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Cannabis terapeutica insufficiente. Video appello di W. De Benedetto, affetto da una malattia rara: “Rischio il carcere per curarmi”


"La mia è una storia di negazione del diritto alla salute e di accesso a terapie consentite nel nostro paese per, tra l'altro, curare il dolore grazie alla cannabis. Un dolore che non aspetta". In vista della legge d Bilancio, Manifestazione insieme ad Ass. Luca Coscioni e Radicali Italiani oggi in piazza Montecitorio, con consegna di oltre 25.000 firme al presidente della Camera Fico per la legge sulla Cannabis Legale, in coda da tre anni.

23 OTT - Walter De Benedetto soffre di artrite reumautoide, una malattia rara altamente invalidante che causa forti e costanti dolori. Nelle settimane scorse ha ricevuto la visita dei carabinieri perché in possesso di piante di cannabis, a lui utile per finiti terapeutici, poiché la Asl di Arezzo non era in grado di garantirgli la quantità a lui necessaria per la terapia per cui gli viene prescritta.

Così ha scritto un appello al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e ai ministri della salute e della difesa per chiedere un incremento della produzione di prodotti a base di cannabis e perché si arrivi alla legalizzazione della pianta per tutti i fini.

Oggi, mercoledì 23 ottobre 2019, a partire dalle ore 17:00 in Piazza di Montecitorio davanti alla Camera dei Deputati, De Benedetto scenderà in piazza insieme all'Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani, per chiedere ai Parlamentari di riprendere il cammino interrotto nella scorsa legislatura in merito alla legalizzazione della Cannabis. In quell’occasione, verranno consegnate al presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, oltre 25.000 firme raccolte nel 2019 a sostegno della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis depositata alla Camera nel novembre 2016 con 68000 firme.

"Domani saremo in piazza con i parlamentari di varie forze politiche per porre l'accento su un tema che riguarda tutti i cittadini", dichiarano Marco Perduca, della direzione dell'Associazione Coscioni e Antonella Soldo, tesoriera di Radicali Italiani. " Per la prima volta abbiamo una maggioranza parlamentare i cui membri, separatamente, si sono espressi a favore della legalizzazione. E se lo facessero ora tutti insieme? Legalizzare la cannabis vuol dire eliminare i costi del proibizionismo che pesano sulle tasche e sulle vite di tutti gli italiani e togliere lavoro alla criminalità organizzata. E' incredibile che ancora venga strumentalizzato un problema così serio, come ha fatto ieri l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando di crisi legata all'uso delle droghe, senza distinzioni e facendone la solita questione meramente ideologica. In piazza con noi, e all'incontro col presidente Fico, ci sarà anche Walter De Benedetto, cui pochi giorni fa ad Arezzo è stata sequestrata una mini serra di marijuana composta da sole 9 piante, indispensabili per alleviare i terribili dolori che gli provoca l'artrite reumatoide".
 
Saranno presenti i parlamentari Riccardo Magi, Alessandro Fusacchia, Loredana De Petris, Giuditta Pini, Chiara Gribaudo, Davide Tripiedi, Sara Cunial, Silvia Benedetti, Veronica Giannone, Paola Nugnes, Lello Ciampolillo, Erasmo Palazzotto, Roberto Rampi, Doriana Sarli, Monica Cirinnà, Chiara Braga, Matteo Mantero, Emma Bonino, Paola Taverna, Susanna Cenni e il consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali Alessandro Capriccioli.  Hanno aderito alla manifestazione anche le associazioni Forum droghe, A Buon diritto, La società della Ragione, Antigone e le riviste Dolcevita e Gli Asini.


Uno stralcio dell’appello
"La mia è una storia di negazione del diritto alla salute e di accesso a terapie consentite nel nostro paese per, tra l'altro, curare il dolore grazie alla cannabis. Un dolore che non aspetta.
…Da anni ho trovato conforto terapeutico nella cannabis, ma da tempo non riesco a ottenere la quantità che mi occorre per affrontare il dolore che quotidianamente mi accompagna. La scarsità dei prodotti è dovuta a una crescente domanda a cui l'Italia non è riuscita a corrispondere con la produzione nazionale o le importazioni.

…Siamo in migliaia a doverci confrontare tutti i giorni con questa mancanza, rispondendo come possiamo, arrangiandoci, spesso grazie alla solidarietà fattiva di amici e parenti o di associazioni, per non dovere soffrire le pene dell'inferno perché il dolore non aspetta.

Caro Presidente Conte, cari Ministri della Salute e della Difesa, cari Parlamentari tutti, in queste ore in cui state definendo la legge di bilancio Vi chiedo, Vi chiediamo, di prevedere ulteriori finanziamenti in questo senso, come chiede anche l'Organizzazione mondiale della sanità".

 
 

23 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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