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Covid. Iss aggiorna linee guida per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni


L’Istituto superiore di sanità ha aggiornato il suo documento contenente il suo documento contenente le Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19. IL NUOVO DOCUMENTO

23 FEB - L'Istituto superiroe di sanità ha pubblicato un aggiornamento del suo precedente documento sulle linee di indirizzo per la gravidanza, l'allattamento cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID. Il testo conta anche sulla condivisione della comunità scientifica italiana dei neonatologi, pediatri, ginecologi e ostetriche e anestesisti (SIN, SIMP, SIP, ACP, SIGO, AOGOI, AGUI, SIAARTI e FNOPO) che ha aderito all’iniziativa dell’ISS, condividendone metodologia e contenuti e contribuendo alla divulgazione degli aggiornamenti settimanalmente prodotti attraverso i propri canali.
 
Questi in sintesi gli aggiornamenti apportati all’ultima versione delle linee di indirizzo rispetto ai report precedenti:
 
Gravidanza
Indicazioni aggiuntive:
- L’assistenza deve essere centrata sulla donna, rispettosa e qualificata in modo da preservare dignità, privacy e riservatezza e consentire una scelta informata. Deve inoltre essere garantita la presenza di una persona a scelta della donna durante tutto il percorso nascita.
 
- È importante garantire l’accesso alle informazioni prenatali e agli Incontri di Accompagnamento alla Nascita (IAN), considerando anche le modalità on-line.
 
- Le donne in gravidanza che abbiano avuto un contatto con una persona con infezione da Sars-CoV-2 confermata, devono essere attentamente monitorate considerando la possibilità di trasmissione da soggetti asintomatici.
 
- Le donne in gravidanza con patologia da COVID-19 lieve, sospetta o confermata, dovrebbero essere seguite a domicilio in coordinamento con i servizi della ASL. L’accesso in ospedale è riservato ai casi di rapido peggioramento delle condizioni cliniche o quando non si abbia la possibilità di recarsi prontamente in ospedale. È sempre opportuno accedere ai punti nascita COVID identificati in ogni Regione.
 
- Le donne in gravidanza devono essere messe al corrente dei segni materni e neonatali, inclusi i segni di peggioramento della patologia da COVID-19 e la percezione di riduzione dei movimenti fetali attivi che richiedono assistenza. In caso di peggioramento della patologia o di segni di complicanze ostetriche (sanguinamento o perdita di liquido vaginale, visione offuscata, forte mal di testa, debolezza o vertigini, forte dolore addominale, gonfiore del viso, delle dita, dei piedi, intolleranza a cibi o liquidi, convulsioni, difficoltà respiratorie, riduzione dei movimenti fetali) consigliare loro di recarsi in ospedale o cercare assistenza quanto prima.
 
- Le visite di routine prenatali e postnatali presso le strutture ospedaliere dovrebbero essere posticipate se possibile, utilizzando strumenti alternativi di comunicazione per le consulenze, in modo da ridurre gli accessi presso gli ambienti ospedalieri. Una volta terminato il periodo di isolamento, riprogrammare le visite secondo quanto stabilito dalle linee guida e dalle raccomandazioni nazionali e internazionali.
 
- Anche per le donne COVID-19 positive sono raccomandate le vaccinazioni previste in gravidanza (influenza e pertosse).
 
- In caso di linfocitosi considerare la possibilità di un’infezione batterica piuttosto che virale e l’utilizzo appropriato di antibiotici. - In caso di condizioni cliniche instabili, per le donne in gravidanza che necessitano una terapia steroidea, utilizzare prednisolone orale 40 mg una volta al giorno o idrocortisone endovenoso 80 mg due volte al giorno.
 
- In Italia l’AIFA ha predisposto delle schede che descrivono in modo chiaro le prove di efficacia e sicurezza disponibili sulle terapie farmacologiche per il COVID-19. Le schede vengono periodicamente aggiornate e sono disponibili sul sito dell’AIFA. 
 
