Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Provincia Autonoma di Trento
segui quotidianosanita.it

Al PS Santa Chiara di Trento il 50% degli accessi sono codici bianchi e verdi

Sono in aumento i disagi per gli utenti ma anche per il personale del PS dell’ospedale Hub Santa Chiara di Trento. La referente Anaao e consigliere nazionale Anaao per la Provincia di Trento, Mjriam Sanò, chiede interventi e correttivi: “Va aumentata l’assistenza territoriale se vogliamo evitare accessi inappropriati nei pronto soccorso. Il medico di emergenza-urgenza non è più tappa buchi, è un medico salva vita che affronta in pochissimo tempo codici arancioni o rossi”.

13 GEN - L’ospedale Hub Santa Chiara di Trento è un ospedale di riferimento per tutta la Provincia Autonoma. Come del resto molti altri nosocomi d’Italia, anche la Provincia di Trento soffre di carenza medici di Medicina di Emergenza - Urgenza. Situazione nota da anni, ma ancora irrisolta, che intanto continua a provocare gravi difficoltà ai cittadini e al personale ospedaliero, soprattutto al Pronto Soccorso, dove si registra non solo un alto numero di accessi, ma anche un enorme quota di accessi inappropriati. Basti pensare che circa il 50% delle persone che si reca al PS del Santa Chiara lo fa per codici bianchi e verdi che, dunque, potrebbero (o dovrebbero) trovare risposte fuori dall’ospedale.

L’Anaao della Pa di Trento si rivolge quindi alla politica per sollecitare una soluzione. “La gestione di un Pronto Soccorso, in particolare di un Hub, è una questione molto delicata - dichiara Mjriam Sanò referente Anaao e consigliere nazionale Anaao per la Provincia di Trento. - Negli ultimi anni la carenza di personale medico e sanitario in molte branche specialistiche, oltre che in medicina d’urgenza in particolare, ha peggiorato le condizioni di lavoro. Va riconosciuto che l’impegno a cercare di risolvere il problema da parte di tutti c’è e si stanno cercando soluzioni concrete per incrementare l’attrattività per i giovani medici e sanitari, ma bisognerebbe anche,trovare soluzioni organizzative alternative, che cerchino di colmare i carichi di lavoro in aumento, che rendono difficile la gestione dei pazienti, soprattutto in regime di urgenza”.

I correttivi , per la referente Anaao, vanno nella direzione di cercare di alleggerire i carici di lavoro, dovuti dai numerosi accessi di codici verdi e bianchi che sono circa il 50% degli accessi totali e la carenza di posti letto. Sono questi gli attuali problemi per i medici d’urgenza, che li sottopongono ad uno stress lavorativo importante.

“Quello a cui stiamo assistendo – spiega Sanò - è la conseguenza di un problema altrettanto noto, ovvero sia delle difficoltà, che i cittadini trovano nell’accesso alle strutture di cura primaria territoriale, sia ai tempi di attesa a volte molto lunghi per alcune prestazioni specialistiche o per dei banali esami diagnostici. Tale difficoltà è dovuta, anche, alla carenza di medici in alcune branche specialistiche, ma anche all’aumento della popolazione anziana con patologie complesse o croniche, che necessitano di assistenza continuativa, le quali andrebbero risolte ad esempio implementando le cure domiciliari e il numero di posti di lungodegenza”.

Oltre al Pronto Soccorso di Trento, difficoltà si registrano anche negli altri Pronto Soccorso della Provincia, dove si presentano importanti carenze di personale. Tuttavia in un Hub, che cura le problematiche maggiori, come i politraumi, urgenze neurologiche, neurochirurgiche, cardiologiche, cardiochirurgiche e la chirurgia vascolare, per Mjriam Sanò, il peso dell’attuale situazione diventa ancora più evidente.

La referente Anaao sottolinea come questo crei anche le condizioni per un altro fenomeno, che è quello della disaffezione tra chi intraprende questa carriera lavorativa, che arriva anche a dare dimissioni dal proprio ospedale pur di lasciarsi alle spalle queste condizioni di lavoro. “I medici d’urgenza hanno un formazione specifica – spiega Sanò - e delle competenze elevate, non possono più essere considerati, come in passato, ‘tappa buchi’ del sistema o medici di passaggio al pronto soccorso, in attesa di essere spostati nei reparti dopo qualche anno di gavetta. Durante le ore di servizio, ci troviamo a gestire diverse urgenze complesse, codici arancio e rossi, che richiedono uno standard qualitativo elevato e livelli di concentrazione ed impegno importanti. Per limitare le dimissioni dei medici di emergenza – urgenza, resta la priorità dell’attrattività, che dovrà essere considerata difatti la possibilità di favorire la carriera del professionista medico e sanitario, creare dei modelli di gestione integrata delle cure fra professionisti, cure primarie e cure ospedaliere e senza la trascuratezza dell’aspetto remunerativo”.

Per Sanò “una risposta nel breve termine, che possa abbassare il carico di lavoro per chi è impiegato nel Pronto Soccorso non c’è, ma una strada percorribile potrebbe essere quella di aumentare l’offerta sanitaria nella medicina territoriale indirizzando su questa, perciò, quel 50% di codici bianchi e verdi che possono essere presi in carico, cercando di migliorare anche le condizioni lavorative dei sanitari, che lavorano sul territorio, anch’ essi in netta riduzione”.

Endrius Salvalaggio

13 gennaio 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS P.A. Trento

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy