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Speciale formazione Ecm. Clarizia (OPI Pordenone): “Un aggiornamento che dura tutta la vita. Contro la carenza di giovani infermieri, sottolineare valore della formazione”


In questo nuovo appuntamento della nostra inchiesta sull’educazione continua in medicina abbiamo interpellato il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pordenone che sottolinea: “È fondamentale che si continui a lavorare in maniera importante sull’Ecm e sulla formazione continua perché nelle professioni sanitarie, guai se così non fosse! È chiaro però che stiamo avendo momenti difficili”

03 AGO -

Infermieri formati per assicurare ai pazienti il miglior trattamento possibile. È il pensiero del presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (OPI) di Pordenone Luciano Clarizia, a capo del coordinamento Friuli Venezia-Giulia.

“È fondamentale che si continui a lavorare in maniera importante sull’Ecm e sulla formazione continua – conferma - perché nelle professioni sanitarie, guai se così non fosse! È chiaro però che stiamo avendo momenti difficili”. Difficoltà che secondo Clarizia non sono da ravvisarsi solo nella pandemia, che da due anni crea un impegno molto maggiore nel sistema sanitario nazionale, ma anche per la diffusa carenza di personale infermieristico.

“Questo mette anche in difficoltà la formazione, perché le aziende fanno fatica anche a dare permessi ai loro dipendenti per potersi aggiornare e la mancanza di aggiornamento fa la differenza anche sulla qualità della professione e quindi sul lavoro. Su questo bisogna fare una riflessione importante”, spiega.

“Credo che una delle cose più dure che affronteremo nei prossimi anni – ribadisce Clarizia – sia quella mancanza di attrattività verso la professione infermieristica che sta portando sempre più ad avere numeri bassi di colleghi o di futuri colleghi; quindi, di chi si iscrive e parte con la formazione universitaria. Bisogna trovare delle soluzioni, a livello contrattuale, economico e non solo. Anche di futuro della professione per avvicinare a questo tipo di formazione. Certamente l’Ecm e la formazione fanno la differenza. Se noi diamo queste informazioni ai giovani e facciamo loro comprendere che noi infermieri siamo portati non solo a finire un percorso di studi, - conclude – ma a mantenere una continuità importante nella formazione per tutta la vita”.

Con la scadenza del triennio formativo anche gli ordini daranno importanza alle segnalazioni e, dopo l’ennesimo invito a mettersi in pari, si dovrà procedere a sanzionare. “Saremo costretti purtroppo ad applicare le sanzioni – dice Clarizia – io comprendo le difficoltà, perché alcune sono anche giuste. È pur vero che c’è la possibilità di fare formazione Ecm a distanza anche se non si riesce ad essere presente, a mali estremi estremi rimedi faccio a distanza e mi aggiorno lo stesso. Volendo si può e si deve fare”.


Vedi gli altri interventi del nostro speciale: Monaco - Bartoletti - Mangiacavalli - AmatoRossi - Panti - Boldrini - Filippini - Magi - Lazzari – Rea e Mona - Falcinelli - Zuccarelli

 



03 agosto 2022
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