Aifa. “Illegittima la revoca dell’incarico a Giovanni Torre”. Il Tribunale di Roma accoglie ricorso del dirigente amministrativo

Aifa. “Illegittima la revoca dell’incarico a Giovanni Torre”. Il Tribunale di Roma accoglie ricorso del dirigente amministrativo

Aifa. “Illegittima la revoca dell’incarico a Giovanni Torre”. Il Tribunale di Roma accoglie ricorso del dirigente amministrativo
Il dirigente dell'area amministrativa dell'Agenzia dle farmaco, dopo aver firmato a settembre 2015 un contratto triennale con l'Ente regolatorio, si era visto revocare l'incarico ad agosto 2016 a causa della riorganizzazione approvata con il nuovo regolamento. Per i Giudici la nuova struttura differisce dalla precedente solo nominalmente. "Non si vede perché sottoporlo a nuova valutazione per farlo continuare a svolgere le medesime attività". Il caso era stato sollevato anche in ParlamentoL'ORDINANZA

Il dirigente dell’ufficio “Affari amministrativi, contabilità e bilancio” dell'Aifa, Giovanni Torre, potrà tornare a svolgere il suo incarico presso l'Ente regolatorio. È quanto stabilito da un'ordinanza del Tribunale di Roma che ha così accolto il ricorso presentato da Torre che, dopo aver firmato a settembre 2015 un contratto triennale con l'Ente regolatorio, si era visto revocare l'incarico ad agosto 2016 a causa della riorganizzazione approvata con il nuovo regolamento.
 
La vicenda, lo scorso settembre, era arrivata sino al Parlamento con un'interrogazione presentata a prima firma dal presidente del Gruppo Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, Lucio Barani in relazione alle polemiche sugli extra compensi erogati all'ex DG dell'Agenzia Luca Pani.
 
Nell'ordinanza i giudici spiegano come, in primo luogo, l’Aifa abbia messo a concorso il posto dirigenziale poi ricoperto da Torre nel settembre 2015 "quando già la pianta organica era stata ampliata (nel mese di giugno) e dunque era previsto e prevedibile che l’incarico avrebbe dovuto svolgersi in gran parte nell’ambito della nuova struttura ridisegnata dalle norme attuative emanate pochi mesi dopo. Dunque pare contrario a buona fede, oltre che al principio costituzionale di buon andamento dell’amministrazione, stipulare con il ricorrente un incarico triennale con la prospettiva, di lì a breve, di dovere indire nuovi interpelli per tutta la dirigenza dell’Aifa in ragione del nuovo regolamento organizzativo".
 
Il Tribunale di Roma non manca poi di sottolineare come la nuova struttura differisca dalla precedente solo nominalmente. "E’ vero, infatti, che il vecchio ufficio 'affari amministrativi' è stato ribattezzato 'area amministrativa', cui sono oggi sottordinati due uffici ('affari amministrativi generali' e 'contabilità e bilancio'): ma la lettura delle attribuzioni dell’ufficio vecchio e dei tre nuovi uffici porta pianamente a concludere che i nuovi tre dirigenti (tutti da affidare a dirigenti di seconda fascia come il ricorrente), congiuntamente, si occupano e si occuperanno delle medesime attività svolte dall’ufficio la cui titolarità è appartenuta al dott. Torre".
 
Dunque nel dispositivo si spiega che, se il ricorrente era ritenuto idoneo a ricoprire il vecchio ufficio, "non si vede perché sottoporlo a una nuova valutazione per farlo continuare a svolgere, nella sostanza, le medesime attività".

18 Gennaio 2017

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