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Salute mentale. Con il Covid contrazione delle prestazioni con quasi 100mila accessi in meno ai servizi dedicati. Calati anche ricoveri e visite al pronto soccorso. Stabile il consumo di psicofarmaci. Il Rapporto 2020 del Ministero

di L.F.

Pubblicato il report annuale con una prima analisi sull’impatto della pandemia sul settore. In calo tutte le attività e anche le prime visite ai Dipartimenti di salute mentale. Gli accesi al Pronto soccorso passano dai 648.408 del 2019 ai 421.208 nel 2020. E i ricoveri in ospedale dai 107 mila del 2019 agli 84 mila del 2020. Stabili invece i consumi di farmaci come inalterato il numero degli addetti. Scende invece il numero dei servizi territoriali mentre i posti letto totali salgono da 9,5 x 100 mila abitanti al 9,9. IL RAPPORTO

31 MAR - L’impatto della pandemia si è riversato anche sui servizi di salute mentale: nel 2020 sono state 98.127 in meno le persone che hanno potuto usufruire dei servizi: dalle 826.465 del 2019 si è scesi a 728.338 nel primo anno di pandemia (-12%). Brusco calo anche per gli accessi in Pronto soccorso che dai 648.408 del 2019 è sceso a 421.208 nel 2020. E giù anche i ricoveri in ospedale (dai 107 mila del 2019 agli 84 mila del 2020) così come le persone che sono entrate in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale: 253.164 nel 2020 contro le 291.695 dell’anno precedente.
 
Stabile sulle 28 mila unità il personale dedicato, anche se scende il numero dei servizi territoriali mentre i posti letto totali salgono da 9,5 x 100 mila abitanti al 9,9.
 
Sostanzialmente stabili, con alcune piccole oscillazioni, anche i consumi farmaceutici per le tre categorie prese in esame dal rapporto: antidepressivi, antipsicotici e litio.
 
Sono questi alcuni dati del Rapporto 2020 sulla Salute Mentale appena pubblicato dal Ministero della Salute di cui pubblichiamo un'ampia sintesi.
 
 
L’attività psichiatrica territoriale
L'utenza
Gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2020 ammontano a 728.338 unità con tassi standardizzati che vanno da 34,2 per 10.000 abitanti adulti in Molise fino a 195,4 nella regione Umbria (valore totale Italia 143,4). Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,6% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%).
 
In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (46,8% in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (6,7% nei maschi e 10,7% nelle femmine). Nel 2020 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 253.164 unità di cui il 91,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 232.376 unità).
 
Le patologie

I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico si evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (24,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 40,4 per 10.000 abitanti nelle femmine).
 
L'attività dei servizi psichiatrici
Le prestazioni erogate nel 2020 dai servizi territoriali ammontano a 8.299.120 con una media di 12,3 prestazioni per utente. Complessivamente il 79,6% degli interventi è effettuato in sede, l’8,9% a domicilio e il resto in una sede esterna; gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (34,7%) ed infermieri (42,7%). Il 33,0% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica a domicilio e nel territorio, il 22,8% da attività psichiatrica, l’11,4% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,6% da attività di coordinamento e il 6,3% da attività di supporto alla vita quotidiana, il 6,2% da attività psicologica-psicoterapica; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto. Inoltre le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 10.594.206 per 26.288 utenti; la durata media del trattamento a livello nazionale è pari a 1.059,6 giorni. Gli accessi nelle strutture semiresidenziali sono pari a 1.032.170 per 21.898 persone (209,1 accessi per 10.000 abitanti).
 
L’attività psichiatrica ospedaliera
Dimissioni ospedaliere
Nel 2020 si registrano 84.491 dimissioni dalle strutture psichiatriche ospedaliere (pubbliche e private), per un totale di 1.130.499 giornate di degenza con una degenza media di 13,4 giorni. Con riferimento ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC), le riammissioni non programmate entro 30 giorni rappresentano il 13,5% del totale delle dimissioni, mentre quelle a 7 giorni rappresentano il 7,5%. Nel 2020 sono stati registrati 5.398 trattamenti sanitari obbligatori nei SPDC che rappresentano il 7,1% dei ricoveri avvenuti nei reparti psichiatrici pubblici (76.351).
 
