Sanità privata e Rsa. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Chiesto a Schillaci e Fedriga stop a finanziamenti senza rinnovo contrattuale”
"A stesso lavoro, pubblico o privato che sia, devono corrispondere lo stesso salario e gli stessi diritti. È per questo motivo che chiediamo un rinnovo dei Ccnl in linea con le retribuzioni del settore pubblico. Andremo avanti fino a quando non saranno riconosciuti i diritti di chi ogni giorno garantisce assistenza e cura alla cittadinanza fragile. Il tempo delle attese è finito, ripartono mobilitazioni e imbandieramenti in tutte le aziende d'Italia".
05 FEB - "Riparte la mobilitazione per il rinnovo dei Ccnl Sanità Privata e Rsa, fermi rispettivamente da 6 e 13 anni. Dopo anni di attesa e di vergognoso immobilismo da parte delle controparti datoriali Aiop e Aris, le lavoratrici e i lavoratori non possono più aspettare".
Lo dichiarano, in una nota stampa, i segretari nazionale
Barbara Francavilla (Fp Cgil),
Roberto Chierchia (Cisl Fp) e
Ciro Chietti (Uil Fpl), riferendosi ai contratti collettivi di oltre 200mila addetti del comparto sanitario privato.
"È inaccettabile - proseguono - che le lavoratrici, i lavoratori e i professionisti della sanità privata e delle RSA siano ancora in questa situazione. Stamane, con una lettera indirizzata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di trattativa per definire regole chiare e stringenti e lo stop agli accreditamenti per le aziende che non rinnovano i contratti collettivi. Considerati i bilanci e gli utili milionari dei grandi player della sanità privata del nostro Paese, non è più accettabile che si trasferiscano risorse pubbliche a soggetti che continuano a guadagnare sulla pelle dei propri dipendenti, senza assumersi alcun onere".
"A stesso lavoro, pubblico o privato che sia, devono corrispondere lo stesso salario e gli stessi diritti. È per questo motivo che chiediamo un rinnovo dei Ccnl in linea con le retribuzioni del settore pubblico. Andremo avanti fino a quando non saranno riconosciuti i diritti di chi ogni giorno garantisce assistenza e cura alla cittadinanza fragile. Il tempo delle attese è finito, ripartono mobilitazioni e imbandieramenti in tutte le aziende d'Italia ", concludono i segretari Francavilla (Fp Cgil), Chierchia (Cisl Fp) e Chietti (Uil Fpl).
05 febbraio 2025
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