Bari, un nuova tecnica laser sconfigge tumore inoperabile. Uno dei primi casi in Italia

Bari, un nuova tecnica laser sconfigge tumore inoperabile. Uno dei primi casi in Italia

Bari, un nuova tecnica laser sconfigge tumore inoperabile. Uno dei primi casi in Italia
Un tumore maligno al labbro non operabile chirurgicamente è stato trattato con una tecnica laser innovativa, chiamata termoablazione. Una decisione che per l’equipe del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Istituto “Giovanni Paolo II” di Bari si è trasformata in un successo. L’istituto si candida, così, a diventare punto di riferimento italiano per questo tipo di trattamento.

L’intervento chirurgico pareva l’unica soluzione per rimuovere il suo tumore del labbro. Ma per lui, un 87enne pugliese, sarebbe stato troppo rischioso. Così i medici dell’Istituto “Giovanni Paolo II” di Bari non si sono arresi ed hanno cercato un’alternativa. Gli specialisti del reparto di Otorinolaringoiatria hanno deciso di ricorrere alla termoablazione, una tecnica laser oggi applicata solo in pochi casi di metastasi linfonodale.


 


“È una delle prime volte in Italia che il calore manda in fumo un carcinoma – ha spiegato il responsabile dell’Unità Operativa, Gaetano Achille – la metodica termoablativa laser ecoguidata è ormai ampiamente utilizzata in campo oncologico del distretto testa-collo, ma le correnti linee guida la limitano al trattamento di noduli tiroidei benigni e di metastasi linfonodali laterocervicali da neoplasie maligne tiroidee, nonostante le esperienze in letteratura ne dimostrino l’efficacia anche in altre patologie neoplastiche testa-collo non operabili”.

Il risultato? Il paziente ora sta bene, ha solo una semplice bruciatura, né incisioni chirurgiche, né postumi di anestesia. Il trattamento di questo paziente si inserisce in quella nuova frontiera della medicina che sta andando consolidandosi negli ultimi anni: la terapia personalizzata.


 


“La metodica appare del tutto priva di rischi operatori, ripetibile, ma soprattutto non impediente l’eventuale successivo ricorso a tecniche chirurgiche di salvataggio, ove necessario – ha aggiunto il responsabile della Otorinolaringoiatria -il paziente risultava affetto da metastasi linfonodale laterocervicale del primo livello da carcinoma del labbro, trattato chirurgicamente in altra sede. Le linee-guida prevedono, per tali pazienti, il trattamento chirurgico delle logge laterocervicali, ma le condizioni cliniche generali, l’età e la durata dell’intervento non permettevano tale programma terapeutico”.


 


L’alternativa poteva essere solo un trattamento di radioterapia, la cui efficacia, però, non raggiunge le percentuali della chirurgia, anche per la presenza di malattia neoplastica avanzata. E, così, anche grazie a questo nuovo risultato, l’Istituto potrà candidarsi a diventare centro di riferimento per la termoablazione, applicata a quei tumori non operabili che colpiscono la testa e il collo.

28 Dicembre 2016

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