Accessi in Pronto Soccorso
Nel 2020 il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per patologie psichiatriche ammonta a 421.208, che costituiscono il 3,2% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale (n = 13.067.589). Il 15,3% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita in ricovero, di cui più della metà sono accolti nel reparto di psichiatria. Inoltre il 38,6% degli accessi per problemi psichiatrici registra una diagnosi di Sindromi nevrotiche e somatoformi. Il 71,3% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio.
 
Il consumo dei Farmaci
Sono state considerate le seguenti categorie di farmaco: antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta.
 
In regime di assistenza convenzionata
Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 391 milioni di euro con un numero di confezioni superiore a 37 milioni (nel 2019 la spesa era stata di 383 milioni per lo stesso numero di confezioni). Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è superiore a 77 milioni di euro con un numero di confezioni che supera i 5,9 milioni (nel 2019 la spesa per questa categoria era stata superiore agli 80 milioni per un numero di confezioni di circa 5,7 milioni). Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di circa 3,6 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 900.840 (nel 2019 la spesa per questa categoria era stata di 3,4 milioni di euro per 847.760 confezioni) .
 
In distribuzione diretta

Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è pari a 1 milione di euro con un numero di confezioni pari a 496.762 (nel 2019 la spesa fu di 1,1 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 566.570). Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è pari a circa 72 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 6,7 milioni (nel 2019 la spesa è stata di circa 80 milioni di euro con un numero di confezioni pari a circa 6,6 milioni). Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di 55.208 euro con un numero di confezioni pari a 24.349 (nel 2019 la spesa lorda complessiva è di 55.437 euro con un numero di confezioni pari a 25.648).
 
Costo dell’assistenza psichiatrica
Con riferimento all’anno 2020 il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, sia territoriale che ospedaliera, è pari a € 67,5 calcolato dividendo il costo complessivo dell’assistenza psichiatrica per la popolazione adulta residente nel 2020. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica territoriale il costo complessivo ammonta a 3.217.015 (in migliaia di euro), di cui 1.423.002 (in migliaia di euro) per l’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 389. 975 (in migliaia di euro) per l’assistenza semiresidenziale e 1.404.038 (in migliaia di euro) per l’assistenza residenziale. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica ospedaliera, la remunerazione teorica delle prestazioni di ricovero ospedaliero è nel 2020 pari a 169.689 (in migliaia di euro).
 
Il personale
La dotazione complessiva del personale all’interno delle unità operative psichiatriche pubbliche, nel 2020, risulta pari a 28.807 unità. Di queste il 18,4% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 6,7% da psicologi, il personale infermieristico risulta la figura professionale maggiormente rappresentata (44,8%), seguita dagli OTA/OSS con l’11,2%, dagli educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica pari al 7,5% e dagli assistenti sociali con il 4,0%. Il personale part time rappresenta il 6,5% del totale del personale dipendente e il 4,4% del totale del personale ha un rapporto di lavoro a convenzione con il DSM. L’ammontare complessivo del personale che opera nelle strutture sanitarie convenzionate con il Dipartimento di Salute Mentale nel 2020 è pari a 12.176 unità.
 
Le strutture
Nel 2020 il sistema informativo salute mentale ha rilevato dati di attività di 1.299 servizi territoriali, 1.949 strutture residenziali e 811 strutture semiresidenziali che si riferiscono a circa il 94% dei DSM. Nel 2020 il numero dei SPDC attivi è pari a 328 con complessivi 4.156 posti letto per ricoveri ordinari e 310 posti letto per ricoveri in day hospital; le strutture ospedaliere in convenzione che erogano attività di assistenza psichiatrica sono pari a 18 con un totale di posti letto per degenza ordinaria pari a 792 e a 3 posti per day hospital. Per il totale Italia, l’offerta per i posti letto in degenza ordinaria è di 9,9 ogni 100.000 abitanti maggiorenni.
 
L.F.

31 marzo 2022
© Riproduzione riservata


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