Sanità e privacy. Il Garante: “Interventi puntuali sin dal 2012”
di Ufficio stampa Garante per la protezione dei dati personali
30 SET -
Gentile Direttore,
in riferimento all'articolo “
Dati clinici e privacy: quando il fenomeno è sommerso” riteniamo utile chiarire al lettore che il Garante per la protezione dei dati personali sta svolgendo da tempo un’attenta attività di regolazione dell’uso di sistemi a distanza per controllare i dati sanitari dei pazienti.
Già nel 2012 l’Autorità è intervenuta, in particolare, sul monitoraggio in remoto dei portatori di defibrillatori cardiaci con un provvedimento di rilevanza generale (consultabile sul nostro sito
www.gpdp.it ,
doc. web n. 2276103).
Con questo provvedimento il Garante ha definito un preciso e rigoroso quadro di regole a garanzia dei pazienti, prescrivendo, oltre la necessità di un consenso libero, specifico e informato degli interessati al trattamento dei loro dati, rigorose misure di sicurezza, come ad esempio l’uso di sistemi di memorizzazione e archiviazione con funzioni crittografiche avanzate, protocolli di comunicazione sicuri, procedure preventive anti-intrusione e tracciabilità di tutte le operazioni.
Ufficio stampa Garante per la protezione dei dati personali
30 settembre 2015
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