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Vaccini Covid. Cavaleri (Ema): “Riservare Johnson & Johnson solo agli over 60. Un’opzione vietare a tutti AstraZeneca”


Con AstraZeneca "gli incidenti sono stati rarissimi e dopo la prima dose". Tuttavia, "vietare AstraZeneca anche agli over 60 è un'opzione che molti Paesi, come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna". Insomma, ora che ci sono meno contagi e più vaccini si può valutare l'utilizzo di altri prodotti. Così il presidente della task force sui vaccini dell'Ema, in un'intervista a La Stampa. Ma il giorno dopo Ema smentisce.

13 GIU - Sarebbe preferibile riservare il vaccino di Johnson & Johnson contro il Covid agli over 60 e vietare per tutte le fasce d'età quello di AstraZeneca è un'opzione alla luce sua della maggiore disponibilità di vaccini mRna che dell'incidenza più bassa del virus in questo momento. Questo in sintesi quanto dichiarato da Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini dell'Ema, in un'intervista a La Stampa
 
Cavaleri invita dunque alla cautela sul monodose Johnson & Johnson: "Ha dato meno problemi di AstraZeneca, anche se è stato usato poco. Con una dose risulta utile per alcune categorie difficili da raggiungere, ma resta ad adenovirus. E l'ipotesi è che con questo tipo di sieri possa scatenarsi una reazione immunitaria che porta alla trombosi. E' successo soprattutto a donne giovani, ma non solo".
 
Quanto ad AstraZeneca: "Gli incidenti sono stati rarissimi e dopo la prima dose", sottolinea Cavaleri. Tuttavia, rispondendo a una domanda, afferma che "vietare AstraZeneca anche agli over 60 è un'opzione che molti Paesi, come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna". Insomma, ora che ci sono meno contagi e più vaccini si può valutare il ricorso ad altri prodotti. Diverso era il contesto a fine marzo: "All'epoca avevamo visto una probabile rarissima associazione tra AstraZeneca e le trombosi, ma la nostra posizione era ed è che in un contesto pandemico il rapporto rischi-benefici resta favorevole per tutte le età", commenta.
 
Quanto agli Open day di AstraZeneca, "ci saremmo augurati un approccio più cauto rispetto alla disponibilità di altri vaccini", sottolinea Cavaleri, che sul caso di Camilla Canepa, la 18 enne morta a Genova dopo la prima dose di AstraZeneca, dice: "Già per l'età sarebbe stato meglio usare un vaccino a mRna, poi anche se non si conoscono i fattori di rischio la sua situazione di salute avrebbe dovuto suggerire prudenza".
 
Infine, sul ricorso ad un vaccino mRna dopo una prima dose con AstraZeneca Cavaleri sottolinea che "ha già funzionato in passato, non ci aspettiamo problemi di sicurezza, anche se non ci sono grandi studi a riguardo e servirà un attento monitoraggio".
 
La smentita di Ema e la precisazione sulle dichiarazioni di Cavaleri. Nella giornata di lunedì 14 giungo all'indomani dell'intervista de La Stampa, l'Ema ha tuttavio smentito quanto riportato dal quotidiano sottolineando che "La posizione normativa dell'Ema rispetto al vaccino di AstraZeneca è chiara: il rapporto rischio-beneficio è positivo e il vaccino rimane autorizzato in tutte le popolazioni" e che "la fonte della disinformazione - spiega l'ente regolatorio Ue - è stato un articolo pubblicato su un quotidiano italiano, che citava erroneamente uno dei nostri esperti. Da allora l'articolo è stato rivisto e abbiamo anche chiesto una correzione formale".
 
"Molte testate giornalistiche hanno pubblicato articoli sulla base dell'intervista originale ed errata", rimarca l'Ema che, "nell'interesse di una comunicazione corretta e basata sui fatti", chiede di "aggiornare gli articoli contenenti informazioni false, in modo da riflettere la posizione normativa - invariata - dell'agenzia nei confronti del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca"

13 giugno 2021
© Riproduzione riservata

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