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Fondazione Omceo siciliani. “No” compatto di 9 associazioni e organizzazioni professionali


Aim Sicilia, Sigm, Cgil Fp Medici Dipendenti Sicilia, Cgil Fp Medicina Generale, Cisl Medici Sicilia, Anaao Assomed Sicilia, Cimo, Aaroi Emac Sicilia e  Fials Medici Palermo-Trapani paventano “il rischio di una perdita di credibilità agli occhi dei cittadini dell’Istituzione Ordinistica e della professione medica”, il “pericolo di una commistione di interessi tra Ordini dei Medici e politica” e il “monopolio degli Ordini sulla formazione”.

28 MAR - “Non siamo qui per affrontare una questione interna ad una categoria professionale. Infatti, il ‘caso’ Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (Omceo) siciliani, per le modalità e per i termini coi quali è maturato, rischia di minare la credibilità, agli occhi dei cittadini, dell’Istituzione Ordinistica e di tutta la professione medica”. E’ su questa premessa che le Associazioni e le Organizzazioni professionali Associazione Italiana Medici (Aim) – Sicilia, Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) – Sedi Siciliani, Cgil Fp Medici Dipendenti Sicilia - Cgil Fp Medicina Generale, Cisl Medici Sicilia, Anaao-Assomed Sicilia, Cimo, Aaroiemac Sicilia E Fials Medici Palermo-Trapani richiamano l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica.

La costituzione della Fondazione Omceo siciliani è venuta alla ribalta della cronaca al punto da diventare un “caso” di portata nazionale. “Trattasi, infatti – osservano le 9 associazioni e organizzazioni professionali in una nota -, di un soggetto di diritto privato, alimentato dai conferimenti annuali da parte degli Omceo siciliani, il cui statuto, definito in assenza di informazione e di coinvolgimento delle assemblee degli iscritti, ha posto in capo ai soci fondatori, ovvero ai Presidenti degli Omceo siciliani, nominalmente intesi e non in qualità di rappresentanti pro-tempore, una gestione sine die di un soggetto che in Sicilia si è ‘appropriato’ del nome e delle competenze degli Omceo, enti di diritto pubblico. Non a caso, negli ultimi due mesi, si è registrato il pubblico dissenso nei confronti di tale iniziativa, sia ad opera delle predette Associazioni e le Organizzazioni professionali che da parte di alcuni giovani ordinisti, che si sono dissociati dalla stessa a mezzo di una lettera inviata alla Federazione Nazionale degli Omceo, agli Omceo siciliani ed al Ministero della Salute. Se ciò non bastasse, l’Omceo di Caltanissetta ha deliberato la sospensione, con effetto immediato, dell’adesione alla Fondazione degli Omceo siciliani, ribattezzata dalla stampa ‘ente acchiappasoldi’”.

Le 9 Associazioni e le Organizzazioni professionali  spiegano, dunque, di “pretendere trasparenza e, in particolare, chiediamo che vengano rese pubbliche tutte le determinazioni, ad oggi, assunte dalla Fondazione, ivi incluso l’affidamento di eventuali consulenze ed incarichi amministrativi; chiediamo, inoltre, che si provveda all’immediato congelamento delle attività della Fondazione e che i Presidenti degli OMCeO si autosospendano da ogni ruolo statutario, in attesa che si faccia chiarezza e che le assemblee degli iscritti, dopo adeguata informazione, si possano pronunciare sul mantenere o meno l’adesione alla Fondazione”.

Le Associazioni e le Organizzazioni professionali lamentano “una preoccupante commistione di interessi, ancorchè legittimi, tra Ordini dei Medici e politica” e, nel particolare, puntano il dito contro l’affidamento, da parte dell’Assessorato Regionale della Salute, dell’organizzazione e gestione dei corsi di formazione specifica di medicina generale, nonché dei correlati finanziamenti (circa 450mila euro), nonché contro “il pericolo che si crei il monopolio degli Ordini dei Medici sulla formazione professionale dei medici e sull’accesso ai finanziamenti europei destinati al sostegno dell’esercizio della professione medica”.

Per le Associazioni e le Organizzazioni professionali  “il quadro di riferimento appare complesso: infatti, risulta poco chiara la natura dei rapporti tra l’Omceo di Palermo, la Fondazione degli Omceo siciliani ed il Centro di Formazione Sanitaria Siciliana (Cfss). Sarebbe quanto meno inopportuno se dei medesimi soggetti ricoprissero ruoli, gestionali o amministrativi, in due o in tutte e tre le predette entità”.

“Ravvisiamo il pericolo di un conflitto di interesse. Chiediamo, inoltre, che l’Assessorato della Salute renda pubblici i termini di eventuali collaborazioni, intercorse negli anni con l’Omceo di Palermo, il CFSS e, in ultimo, con la Fondazione degli Omceo siciliani. Chiediamo, altresì, che l’Assessore alla Salute torni sui propri passi e che rescinda il protocollo di intesa stipulato con l’Omceo di Palermo, affidando invece la gestione dei corsi regionali di formazione specifica di medicina generale al Cefpas, ente istituzionalmente individuato dalla Regione per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario”, continuano le Associazioni e le Organizzazioni professionali.

“Troppi interessi – proseguono - ruotano attorno alla formazione specifica di medicina generale: docenze e tutorati retribuiti, incarichi di coordinamento retribuiti. Siamo sicuri che l’aver affidato tali competenze formative agli Omceo, non crei un aggravio per la Pubblica Amministrazione? Chiederemo, inoltre, all’Anac di verificare se l’Omceo di Palermo, capofila della Fondazione, sia adempiente all’applicazione delle disposizioni sull’anti-corruzione, laddove il sito web di tale Ordine provinciale risulterebbe carente nella pubblicazione degli atti prodotti negli ultimi anni”.

Le Associazioni e le Organizzazioni professionali lamentano, inoltre, “la presenza, nel Bilancio di previsione 2017 dell’OMCeO Palermo, pari a circa 3,5 milioni di euro, di voci di spesa esorbitanti e non accettabili, a fronte di una delle contribuzioni (che per legge sono obbligatorie) tra le più alte in Italia. Di contro, l’articolo 4 della Legge 233 del ’46 (legge istitutiva degli Omceo) dispone che le tasse degli iscritti debbano essere fissate ‘entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine’”.

“Le nostre lagnanze – evidenziano poi le Associazioni ed Organizzazioni professionali dei medici siciliani - che già avevano sollevato numerose perplessità sul tema, escono rafforzate dagli esiti di un'interpellanza parlamentare urgente presentata al Ministero della Salute, che ha riconosciuto le forti criticità inerenti lo Statuto e le modalità di costituzione della Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri siciliani”.

“Per tutte queste ragioni – concludono - , garantiamo l’impegno di questo coordinamento al fine di continuare a vigilare sull’operato degli Omceo siciliani, a partire da quello di Palermo, all'insegna di una operazione di trasparenza. Infine, auspichiamo che il legislatore nazionale abbia il coraggio di riformare la normativa sugli Omceo, riconducendoli ad una dimensione su base almeno regionale, mettendoli nelle condizioni di soddisfare le mutate esigenze della categoria medica, ed introducendo limiti di mandato ed incompatibilità di cumulo di cariche, in atto inesistenti”.

28 marzo 2017
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