Trasmissione verticale
Indicazione aggiornata:
- La trasmissione verticale del virus SARS-CoV-2 è possibile. Nonostante le evidenze siano ancora scarse, ad oggi viene comunque considerato un evento raro.
 
Indicazione aggiuntiva:
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, tra il 25 febbraio e il 31 luglio 2020, i neonati che non sono stati separati alla nascita dalla madre e hanno praticato il rooming-in e ricevuto latte materno hanno esiti di salute altrettanto buoni dei bambini separati dalla madre dopo la nascita.
 
Effetti dell’infezione sul decorso della gravidanza
Indicazioni aggiuntive:
- Secondo i dati UKOSS, le donne gravide straniere sovrappeso o obese, con comorbidità pre-esistenti (come nel caso del diabete e ipertensione cronica), con età >35 anni o con difficoltà socio-economiche, sembrano avere un maggior rischio di ricovero per patologia da COVID-19. Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, le donne con pregresse co-morbidità (es. ipertensione), quelle obese e le donne di cittadinanza non italiana hanno un rischio significativamente maggiore di sviluppare una polmonite da COVID-19.
 
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il tasso medio di parto pretermine è stato pari al 14,4% con un decremento nel periodo di osservazione. Nei mesi di febbraiomarzo il tasso era pari al 17,5% mentre a luglio- agosto, grazie all’identificazione delle donne asintomatiche al momento del ricovero, il tasso è sceso al 11%. Complessivamente la maggioranza dei parti pretermine (7,7%) è dovuta a cause iatrogene, il 3,5% alla rottura prematura delle membrane e il 3,2% ad insorgenza spontanea. Il tasso di mortalità perinatale, rilevato in Lombardia (che ha segnalato il 59% dei casi), non presenta differenze con quello rilevato nel 2019.
 
Indicazioni aggiornate:
- Non c’è al momento evidenza di un aumentato rischio di aborto, della natimortalità o della morte neonatale in relazione all’infezione materna da COVID-19. Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il tasso di natimortalità rilevato in Lombardia (che ha segnalato il 53% dei casi) non presenta differenze con quello rilevato negli stessi mesi del 2019.
 
- Le evidenze a sostegno di un maggior rischio di iposviluppo fetale non sono conclusive; ad oggi viene considerato un evento possibile.
 
Aggiunto paragrafo:Prevenzione del tromboembolismo venoso
 
Presenza persona a scelta della donna
Indicazioni aggiuntive:
- Tale persona assume a tutti gli effetti ruolo di accompagnatore/curante (care-giver) e non di “visitatore”.
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il 51,9% delle madri ha potuto avere una persona di sua scelta vicino durante il travaglio e il parto.
 
Assistenza al travaglio
Indicazioni aggiuntive:
- La positività al virus SARS-CoV-2 in donne asintomatiche non costituisce di per sé indicazione per il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca fetale tramite CTG.
 
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il 31,9% delle donne che hanno partorito per via vaginale ha praticato un’analgesia epidurale.
 
- Il travaglio indotto farmacologicamente, l’accelerazione del parto e l’episiotomia o il parto vaginale operativo devono essere eseguiti non per lo stato di positività al COVID-19, ma solo se clinicamente giustificati e sulla base delle condizioni materne e/o fetali.
 
Assistenza al parto
Indicazioni aggiuntive:
- Un componente del team designato dovrebbe aggiornare regolarmente i familiari della donna sulle sue condizioni cliniche, utilizzando i servizi di interpretariato quando necessario.
 
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il tasso di tagli cesarei è stato pari a 33,7% in linea con il dato nazionale.
 
Indicazioni aggiornate:
- Il travaglio e il parto in acqua non sono raccomandati nelle donne sintomatiche (tosse, febbre, malessere generale) per il rischio ipotetico di trasmissione attraverso le feci e perché i DPI non sono impermeabili. Non è controindicato nelle donne asintomatiche e presunte o confermate SARS-CoV-2 negative. Chi assiste il parto deve indossare i DPI adeguati.
 
