Ecco come è fallita la mia farmacia per colpa della Asl che non paga
di Giorgio Basile Giannini
16 MAG -
Gentile direttore,
ho letto l
'articolo dell'avvocato Federico Jorio postato sul vostro sito e colgo l'occasione per offrirvi il mio 'contributo'.
Sono un farmacista napoletano, titolare (o meglio 'ex') di una farmacia con sede a Scampia-Secondigliano. La farmacia ricade nella zona di pertinenza della 'famigerata' Asl Na1, nota per i suoi costanti annosi ritardi nei pagamenti delle competenze alle farmacie.
Come il 90% (o più) delle farmacie napoletane, per far fronte ai pagamenti ai grossisti, abbiamo dovuto far ricorso alle 'anticipazioni distinte' con Credifarma. Gli interessi pagati a quest'ultima più gli interessi ai grossisti superano gli 800.000,00 euro negli ultimi 15 anni, a fronte di pochi spiccioli recuperati con atti ingiuntivi dalla Asl Na1.
Negli ultimi tempi, con oltre un anno di ritardo nei pagamenti, Credifarma non ci ha più anticipato notule e non abbiamo più potuto far fronte ai pagamenti.
Come sapete, i titolari di farmacia, grazie ad una scellerata legge, non possono attivare decreti ingiuntivi contro le Asl fino al 31.12.2012 e questo già dal 01.01.2011, due anni. Ma non c'è alcuna legge che lo impedisca ai fornitori o all'Equitalia! E i fornitori hanno preteso e ottenuto il pagamento di interessi ad un tasso (>11%) superiore all'utile medio della famacia!
Ebbene si! Ma non finisce qui. Sui soldi che la Regione Campania non versa ai farmacisti, e che impedisce possano essere pignorati, lo Stato pretende il pagamento delle tasse! Non potendo, chiaramente, pagare il fisco l'Equitalia aziona i pignoramenti nei confronti dei farmacisti con interessi e sanzioni pazzeschi!
Un anno e mezzo fa abbiamo dovuto licenziare i nostri 4 dipendenti e due mesi fa ci hanno dichiarati falliti per insolvenza ...ed i 'crediti' (tasse) 'vantati' dallo Stato (sanzioni ed interessi compresi) risultano essere crediti privilegiati da pagare ancor prima dei dipendenti. Grottesco eh?!?
Essendo una snc ci hanno pignorato tutto, auto, mobili e l'unica casa di famiglia di nostro possesso. Siamo tra i 'candidati' al suicidio!
Ecco come agisce lo stato italiano (volutamente minuscolo questa volta) tanto difeso dal 'presidente' Napolitano. Si commuovessero di meno lui e la Fornero, e scendessero dai loro scranni a vedere cosa succede quaggiù per colpa dei ladri che hanno lassù.
dott. Giorgio Basile Giannini
16 maggio 2012
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