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Psicologi negli studi dei Mmg. No da Fimmg e Sumai


Per la Fimmg sarebbe più utile affiancare al medico di famiglia figure che si occupano di riabilitazione e infermieri. Sotto accusa quanto previsto dal Dl Calabria e soprattutto, sembra, quanto affermato in proposito da Proia nel suo articolo su QS: “L’Acn si regola con i sindacati di categoria, non con qualche portaborse di un ex sottosegretario”. Sulla stessa linea Antoni Magi del Sumai, che aggiunge: “La Convenzione già norma in pieno la figura dello Psicologo, non si capisce dunque la necessità del provvedimento”.

25 GIU - “A ognuno il suo, l'ACN della Medicina Generale si regola con i medici di medicina generale e con chi li rappresenta e non con qualche portaborse di un ex sottosegretario. La rappresentanza contrattuale è difesa dalla Costituzione, e senza risorse nessuno si sogni che le nostre diventino le sue”. È la posizione espressa su Facebook da Silvestro Scotti, segretario nazionale dei medici della Fimmg, che, pur non citandolo per nome sembra proprio riferirsi a quanto scritto ieri da Saverio Proia sul nostro giornale in merito all’emendamento approvato nel Dl Calabria che legittima la presenza dello psicologo nelle cure primarie. Per il segretario nazionale dei medici di famiglia più utile sarebbe affiancare al medico di famiglia figure che si occupano di riabilitazione e infermieri.

Scotti si dice inoltre “basito dalle dichiarazioni a mezzo stampa, perché – spiega all’Ansa - mi risulta che la norma faccia riferimento alla legge di programmazione per l'accordo collettivo nazionale dei medici di famiglia, ambito di responsabilità da una parte delle Regioni dall'altra parte delle rappresentanze sindacali della medicina generale”. Scotti ricorda infine che “lo psicologo è già previsto nella contrattualità convenzionata, pertanto quella norma può anche semplicemente significare che all'interno dell'attuale organizzazione della sanità si crei una relazione contrattuale tra la parte di medicina di famiglia e l'offerta distrettuale degli psicologi”.
 
 
 
Sulla stessa linea il Sumai. “Siamo perfettamente in sintonia con quanto dichiarato ieri da Silvestro Scotti, Segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, il quale, in merito all’ipotesi prevista da Dl Calabria di introdurre gli Psicologi negli studi dei medici di base ha espresso tutta la sua contrarietà. Chiedendo piuttosto che la figura del medico di base venga affiancata da figure che si occupano di riabilitazione e infermieri avendo a che fare con una popolazione che invecchia e in cui aumentano le malattie croniche”, afferma in una nota Antonio Magi, segretario generale del SUMAI Assoprof.
 
“D’altronde – prosegue Magi – la Convenzione oltre a disciplinare la figura e il ruolo dei medici specialisti ambulatoriali norma in pieno la figura dello Psicologo, così come quella del Chimico, del Biologo e del Veterinario non si capisce dunque la necessità di un provvedimento del genere”.

25 giugno 2019
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