- Il clampaggio tardivo del cordone (1-3 minuti) è raccomandato per i noti benefici di salute per la madre e il neonato che superano i rischi teorici e non documentati.
 
Contatto pelle-a-pelle
Indicazione aggiornata:
- Per tutti i neonati il contatto pelle-a-pelle, inclusa la kangaroo mother care per i neonati pretermine e di basso peso alla nascita, è raccomandato perché i suoi benefici per la salute del neonato, incluso l’avvio tempestivo dell’allattamento, superano l’ipotetico rischio di trasmissione. Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, solo il 26,6% delle donne ha potuto praticare il contatto pelle-a-pelle.
 
Gestione congiunta madre-neonato/neonata e rooming-in
Indicazioni aggiuntive:
- Le donne con patologia da COVID-19 sospetta non dovrebbero essere separate dai loro bambini in attesa dei risultati del tampone per SARS-CoV-2.
 
- Nel caso in cui la madre non sia in condizioni cliniche tali da potersi occupare del suo bambino, deve essere considerato un altro family-caregiver.
 
- Se il neonato necessita di cure fornite dalla Terapia Intensiva Neonatale, bisogna garantire alla madre e al padre il libero accesso ad un’area dedicata e separata utilizzando le misure di prevenzione.
 
Misure di prevenzione
Indicazioni aggiuntive:
Sono state inserite indicazioni del Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. “Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2”. Versione del 10 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 2/ 2020 Rev. 2)”.
 
Per le donne
Indicazione aggiornata:
- Considerare l’utilizzo della mascherina quando si allatta o si entra in contatto ravvicinato con il bambino. Indicazione aggiuntiva: - I neonati e i bambini non devono indossare mascherine o altre forme di copertura per il viso a causa del rischio di soffocamento.
 
Allattamento
Indicazioni aggiuntive:
- Le famiglie dovrebbero essere informate che l’infezione da COVID-19 non è una controindicazione all’allattamento.
- Lo studio ItOSS ha evidenziato che, durante la prima ondata pandemica, il 79,6% dei neonati ha ricevuto latte materno in modalità complementare, predominante o esclusiva.
- Non dovrebbero essere promossi i sostituti del latte materno, i biberon, le tettarelle, i succhiotti, i ciucci, né da parte delle strutture e né da parte del personale secondo quanto stabilito dal Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e le successive risoluzioni dell’Assemblea Mondiale della Salute.
 
Aggiunto paragrafo:Vaccinazione contro il COVID-19 in gravidanza e allattamento
 
Modelli organizzativi integrati ospedale-territorio
Indicazioni aggiuntive:
- Alla dimissione è necessario garantire informazioni aggiornate sulla rete dei servizi disponibili. Nel percorso nascita la rete di sostegno è costituita anche da soggetti non sanitari a supporto dei neogenitori, come ad esempio enti, associazioni, gruppi locali afferenti al terzo settore, servizi sociali che contribuiscono alla promozione della salute e al contrasto alle disuguaglianze.
 
- È importante garantire l’accesso alle informazioni prenatali e post-natali, individuali e di gruppo, ad esempio attraverso gli Incontri di Accompagnamento alla Nascita (IAN) e i gruppi dopo parto, considerando anche le modalità on-line.
 
Aggiunto paragrafo:Indicazioni per i servizi di Igiene e Sanità Pubblica e servizi territoriali dedicati alla gestione dei casi e dei contatti
 
Benessere psicologico
Indicazione aggiuntiva:
- I servizi devono garantire un’assistenza al lutto perinatale di elevata qualità anche durante la pandemia, fornendo tutte le cure adeguate, intrapartum e postnatali, le indagini e gli appuntamenti necessari.
 
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23 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

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