Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 25 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Comma 566. La soluzione? Fate come abbiamo fatto noi radiologi insieme ai Tsrm

di Adriano Fileni

27 MAR - Gentile Direttore,
ritengo che il comma 566 rappresenti un ultimo tentativo per sollecitare ed attuare quanto, peraltro, già previsto nella L42/99. E’ sicuramente nell’interesse di tutti, in primis dei pazienti, di avere professionisti medici e sanitari preparati e motivati e di prevedere per tutte le professioni uno sviluppo di qualificazione professionale che in tutti questi anni è mancato. L’appiattimento per i medici in una funzione dirigenziale unica (che di dirigenziale ha solo il nome) ha creato malumore e malcontento; altrettanto malcontento si è determinato negli operatori delle professioni sanitarie, anch’esse appiattite, e senza possibilità di evoluzione. Ma non credo che la risposta arrivi, come vorrebbe qualcuno, da una confusione delle competenze o da un demansionamento degli operatori.

Sicuramente con la perdurante crisi economica il sistema politico può trovare più conveniente dequalificare i ruoli, o peggio, aumentare le responsabilità “a risorse invariate”, ma a questo dobbiamo opporci con forza. Ma la recente sollevazione di critiche, dai rappresentanti delle professioni sanitarie, alla proposta di legge sulla “Responsabilità del medico e definizione di atto medico” mi consente di pensare che qualcuno, approfittando del comma 566, stia barando! Si vuole qualificare le figure professionali sanitarie o si vuole invadere le competenze dell’attività medica? Si vuole ridurre tutto ad una guerra di competenze? Non credo che il comma 566 voglia prevedere questo. Prevedo che, come in passato, la politica di muro contro muro non porterà a nulla!

Ben diversamente si sono comportate le Società scientifiche dell’Area Radiologica (SIRM, AIRO, AINM, AIFM ed il sindacato SNR) che - antesignane a tutte le altre professioni - hanno concordato il 4.12.2012, con il Collegio Nazionale dei TSRM, un protocollo di intesa sulla evoluzione specialistica della figura professionale del TSRM.
 
I medici radiologi si sono sempre adoperati per lo sviluppo professionale dei Tecnici in un clima di sintonia lavorativa che ha sempre caratterizzato l’attività radiologica. Non è certo per colpa dei radiologi e TSRM che non si è perseguita l’evoluzione professionale di tale categoria! Anche in questo caso l’inerzia politica non ha consentito di mutare il protocollo di intesa in un provvedimento attuativo di tale accordo. Sicuramente per i radiologi “pacta sunt servanda”!

Ma è altrettanto vero che, in questo clima di confusione delle competenze, la SIRM e l’SNR, il 20.11.2014, al fine di evitare equivoci, strumentali o per disinformazione, suscitati da alcune recenti sentenze, hanno avvertito la necessità di editare un documento sulla Responsabilità professionale del Radiologo.

I radiologi, responsabili della Diagnostica per Immagini, sono assolutamente favorevoli all’incremento delle competenze tecniche e professionali dei loro più stretti collaboratori convinti che da tale sintonia professionale siano soprattutto i pazienti a trarne il beneficio.

Adriano Fileni
Medico Radiologo 

27 marzo 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy