Morbillo. Iss: “Dall’inizio dell’anno 432 casi di cui 12 ad agosto, l’87% in non vaccinati”

Morbillo. Iss: “Dall’inizio dell’anno 432 casi di cui 12 ad agosto, l’87% in non vaccinati”

Morbillo. Iss: “Dall’inizio dell’anno 432 casi di cui 12 ad agosto, l’87% in non vaccinati”
Nel 2025 sono stati segnalati 432 casi di morbillo in Italia, con un'incidenza nazionale di 11 casi per milione, e picchi in Calabria e nelle Marche. La maggior parte dei contagi ha riguardato persone non vaccinate, con complicanze nel 30,8% dei casi. Il contesto principale di trasmissione è familiare e la copertura vaccinale resta insufficiente. Segnalati anche due casi sospetti di rosolia.

Dall’inizio dell’anno sono stati notificati al sistema di sorveglianza 432 casi di morbillo, di cui 12 nel mese di agosto. I numeri sono contenuti nell’ultimo bollettino della sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità pubblicato oggi.

Dei casi notificati nel 2025 58 (13,4%) sono importati e 23 sono casi correlati a casi importati. Venti Regioni/PPAA hanno segnalato casi nel 2025, ma più della metà (278/432; 64,4%) è stata segnalata da sole cinque Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia). L’incidenza più elevata è stata osservata in Calabria (33,6/milione abitanti) seguita dalle Marche (21,3/milione), dalla P.A. di Bolzano (19,5/milione) e dalla Sicilia (19,1/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 11,0 casi per milione di abitanti.

“Il principale contesto di trasmissione rimane quello familiare – scrivono gli esperti nel bollettino -, seguito da ambienti sanitari e ospedalieri. Una quota non trascurabile dei casi è stata associata a viaggi internazionali. Si ricorda che il virus del morbillo è estremamente contagioso: il virus può persistere nell’aria e sulle superfici fino a due ore e una persona infetta può trasmetterlo già quattro giorni prima della comparsa dell’esantema. La vaccinazione è l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze”.

L’età mediana dei casi segnalati è pari a 31 anni (range: 0 – 71 anni). Il 49,3% ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 26,6% ha 40 anni o più. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (53,0 casi per milione). Sono stati segnalati 21 casi in bambini sotto l’anno di età (incidenza 56,4 casi per milione).

Sempre in riferimento ai casi del 2025, lo stato vaccinale è noto per 408 dei 432 casi segnalati: 355 casi (87,0%) erano non vaccinati al momento del contagio, 36 casi (8,8%) erano vaccinati con una sola dose, 14 casi (3,4%) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti tre casi vaccinati (0,7%), non è noto il numero di dosi ricevute.

Circa un terzo dei casi (30,8%) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (11,3% dei casi totali) e polmonite (11,3%). Sono stati segnalati tre casi di encefalite, rispettivamente in due adulti e in un preadolescente, tutti non vaccinati. Per il 53,5% dei casi viene riportato un ricovero ospedaliero per morbillo, e per un ulteriore 14,4% una visita in Pronto Soccorso.

In Italia, la copertura per due dosi nei bambini di 5-6 anni di età è pari all’ 84,8% (dati 2023), e nessuna Regione ha raggiunto la copertura del 95% per la seconda dose. Uno studio recente coordinato dall’ISS e dalla Fondazione Bruno Kessler pubblicato su The Lancet stima che quasi un italiano su dieci sia suscettibile al morbillo, cioè privo di protezione immunitaria contro il virus; i giovani adulti risultano particolarmente a rischio in molte regioni, anche dove le coperture pediatriche sono elevate.

Nel periodo tra 01/01/2025 – 31/08/2025, sono stati segnalati due casi possibili di rosolia, rispettivamente dalla Campania, in un adulto di 55 anni, con stato vaccinale non noto, e dalla Sardegna, in un adulto di 46 anni non vaccinato.

25 Settembre 2025

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