“Gli Ordini devono mettere in campo tutte quelle misure necessarie per aiutare gli iscritti a continuare a svolgere la formazione continua. Tutti i professionisti della sanità devono formarsi, ma penso soprattutto ai medici di medicina generale che sono il primo baluardo a cui si rivolge il cittadino quando ha un bisogno”. Sono le parole della senatrice Paola Boldrini, capogruppo del Partito democratico in commissione Igiene e Sanità al Senato, che ricorda quanto il Covid abbia reso ormai ineludibile l’aggiornamento ECM, soprattutto per lo sviluppo della telemedicina che prima procedeva a rilento.
Senatrice, quanto è importante la formazione continua per i professionisti della sanità?
La formazione continua nell’ambito della professione medica e delle professioni sanitarie è diventata ancora più importante con il Covid: in questi anni abbiamo avuto una evoluzione importante, ad esempio, nella telemedicina che prima sembrava non dovesse mai partire. Invece adesso ci siamo resi conto che la nuova tecnologia ha bisogno di un continuo aggiornamento. Per altro anche nel PNRR c’è una somma cospicua per quel che riguarda la formazione destinata alla formazione di tutti i professionisti sanitari a partire dai medici ma anche agli infermieri e a tutti gli altri professionisti che prendono in carico il paziente. Questo è fondamentale sia dal punto di vista della tecnologia ma anche della farmacologia innovativa: pensiamo alle terapie geniche, alle CAR T e a tutte quelle terapie che si basano sulla ricerca ma che poi devono essere applicate al paziente. Oggi tutti i professionisti della sanità devono formarsi per essere aggiornati continuamente: penso soprattutto ai medici di medicina generale che sono il primo baluardo a cui si rivolge il cittadino quando ha un bisogno. È importante che abbiano questo tipo di aggiornamento, che siano in costante collegamento con gli altri colleghi che lavorano sul territorio e dentro gli ospedali.
La politica ha preso delle misure per far sì che l’obbligo ECM sia rispettato. Nell’ultimo decreto PNRR, ad esempio, c’è una norma che prevede che se non si è in regola con il 70% dei crediti non ci si può assicurare secondo quanto previsto dalla legge Gelli. Gli Ordini hanno strumenti sufficienti per far rispettare la norma?
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