficiente a garantire il servizio Ivg. La Relazione a
Governo e Parlamento
Aborti scesi sotto quota 85mila e diminuiscono pure quelli clandestini, merito anche della contraccezione d’emergenza. Resta alta l’obiezione di coscienza ma per Lorenzin il numero di non obiettori è sufficiente a garantire il servizio Ivg. La Relazione a
Il numero delle IVG è più che dimezzato rispetto al 1982. Trend in diminuzione anche tra le donne straniere. Calano anche i tempi d’attesa. Ma resta alta l’obiezione di coscienza tra i ginecologi (70,9%) aumentata dello 0,4% rispetto al 2015. Aumento ancora maggiore tra gli anestesisti tra le cui fila gli obiettori sono ormai vicini al 50%. Ma ancora una volta il ministro Lorenzin tranquilizza sostenendo che quello che conta è il rapporto tra IVG e non obiettori che resta molto basso: ogni non obiettore ha infatti in carico 1,6 aborti a settimana. Difficoltà ammesse solo in Campania e a Bolzano. LA RELAZIONE AL PARLAMENTO